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Ambesi analizza: “Gironi squilibrati alle Finals. Cahill come un padre per Sinner, Djokovic mostra un sistema che scricchiola”
La controversa rinuncia di Novak Djokovic alle ATP Finals, il conseguente sbilanciamento dei sorteggi e gli imminenti debutti di Jannik Sinner e Lonrezo Musetti sono stati gli argomenti principali affrontati nella seconda puntata di TennisMania (visibile sul canale YouTube di OA Sport) dedicata all’ultimo atto della stagione tennistica attualmente in scena all’Inalpi Arena di Torino. In tal senso Massimiliano Ambesi, che cura la trasmissione insieme a Dario Puppo e Guido Monaco, si è concentrato a lungo sull’argomento:
L’analista ha inizialmente illustrato il problema:”Non sono equilibrati i gironi, è vero; c”è un problema regolamentare che volendo si può allargare anche agli altri tornei. Pensiamo a quello che avviene a Shanghai: a sorteggio avvenuto, la testa di serie numero 1 decide di non giocare: il tabellone è stato falsato, poi non è che Vacherot abbia vinto per quello, ma il tabellone ne ha risentito. Qui avviene più o meno la stessa o cosa. Io credo che in qualche modo potessero scalare tutte le teste di serie: sarebbe stato più corretto, avremo avuto due gironi tra virgolette più equilibrati e non ci sarebbero state troppe lamentale. Con l’assenza di Djokovic in un girone abbiamo tre dei primi quattro del ranking, non c’è quindi una distribuzione equa delle forze“.
Il telecronista ha quindi proseguito: “Zverev è stato interrogato più volte sulla sua condizione, ed è emersa una fiducia. Si è detto contento per le condizioni di gioco, con un campo più veloce secondo lui rispetto a Parigi. Il problema alla caviglia sembra risolto; Shelton ha dato segnali di vita prima di perdere contro Sinner. La partita di Jannik sarà interessante perché è già un crocevia di peso nel girone. La prova provata che martedì gioca il girone di Alcaraz è il fatto che uno tra Sinner e Fèlix-Aliassime dovrebbe giocare alle 14:00 del giorno dopo. Martedì girone 1 e mercoledì girone 2 è una scelta obbligata. Sinner avrà un intervallo di un giorno tra una partita e l’altra, Musetti no perché c’è questa situazione di contingenza”.
La storica voce di Eurosport ha quindi detto la sua su proprio su Lorenzo Musetti, meritevole di stare tra i migliori del mondo a Torino, criticando inoltre anche l’atteggiamento di Djokovic, dal suo punto di vista scorretto: “Non mi piace questa storia del merito. Se sei lì meriti, se hai fatto punti meriti. Lorenzo entra dalla porta di servizio, chi l’ha fatto entrare dalla porta di servizio gli ha complicato la vita. Djokovic, per amore dello sport e per rispetto verso gli altri, poteva comunicare la sua scelta prima, affinché Musetti potesse preparare le Finals come gli altri sette; il fatto che un giocatore possa muoversi così come ha fatto Djokovic è tutto molto discutibile, significa che il sistema scricchiola. Credo che chi di dovere una riflessione la dovrà fare, se non la farà chi si lamenta allora ha ragione. E certe associazioni su certi concetti tutti i torti non li hanno. E’ vero che l’anno prossimo cambierà qualcosa, ma si potrà comunque scegliere di non andare. Si deve riflettere su come vengono scritti i regolamenti e sulla mancanza di una norma chiave che ti obbliga a ridistribuire le teste di serie. Salta la due? Tutti scalano di una e cambia il discorso. Il regolamento deve garantire delle contromisure affinché ci sia la regolarità del torneo. In un torneo anomalo come le Finals, lontano dal sistema abituale, credo ci si possa organizzare. Il giocatore può avere un infortunio 24 ore prima? Sono tutti lì, scalano le teste di serie, si rifà il sorteggio, qualcosa si deve fare”.
Ambesi ha poi parlato delle chance di Musetti che, con un paio di vittorie, potrebbe compiere un balzo importante in ottica ranking: “Lorenzo prima di Montecarlo può scalare diverse posizioni. Uno tra Fèlix-Aliassime e Shelton almeno 200 punti li fa, dall’altro lato lo stesso discorso vale per Fritz e De Minaur. Se Musetti vince una partita e due dei quattro citati ne vincono zero, chiude l’anno settimo. Se poi ne vince due si potrebbero presentare altre situazioni con cui potrebbe anche essere quinto”. Non è mancato inoltre un commento breve sulle Finals femminili, vinte da Rybakina: “Ci sono stati degli andamenti anomali nella finale femminile. Ci sono state sempre delle vincitrici diverse negli anni, Sabalenka non ha mai vinto. Possono essere tante le motivazioni. Rybakina non ha rubato niente, ha fatto vedere dalla prima partita di essere a proprio a suo agio“.
Qualche giorno fa, il guru Darren Cahill ha annunciato di proseguire la collaborazione con Sinner, un’ottima notizia secondo il giornalista: “Che rimanesse si era capito negli ultimi due mesi: squadra che vince non si cambia, è una sorta di secondo padre per Jannik, è una figura fondamentale nel sistema attuale di Sinner. Si tratta di una notizia positiva, la serenità che c’è nel gruppo Sinner la si percepisce ascoltando le interviste. Credo si tratti di una buona base di partenza per la prossima stagione che spero sia importante, per non dire storica“. Dopo le Finals, sarà tempo di dedicarsi alla Davis: “Sonego è arrivato in modo brillante alla semifinale di Meltz, poteva anche vincerla ma l’avversario esprimeva un buon tennis. Già il match che vedremo adesso ci farà capire la situazione, poi vederemo cosa faranno i doppisti. Ad ogni modo chiudi l’anno con cinque giocatori nei primi quaranta, sono risultati di rilievo. Se c’è la possibilità di scegliere chi ti può dare quel quid in più non bisogna tirarsi indietro“.
