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Pattinaggio artistico: Daniel Grassl a Skate America. Obiettivo Finals per l’azzurro

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Daniel Grassl/ Valerio Origo

Obiettivo Finale. Daniel Grassl torna in scena al Grand Prix 2025-2026 di pattinaggio artistico con la motivazione di conquistare per il secondo anno consecutivo l’ultimo atto della rassegna itinerante in occasione di Skate America, quinta tappa del circuito pianificata questo fine settimana presso la Herb Brooks Arena di Lake Placid.

Un “goal” tangibile per l’altoatesino, reduce dalla davvero convincente prestazione pattinata alla Cup Of China, dove ha ottenuto il secondo posto cedendo il passo soltanto al giapponese Shun Sato. Nello specifico, l’allievo di Edoardo De Bernardis ha ben figurato nel corto, dove ha raggiunto per la terza volta in carriera quota 90 punti pur lasciando qualcosa sul piatto nella combinazione quadruplo toeloop/triplo toeloop, per poi difendersi egregiamente nel libero, dove sono arrivate alcune chiamate di rotazione corta nel quadruplo salchow (sottoruotato) oltre che nel triplo axel combinato con il triplo toeloop e proprio nel triplo toelooop agganciato al triplo lutz (sul quarto in entrambi i casi). Ottimi invece gli altri due salti da quattro giri, quindi il lutz e il loop.

Malgrado un margine di miglioramento ancora evidente, l’azzurro ha raccolto in totale 269.43, punteggio destinato a salire ulteriormente, speriamo a partire fin da subito. Il palcoscenico statunitense appare particolarmente idoneo per salire di colpi. Dopotutto, la motivazione non manca. Daniel si ritroverà infatti al cospetto di tanti avversari di grande livello, di cui però soltanto unico particolarmente ostico.

Stiamo parlando del kazako Mikhail Shaidorov, grande deluso di Chongqing, dove non è andato oltre il terzo posto a causa di molteplici errori nella sua unica grande arma, ossia la capacità di staccare salti complicati con facilità. Il Vice Campione del Mondo sicuramente scenderà sul ghiaccio di Lake Placid con il fuoco negli occhi per poter rincorrere anche lui le Finals di Nagoya.

Ma attenzione anche al resto del parterre, composto da pattinatori capaci per motivi diversi di fare male. Potrebbe essere il caso del punto interrogativo Kevin Aymoz, atleta francese capace di regalare meraviglie e disastri a seconda della giornata, così come del giapponese Kazuki Tomono, senza dimenticare anche Nikolaj Memola, papabile per un piazzamento sul podio.