MotoGP
Tardozzi getta acqua sul fuoco: “Nessuna rottura con Bagnaia, pensiamo solo ad aiutarlo”
Francesco Bagnaia e Ducati. Un rapporto che si sta sempre più complicando. Un rapporto che, fino ad un anno fa, sembrava un binomio inscindibile, ma che ora si sta rivelando un matrimonio alquanto difficile. Tanto che si sta già iniziando a parlare in maniera concreta di un “Pecco” lontano da Borgo Panigale al termine del contratto in essere che, giova ricordarlo, scadrà al termine del campionato 2026. La situazione dal punto di vista tecnico è a livelli pressoché disastrosi e, come capita spesso nel mondo delle due ruote, dalla pista si passa ai box, con rapporti che si stanno incrinando, sono già incrinati oppure si deterioreranno ulteriormente. Non propriamente lo scenario migliore per risollevarsi da un’annata nerissima. L’ennesimo weekend negativo, quello del Gran Premio d’Australia sul tracciato di Phillip Island ha lasciato ulteriori macerie. Ancora risultati da dimenticare e una caduta per concludere la gara lunga, senza dimenticare il sorpasso subito da Marco Bezzecchi al terzo posto della classifica generale.
“Devo accettare la caduta perché non volevo finire di nuovo ultimo, e quando spingi come ho fatto io, può succedere di finire a terra. Non mancavano molti giri, ma la top 10 era possibile, e ho continuato a spingere. È stato decisamente meglio della Sprint Race o dell’Indonesia. Preferirei cadere mille volte lottando per una posizione, per i punti, piuttosto che arrivare ultimo”. Queste le amare parole del tre volte campione del mondo dopo la gara di Phillip Island.
Dopo il fine settimana disastroso di Mandalika, Bagnaia confidava di tornare ai livelli di Motegi per rilanciarsi in questo finale di stagione. Ma, come si è visto, l’Australia ha ulteriormente acuito una crisi che non sembra avere né spiegazioni logiche, né una fine. Anche se le smentite non mancano, è inevitabile che all’interno del box la fiducia sia ai minimi termini. Sia del pilota verso la squadra, sia viceversa. È normale che sia così.
Davide Tardozzi, team principal della scuderia Ducati Factory, però, getta acqua sul fuoco: “Non c’è nessuna frattura con Pecco. Abbiamo parlato in modo costruttivo, come sempre, su cosa fare a Sepang. Abbiamo alcune idee, che Gigi Dall’Igna e Riccardo Savin, il responsabile del telaio di Ducati Corse, che è una persona molto capace, esamineranno. Proveremo qualcosa per la Malesia, e ho sempre molta fiducia nei nostri tecnici ed in Pecco. L’unico pensiero che abbiamo è quello di aiutarlo. Sappiamo bene che la concorrenza è agguerrita, che Aprilia e gli altri marchi sono cresciuti, ma il nostro pensiero è rivolto a lui. Non ci sono disaccordi tra noi”.
