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Short Track, l’Italia si conferma anche a Danzica. Azzurri sempre protagonisti nel World Tour
C’è un’Italia che sorride negli sport invernali ed è quella dello short track. La squadra azzurra continua a confermarsi su ottimi livelli in questa prima parte di stagione. Dopo le prime tre tappe del World Tour il principale obiettivo di avere il massimo contingente alle Olimpiadi è stato centrato, quindi saranno 5 uomini e 5 donne a gareggiare a Milano Cortina 2026. L’ennesima conferma della bontà di un movimento che negli ultimi anni ha vissuto una crescita costante e che aspetta proprio l’evento olimpico per andare a raccogliere tutto quello che di buono ha seminato.
L’ennesima conferma è arrivata a Danzica, dove davvero si può dire che è mancata solo la vittoria all’Italia. Brilla il settore maschile, da dove sono arrivati tutti i podi di questo fine settimana. Il protagonista principale è ancora una volta Pietro Sighel, che sul podio ci è salito per tre volte (due individuali ed una in staffetta). Terzo nei 1500 metri il sabato e poi secondo nei 1000 metri la domenica, in una gara questa dove non è riuscito a trovare il varco giusto superare l’olandese Jens Van’t Wout. Sono numeri importanti quelli di Sighel, che ha collezionato già quattro podi individuali in questo World Tour, ben sette nelle ultime quindici gare disputate, con quasi sempre una qualificazione alla finale A nelle altre senza piazzamento sul podio.
Sighel terzo nei 1500 metri, perchè al secondo posto ha concluso un sempre più convincente Thomas Nadalini. Erano ben ventitré anni che due azzurri non salivano insieme sul podio di una gara di Coppa del Mondo o World Tour. Davvero una bella conferma quella del 23enne di Trento, che in queste prime gare stagionali è cresciuto sempre di più, arrivando così a giocarsi anche la vittoria sul ghiaccio di Danzica, senza dimenticare comunque anche il quinto posto (finale A) nei 500 metri ed il contributo importantissimo in staffetta.
Ed ecco qui il capitolo staffetta, perchè il quartetto maschile è ormai una garanzia, visto che è arrivato il terzo podio consecutivo. Sempre un terzo posto per Pietro Sighel, Thomas Nadalini, Luca Spechenhauser e Andrea Cassinelli, che hanno replicato a Danzica lo stesso risultato ottenuto a Calgary. Anche sul ghiaccio polacco c’è stata una caduta che ha frenato le speranze azzurre di poter anche lottare per una vittoria che sembrava alla portata, con l’Italia finita a terra insieme alla Cina e con la successiva squalifica della staffetta olandese proprio per un’irregolarità nei confronti degli azzurri e degli asiatici. La vittoria è comunque vicina e sicuramente arriverà.
In chiusura uno sguardo anche al settore femminile, che sembra leggermente più sottotono, ma solo perchè non sono arrivati podi. In una tappa dove mancava Arianna Fontana (era al via della Coppa del Mondo di speed skating) sono comunque arrivate due finali individuali con Chiara Betti (splendida quarta nei 500 metri) ed Elisa Confortola (quinta nei 1500 metri) e poi soprattutto il quarto posto in staffetta con una caduta a pochissimi giri dalla fine che ha tolto un podio praticamente certo all’Italia. Un grande rimpianto, ma comunque la consapevolezza che anche le azzurre sono assolutamente competitive con le migliori del mondo.
