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MotoGP, Aprilia sempre più (con)vincente. Conquisterà anche il Mondiale più ambito?
La vittoria di Marco Bezzecchi nel Gran Premio di Portogallo è la certificazione di come Aprilia sia, in tutto e per tutto, la seconda forza in campo della MotoGP attuale. La Casa di Noale ha stabilito il proprio record di affermazioni stagionali in top-class (alle due del Bez bisogna aggiungere quella di Raul Fernandez a Phillip Island) ed è pressoché certa di issare un proprio pilota sul podio della classifica generale, dinamica senza precedenti per l’azienda.
Il tutto considerando come Aprilia abbia disputato l’intero 2025 senza quella che avrebbe dovuto essere la propria punta di diamante, ossia Jorge Martin. Anzi, diciamo pure che la baruffa contrattuale di cui si è reso protagonista lo spagnolo (guidato dal suo manager Valera) assume contorni patetici, con il senno di poi. Mollare Aprilia per Honda, significa anteporre il soldo all’ambizione. Almeno in questo momento storico. Posizione legittima, sia chiaro, ma non certo nobile.
Fortunatamente, Bezzecchi ha avuto la forza di prendere per mano la struttura guidata da Massimo Rivola, che con pazienza e abnegazione sta cercando di far germogliare una realtà capace di essere vincente in ogni categoria affrontata. Negli anni ’90, Aprilia dettava legge nelle oggi defunte 125cc e 250cc, quando le “classi inferiori” lo erano più di cilindrata che di fatto. Non erano Mondiali di “Serie B”, come vanno considerati oggi quelli di Moto2 e Moto3. Il motociclismo e le sue dinamiche erano totalmente diversi.
Non bisogna poi dimenticare come la Casa di Noale abbia saputo trionfare anche nelle Superbike, troneggiando con Max Biaggi (2010, 2012) e Sylvain Guintoli (2014). Insomma, dove è entrata, Aprilia ha vinto. Con un’eccezione, la classe regina del Motomondiale. Manca solo la MotoGP all’appello iridato.
Si udirà il proverbiale “Presente!” anche in questo ambito? Nessuno di noi ha la sfera di cristallo per conoscere il futuro con certezza. Ducati, ora come ora, resta superiore. I favori del pronostico per il 2026 vanno ancora alla Casa di Borgo Panigale, nonostante vi sia qualche crepa nella sua supremazia. Verosimilmente, un Marc Marquez al 100% sarà comunque l’uomo da battere.
Ma a Mandalika, lo spagnolo ha subito un infortunio molto più grave del previsto. C’è tutto il tempo per recuperare, ma parliamo di un corpo martoriato da anni di incidenti, la cui rigenerazione andrà gestita con delicatezza. Inoltre, la crisi di Francesco Bagnaia resta un rebus da risolvere. Da lui, in primis, ma anche da Ducati, che ha tutto l’interesse a recuperare appieno Pecco.
Però Aprilia lavora bene, eccome. La crescita è evidente. Le difficoltà e gli imprevisti legati al fattore umano – come l’accartocciamento di Maverick Vinales e la brutta vicenda di Jorge Martin – vengono superati. Sarà superata anche Ducati, così come tutte le altre concorrenti? Al futuro la risposta, nella consapevolezza che a Noale potranno apporre il numero 1 sul cupolino non perché ingaggeranno il Campione del Mondo in carica, bensì perché se lo conquisteranno in pista.
