Short Track
Short track, il World Tour azzurro parte subito nel segno di Pietro Sighel
La strada verso le Olimpiadi di Milano Cortina 2026 è ancora molto lunga, ma già dai primi metri si è capito che uno dei protagonisti in casa Italia sarà sicuramente Pietro Sighel. Il trentino ha cominciato al meglio la stagione olimpica a Montreal, centrando la sua prima vittoria in carriera tra World Tour e Coppa del Mondo (era il vecchio formato) e collezionando anche un altro podio individuale e poi successivamente anche con la staffetta.
Il guizzo vincente Sighel lo ha avuto nei 1000 metri. L’azzurro ha piazzato il sorpasso proprio all’ultima curva nei confronti del sudcoreano Rim Jongun, astro nascente dello short track mondiale. Una condotta di gara perfetta quella del trentino, che poi ha sfruttato al meglio un’incertezza dell’asiatico per mettersi davanti proprio poco prima del traguardo. L’ennesima dimostrazione di una lettura delle situazioni di gara eccellente per Sighel, che si conferma uno dei migliori al mondo nel duello all’ultimo giro.
Come detto non solo la vittoria nei 1000 metri, ma a Montreal è arrivato anche il secondo posto nei suoi 500 metri, battuto dal grande rivale, il canadese William Dandjinou. Una buona prova anche nei 1500 metri (semifinale raggiunta) lo hanno portato c0sì in testa alla classifica generale del World Tour, che potrebbe anche diventare un obiettivo per l’azzurro visto che in questa stagione saranno solo quattro gli appuntamenti: questa settimana si replica ancora a Montreal, poi a novembre due tappe in Europa a Danzica e Dordrecht.
Il terzo podio azzurro di giornata è arrivato con la staffetta maschile, anche con un pizzico di fortuna. Il quartetto azzurro composto dallo stesso Sighel, Luca Spechenhauser, Thomas Nadalini e Andrea Cassinelli, ha concluso al terzo posto dietro a Corea del Sud e Cina, ma sfruttando la squalifica del Canada. Va detto che gli azzurri erano in testa a dieci giri dal termine prima di una scivolata di Nadalini, ma successivamente anche i canadesi sono caduti e hanno poi commesso un’infrazione nei cambi.
Dal settore femminile in questa prima tappa non sono arrivati podi, anche per un po’ di sfortuna. Nelle semifinali dei 500 metri Arianna Fontana è caduta nella parte iniziale e si spera non ci siano conseguenze per la valtellinese (non ha preso parte alla finale B e alla semifinale dei 1500 metri). Anche nella staffetta femminile una caduta ha messo fuori dai giochi in finale il quartetto azzurro, che sicuramente avrebbe lottato per il podio. Elisa Confortola è quella che si è comportata meglio individualmente, con due finali B raggiunte nei 1000 e 1500 metri, ma sicuramente la 23enne valtellinese può fare ancora meglio e spingersi a lottare con le migliori delle sue distanze, già a partire da questo fine settimana.
