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Pallavolo

Francesco Sani: “Ho sempre avuto in testa l’Italia, mio fratello ha fatto una scelta diversa: sarebbe pazzesco ritrovarselo contro”

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Sani Giannelli
Sani Giannelli / FIVB

Nuova puntata di Volley Night, approfondimento settimanale dedicato alla pallavolo in onda sul canale Youtube di OA Sport, condotto da Simona Bastiani e Luciano De Gregorio, con la partecipazione dei talent Laura Partenio e Paolo Cozzi. Ospite d’eccezione, Francesco Sani, uno dei volti nuovi del volley azzurro e reduce dal trionfo ai Mondiali 2025 con l’Italia di Fefè De Giorgi.

Il giovane opposto sta vivendo una stagione da incorniciare anche in Superlega con la maglia di Verona, dove è diventato uno dei punti di riferimento dell’attacco scaligero. Nato il 16 luglio 2002 a Greenbrae (USA), la sua formazione pallavolistica è stata States e Italia. Nelle ultime tre stagioni aveva militato soltanto nel campionato collegiale statunitense con la casacca della UC Irvine: con la formazione californiana ha disputato 103 set durante l’ultima annata agonistica, venendo inizialmente impiegato come schiacciatore e poi giocando anche come opposto.

I miei genitori sono andati negli USA per motivi di lavoro. In America, dove eravamo noi, la pallavolo non era così diffusa e quindi ho sviluppato le mie qualità nel volley allenato da mia madre. Lei è stata una giocatrice negli USA e ha fatto l’Università di Duke (Amy Verhoeven, pallavolista con borsa di studio alla Duke University e poi giocatrice professionista in Francia e in Italia, ndr). Ho anche un fratello che gioca a pallavolo, ma lui è con la selezione statunitense. Ha fatto una scelta diversa, magari in futuro ci ritroveremo contro e sarebbe pazzesco“, ha raccontato Sani.

A Verona la squadra sta mettendo in mostra grandi cose. Il giocatore italiano ha analizzato alcuni aspetti: “L’upgrade è ovvio. Si pensi all’acquisto di Micah (Christenson, ndr), importante perché è uno dei palleggiatori più forti del mondo. Ha completamente cambiato il gioco della squadra, ma anche altri come Darlan (Ferreira Souza, ndr) che sta facendo vedere delle prestazioni molto convincenti. Giusto citare anche Fabio Soli (il tecnico, ndr) perché sta facendo un grande lavoro. Non è facile trovare spazio in squadra, ma la stagione è lunga. Secondo me abbiamo tantissimi giocatori che possono dare una mano, per cui arriverà la chance per tutti“.

Sani che ha fatto parlare di sé per le sue prestazioni nella fase finale della rassegna iridata per il suo impatto alla battuta: “Quando purtroppo c’è stato l’infortunio di Daniele Lavia, si è presentata una possibilità. Sono stato in grado di coglierla e di entrare a partita in corso. Ricordo il mio primo servizio contro l’Algeria. Ero molto nervoso e la palla ha sfiorato il nastro della rete ed è andata dall’altra parte. È stato un buon segno. Match dopo match non sbagliavo e avevo una grande fiducia. Quando entravo, poi, i compagni mi davano una grande carica. Sono riuscito a fare il mio”.

Sulla scelta di giocare per l’Italia e non per gli USA, Francesco è stato chiaro: “Per me è sempre stato l’obiettivo quello di giocare in Italia e in SuperLega. Sono cresciuto qui, avevo in mente di andare negli USA per fare l’università e poi tornare per giocare. Mi piacerebbe che anche la mia famiglia mi raggiungesse, per condividere tutto quello che sto costruendo“.

Sulle differenze pallavolistiche tra il Bel Paese e gli States, Sani ha spiegato che: “In Italia ci si focalizza più sulla tecnica e sulle ripetizioni. Per esempio, c’è l’allenamento di mattina soltanto per la ricezione e dare un target chiaro sul lavoro da fare sulla tecnica. Invece, in America, facevamo un allenamento al giorno in cui avevi più libertà individuale, senza focalizzarsi sulla tecnica nello specifico“.

Affermazione nella rassegna iridata che qualcosa di positivo ha lasciato: “Tante persone dappertutto mi vengono a chiedere foto per il Mondiale vinto, è una bella soddisfazione“. Il tutto in una squadra come Verona che è sempre più consapevole delle proprie qualità: “La vittoria contro Milano 3-0 è stata importante, ci ha dato grande fiducia ed è stata bella anche per me dal momento che ho giocato tanto“.

In conclusione, una battuta su Noumory Keita, opposto maliano di Verona: “Lui in attacco e in battuta ha una grande fiducia e prova cose che gli altri non fanno. Ha una mentalità forte. Io, personalmente, gli vorrei rubare un po’ di centimetri al salto, il braccio ce l’ho (sorride, ndr). Come saltatore è illegale, avrò da fare in sala pesi“.

CLICCA QUI PER GUARDARE IL VIDEO DELL’INTERVISTA A FRANCESCO SANI

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