Rugby
Difesa e tenuta mentale: i segreti di una delle più belle Italrugby della storia
Una vittoria per 26-19 contro l’Australia, tre anni dopo il successo di Firenze, ma una vittoria che nel punteggio non racconta la prestazione messa in campo dall’Italia a Udine. Perché quella contro i Wallabies è stata una delle partite più belle mai giocate dagli azzurri nella storia, dove una difesa praticamente perfetta si è abbinata a un attacco che ha saputo far male.
Quello che si è visto, infatti, è qualcosa che raramente si è visto con l’Italrugby, che anche quando ha portato a casa scalpi importanti lo ha fatto puntellandosi su uno o due punti di forza, mentre ieri a Udine è stato un successo a 360°. Partendo dalla difesa, la vera arma in più degli azzurri, che hanno saputo mettere in difficoltà e limitare al massimo l’Australia su ogni pallone, concedendo pochissimi falli e alzando il livello senza palla nei momenti chiave.
Poi l’attacco. Giocatori come Menoncello o Ioane sono armi da utilizzare al meglio in ogni occasione e spesso in passato questo non veniva fatto. Ieri, invece, la regia di Varney e Garbisi è stata perfetta, il gioco aereo di Ioane ottimo, ma tutta la squadra ha saputo muoversi e trovare gli spazi per colpire e andare a segno. Se si aggiunge l’ottima prova di Garbisi dalla piazzola il risultato è completo.
Ma c’è un ultimo punto che, forse, è il più importante visto ieri a Udine. La tenuta mentale dell’Italia. Non una banalità, per una squadra che in passato proprio nella gestione psicologica dei match ha avuto le sue maggiori pecche e non una banalità in una partita dove si rischiava di deragliare. La meta assurda assegnata a Carter Gordon dopo un in avanti plateale e senza tocchi da parte di Zuliani e poi il cartellino solo giallo per un fallo palesemente pericoloso di Suaalii potevano innervosire gli azzurri e portarli a pensare più agli errori di un (come spesso gli capita) pessimo Brace che a come ribaltare il risultato. E, invece, Brex e compagni sono rimasti in partita e hanno conquistato una vittoria di assoluto valore.
