Seguici su
LEGGI OA SPORT SENZA PUBBLICITÀ
ABBONATI

Tennis

Elena Rybakina, dalla rincorsa alle WTA Finals una giocatrice ritrovata

Pubblicato

il

Elena Rybakina
Rybakina / LaPresse

Fino a poche settimane prima delle WTA Finals Elena Rybakina non era nemmeno nei radar della qualificazione. Non sembrava, in altre parole, minimamente possibile che fosse in grado di regalarsi il viaggio a Riad. Invece è cambiato proprio tutto nell’arco di pochissime settimane. Il crollo della russa Mirra Andreeva, la sua ascesa dopo gli US Open e il conseguente stato di forma hanno fatto sì che per la kazaka di Mosca non solo giungesse l’ingresso tra le migliori otto, ma pure il trionfo assoluto, da imbattuta.

Si sapeva che queste non sarebbero state delle WTA Finals da ricordare come a senso unico. E si sapeva anche che, se da una parte ad Aryna Sabalenka andavano indubbiamente dati gli onori di favorita del pronostico, dall’altra non si poteva precludere nulla a nessuna, per diversi ordini di motivi. Quelli che, alla fine, sono andati a vantaggio dell’ex campionessa di Wimbledon, sempre in grado di offrire un rendimento altissimo lungo tutta la settimana.

E sempre in grado, nondimeno, di fare quello che in poche riescono a fare: mettere in crisi Aryna Sabalenka sul piano della potenza. Se c’è una giocatrice in grado di crearle (molti) problemi quella è Rybakina, che quando si trova in forma è capace di mettere insieme delle performance del livello che l’ha portata a far parte di un quartetto capace di sembrare, fino a metà 2024, inavvicinabile. Erano lei, Sabalenka, Swiatek e Gauff. Poi è cambiata una parte della geografia del tennis femminile, ma ora è ritornata in modo serio una protagonista assoluta.

Resta da vedere se il buon finale di stagione si proietterà anche sull’inizio del 2026, e si sa che l’inizio di anno può riservare momenti particolari. Certo è che queste Finals hanno consegnato tanti messaggi, compreso l’equilibrio notevole che vige nelle parti alte soprattutto se si parla di giocare indoor. Dispiace, però, che Jasmine Paolini non se la sia potuta giocare come avrebbe voluto, visti i problemi di salute. Quelli che hanno colpito anche Madison Keys. E che, alle volte, vanno anche al di là delle pure e semplici precauzioni che si prendono e che vanno prese, e di cui si può parlare sia in chiave ATP che in chiave WTA. Semplicemente, a volte non ci si può far niente.

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI