Rugby
Quale Sudafrica si presenterà in Italia? La rosa degli Springboks ai raggi X
Dopo il trionfo nel The Rugby Championship 2025, il Sudafrica campione del mondo si è presentata alla tournée europea con l’obiettivo di consolidare la propria leadership internazionale. Rassie Erasmus, tornato in panchina a pieno titolo, ha tracciato la rotta con la vittoria contro il Giappone e il successo in 14 contro 15 contro la Francia. Una serie che servirà a testare la profondità della rosa e a valutare nuove soluzioni in vista del prossimo ciclo mondiale.
La lista dei convocati comprende 36 giocatori – 21 avanti e 15 trequarti – con un solo esordiente, il pilone Zachary Porthen, ex capitano dell’Under 20 sudafricana e nuova promessa del pacchetto di mischia. Il gruppo mantiene un solido nucleo di veterani, con capisaldi come Siya Kolisi, Pieter-Steph du Toit, Eben Etzebeth, Malcolm Marx e Damian de Allende, a cui si affiancano stelle del gioco aperto come Cheslin Kolbe, Canan Moodie e Damian Willemse. Erasmus non rinuncia nemmeno alla sua coppia d’oro di mediani, Handré Pollard e Manie Libbok, garanzia di visione e precisione al piede.
L’unica ombra in vista del test contro l’Italia arriva dal caso disciplinare che ha coinvolto Lood de Jager, espulso contro la Francia per un placcaggio pericoloso su Ramos. La commissione ha stabilito una sanzione di sei settimane, valutando la gravità del contatto con la testa e la vulnerabilità dell’avversario. Il seconda linea dei Wild Knights salterà così la parte finale della tournée, costringendo lo staff tecnico a valutare un possibile richiamo tra le riserve. Un’assenza pesante, che priva gli Springboks di uno dei loro uomini chiave in touche e nella gestione delle fasi statiche.
Per il match del 15 novembre allo Juventus Stadium contro l’Italia, gli Boks si presenteranno comunque con un gruppo di straordinaria esperienza e talento. Il pubblico torinese potrà assistere al meglio del rugby mondiale, con il Sudafrica intenzionato a ribadire la propria forza fisica e mentale, ma anche a mostrare nuove sfumature di gioco. Per gli azzurri, sarà un test durissimo ma stimolante: affrontare i campioni del mondo rappresenta sempre un’occasione per misurare il proprio livello e per capire quanto dista, oggi, l’élite del rugby internazionale.
