Formula 1GP Brasile
Giorgio Piola spiega: “Il vantaggio della McLaren è nel raffreddamento. Ferrari, è troppo tardi”
Giorgio Piola è stato il grande ospite dell’ultima puntata di Motor News, trasmissione di approfondimento sul motorsport visibile sul canale Youtube di OA Sport. L’apprezzato esperto di tecnica della Formula Uno (che segue i Gran Premi dal 1964) ha analizzato i temi principali legati all’attualità, soffermandosi in particolare sul vibrante duello tra Lando Norris, Oscar Piastri e Max Verstappen per il titolo mondiale.
“Pensavo che la Red Bull potesse dare ancora più fastidio perché nelle gare precedenti avevamo visto un ritorno di Verstappen, poi lui in particolare riesce a mettere qualcosa in più di tutti gli altri. Ormai bisogna riconoscerlo, è un pilota che può sempre dare qualcosa in più rispetto al potenziale della macchina, quindi mi aspettavo una battaglia più serrata in gara. Le McLaren avevano avuto una fase calante, soprattutto ad Austin c’erano stati dei problemi e l’incidente non riuscendo a sfruttare il potenziale della macchina, mentre in Messico sono tornate a dominare in tutti i sensi. L’altra sorpresa è stata Norris, lo abbiamo visto molto più maturo quindi evidentemente ha ritrovato morale“, dichiara Piola sull’andamento del GP messicano.
“Questa McLaren non ha un unico segreto, ne ha tantissimi, infatti in ogni settore della monoposto è quasi perfetta. In Messico è esploso in maniera eclatante il grande vantaggio sul sistema di raffreddamento, infatti Red Bull e Ferrari avevano delle voragini nei cofani motore, mentre McLaren ha aggiunto solo altre due branchie sottili a quella che normalmente utilizza su circuiti tipo Budapest e Montecarlo in cui c’è maggior bisogno di smaltire il calore. Ovviamente questo non è soltanto un vantaggio dal punto di vista motoristico, ma anche di efficienza aerodinamica perché la vettura così è molto più pulita“, spiega il giornalista italiano.
Sulla crescita tecnica della Red Bull dopo la pausa estiva: “Sinceramente non me l’aspettavo. È iniziata a Monza e stanno spendendo tanto sul budget cap portando diverse novità, quindi sacrificano un po’ il lavoro sulla monoposto del 2026. La McLaren invece ha fermato lo sviluppo perché la Red Bull era molto indietro. C’è sempre il discorso per cui si dovrebbero lamentare per il secondo pilota che non porta punti, ma alla fine questi aggiornamenti sono quasi sempre relegati solamente sulla macchina di Verstappen. Anche in Messico Tsunoda non aveva lo stesso fondo ulteriormente modificato che ha potuto sfruttare Max, così anche per le ali anteriori. Dopo l’introduzione delle regole più severe a Barcellona c’è stato un po’ rallentamento sulla flessioni delle ali. Poi abbiamo visto anche dalle immagini televisive che adesso alcune monoposto riescono a flettere. Non dico come prima, perché prima il movimento del flap anteriore era veramente estremamente visibile, adesso è meno percepibile e proprio in questo settore la Red Bull ha migliorato tantissimo proprio sull’utilizzo della flessibilità delle ali che lavorano meglio con il nuovo fondo. Sono stati introdotti dei nuovi ammortizzatori che evidentemente permettono un maggiore controllo nella parte delle sospensioni, quindi adattare la vettura al meglio“.
Sull’imminente weekend di gara a Interlagos: “C’è da dire che adesso il GP del Brasile sarà molto importante, perché c’è la Sprint e spesso la Red Bull ha avuto problemi di preparazione della monoposto. Basta ricordare l’esempio più clamoroso, la famosa fantastica doppietta della Mercedes nel 2022 dovuta proprio al fatto che c’era stata la Sprint ed in casa Red Bull non erano riusciti a preparare bene la vettura. C’è da dire che nel 2022 dopo la Sprint le macchine entravano in parco chiuso, mentre adesso c’è il vantaggio che dopo la Sprint le squadre possono intervenire, quindi la situazione è migliorata da questo punto di vista“.
Sulla volata finale per il titolo: “Devo dire che tifo McLaren, perché è una squadra che ho visto nascere e ha vinto tanti Mondiali, poi ci sono stati dei rapporti sempre fantastici e devo dire che la mia preferenza va un po’ per Oscar Piastri. Devo dire però che se vincesse Norris continuando a rendere come in Messico, lo meriterebbe ampiamente. Se dovesse vincere Verstappen? Aggiungerebbe a fianco al suo nome ‘Magic’ Verstappen, un po’ come era Senna, perché se riesce in questa impresa con una vettura che era nata decisamente inferiore alla McLaren allora davvero ‘Chapeau’. Vorrebbe dire che il merito di questo eventuale Mondiale, se lo dovesse mai vincere, sarebbe questa volta 70% suo e il 30% della squadra“.
Sull’ottimo secondo posto di Charles Leclerc in Messico con una Ferrari abbastanza competitiva: “Evidentemente è troppo tardi, perché il Mondiale è alle ultime gare. Devo dire che è stata una piacevole sorpresa. Riuscire a capire come abbiano fatto non sono in grado di poterlo dire. Evidentemente sono riusciti a mettere a posto tutti quelli che erano i difetti tra cui l’altezza da terra, il fondo, la sospensione posteriore, ci sono tanti fattori. Evidentemente in Messico sono riusciti a far la quadra di tutto questo, hanno preparato bene la vettura, non hanno fatto nessun errore né i piloti né la squadra e quindi è arrivato un risultato. Di qui a dire che si potrà sperare in una vittoria io sono un po’ cauto, perché comunque McLaren è troppo forte e Red Bull, che in Messico ha rallentato un filino rispetto alle due gare precedenti, credo che anche lei sia decisamente più forte della Ferrari“.
