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‘La scodata’ di De Chiesa: “Se non sarà al 100%, non credo che Brignone farà le Olimpiadi. Goggia antagonista di Gut-Behrami”

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Federica Brignone
Federica Brignone / Lapresse

Torna la rubrica con Paolo De Chiesa, campione della ‘Valanga Azzurra’ negli anni ’70 e poi apprezzato da decenni come giornalista in RAI, che ci terrà compagnia per tutto l’inverno.

CALENDARIO DI COPPA DEL MONDO CHE SFAVORISCE I DISCESISTI?

Organizzare giganti e slalom è molto più semplice, per le discese è molto più complicato, perché servono piste e allestimenti diversi. Un gap di due gare tecniche in più ci sta, se poi si acuisce perché le discese vengono annullate a causa di maltempo o mancanza di neve, pazienza. Oggi per vincere la Coppa del Mondo servono comunque tre specialità. Trovo normale questo lieve sbilanciamento per le discipline tecniche, con le quali ti copri anche le spalle, perché sai che è più probabile svolgerle.

FEDERICA BRIGNONE SARÀ ALLE OLIMPIADI?

Sono consapevole che Federica a febbraio non potrà fisicamente essere al 100%, salvo miracoli. Penso che, non essendo al 100%, non correrà le Olimpiadi, ma questo me lo auguro anche da amico e da tifoso. Lei fa gigante, superG e discesa: se non sei al 100%, oltre a non vincere, rischi anche di farti male. Da parte mia c’è tanta tristezza, perché vivremo una stagione monca, sapendo che manca la più forte. Federica ci ha riempiti di gioia lo scorso anno, con risultati che non si erano mai visti in Coppa del Mondo, con tutto il rispetto per Deborah Compagnoni, che è su un altro pianeta come medaglie olimpiche. Dopodiché vediamo: lei vive alla giornata. Sta facendo progressi enormi, ho parlato con Federico Bristot, responsabile dei fisioterapisti al J Medical, e mi ha detto che è straordinaria. Altri atleti ci avrebbero messo un anno e più per recuperare quello che lei ha fatto in sei mesi. L’incidente è stato di una gravità assoluta: io uno così grave non me lo ricordo in gigante. Però bisogna guardare alla realtà e capire se potrà fare le Olimpiadi. Ci rendiamo conto dei piccoli miglioramenti che deve fare ogni giorno a fronte di sacrifici enormi? Federica sta vivendo un calvario. Io penso che, se non sarà al 100%, non si presenterà a Cortina tanto per partecipare. Che poi faccia la stagione 2027 è un’altra storia, io parlo di questa stagione. Magari non le va a genio di smettere in questo modo e vorrà mettersi alla prova di nuovo, vedremo. Federica non ha potuto allenarsi per niente, recupero e fisioterapia non sono allenamento. Ipotizziamo anche che già ora stesse bene, comunque ci sarebbe il problema degli allenamenti venuti a mancare sinora, anche se lei è una fuoriclasse e potrebbe sopperire in qualche modo. Ci sono centinaia di chili su quella gamba esterna in una curva: può farcela adesso a sostenerli? Secondo me no, poi vedremo se ci sarà un miracolo. Sarebbe fantastico! Va valutato anche il discorso sicurezza: se non sei più che a posto, aumenta ancor più il rischio di farsi male.

SOFIA GOGGIA: COPPA DEL MONDO O OLIMPIADI?

Al suo livello, per arrivare alle Olimpiadi in forma, non si può partire in sordina più di tanto. Ha tutte le possibilità di vincere la Coppa del Mondo. Se in gigante tornasse quella di due anni fa, quindi da top5, allora perché no? La svizzera Gut resta favorita, ma può anche sbagliare. Vedo Sofia come principale antagonista della Gut, più della Shiffrin. L’americana bisognerà vedere come andrà in gigante e ha detto che farà pochi superG: potrebbe non bastarle se la Gut sarà la stessa della passata stagione.

ODERMATT SENZA RIVALI?

Se sarà il solito Odermatt, seppur non più con lo stesso strapotere in gigante, resterà il grande favorito. I carichi di lavoro per diventare un grande velocista un po’ hanno inciso sul gigante, è umano anche lui. Se scia come nella passata stagione, però, nessuno può batterlo. Schwarz non penso torni quello di due anni fa su quattro discipline, quando era veramente temibilissimo anche per lo svizzero. L’austriaco è l’unico polivalente a 360°. Meillard, per esempio, dovrebbe andare veramente forte anche in superG, incassando più di un podio.

QUALI POSSIBILI VOLTI NUOVI PER L’ITALIA?

Per me non ci sono nomi nuovi, stando a quanto visto nell’ultima stagione. Ritengo remoto che i nostri attuali atleti di seconda fascia possano diventare dei fuoriclasse. Abbiamo avuto fuoriclasse come Goggia, Brignone, Bassino e Paris che, parliamoci chiaro, sarebbero tali anche se fossero nati in Burundi.

PER QUANTE MEDAGLIE FIRMERESTI ALLE OLIMPIADI?

Premesso che fare previsioni è impossibile, sulla carta Goggia può vincere un paio di medaglie, così come Paris, pur essendo Paris non più al livello di Goggia. Deve andare comunque tutto di lusso. Nel 2022 chi avrebbe puntato su Nadia Delago? Ci sono anche gli outsider. L’unica che può concretamente vincere una medaglia da favorita è Sofia Goggia, poi c’è Paris che può provarci e poi outsider come magari Curtoni, Pirovano, De Aliprandini, Vinatzer e Franzoni. Io per due medaglie firmerei, con una non sarei contento. Però siamo consapevoli che si potrebbe anche non vincerne. 
Avrei voluto parlare di Marta Bassino, che era in gran forma dopo il sofferto cambio materiali, ma purtroppo, con grande rammarico, ieri abbiamo saputo dell’incidente. Le faccio un grande in bocca al lupo e spero possa tornare presto sui livelli a cui ci ha abituato. 

I GRANDI VETERANI MARCEL HIRSCHER E LINDSEY VONN

Hirscher non ci sarà a Soelden, è ancora indietro con gli allenamenti per uno stato influenzale. Mi aspetto di sicuro molto di più dalla Vonn, che lo scorso anno è tornata anche sul podio. Non dimentichiamoci che fanno discipline molto diverse. L’austriaco l’anno scorso aveva dimostrato di poter stare nei 20, dopo l’infortunio credo che suonerebbe strano vederlo migliorato rispetto al 2024 dopo 5 anni di stop. Sapete come la penso: a me non piace vedere i grandi trascinarsi per le piste e offuscare la loro immagine.
La Vonn è americana, loro hanno il mito dell’eroina. Se riesce a vincere una medaglia alle Olimpiadi, passa alla storia con merito. Secondo me potrebbe anche riuscirci, a differenza di Hirscher per il quale non vedo ambizioni da podio.