ArtisticaGinnastica e cultura fisica
Italia sottotraccia ai Mondiali di ginnastica artistica. Asia D’Amato e Perotti scariche in qualifica
Alla vigilia si era parlato di un’Italia sperimentale in occasione dei Mondiali 2025 di ginnastica artistica, il DT Enrico Casella si era soffermato sulla volontà di incominciare un ciclo con il connubio tra veterane e nuove leve, si era deciso di non convocare Alice D’Amato e Manila Esposito (rispettivamente Campionessa Olimpica alla trave e due volte Campionessa d’Europa all-around, non in perfetta forma fisica) e ci si era presentati a Jakarta (Indonesia) con l’intento di ben figurare in una rassegna iridata in anno post-olimpica e rivolta esclusivamente alle individualiste (le gare a squadre torneranno soltanto nella prossima stagione).
Il turno preliminare in terra asiatica si è rivelato deludente e le azzurre sono andate in difficoltà praticamente su tutta la linea. Asia D’Amato, al suo grande ritorno in una rassegna iridata dopo quattro anni (nel 2021 conquistò l’argento al volteggio), non è parsa ancora nella sua forma migliore dopo gli infortuni che l’hanno attanagliata nelle ultime due annate agonistiche. La 22enne genovese ha commesso dei gravi errori in avvio di gara tra parallele asimmetriche (13.166) e trave (12.466), è poi uscita di pedana al corpo libero (12.300) ed è risultata imprecisa anche sul doppio avvitamento al volteggio (13.566).
Per il momento la Campionessa d’Europa 2022 nel concorso generale individuale è nona nell’all-around (51.498) e dovrebbe riuscire a tornare in pedana per la finale sul giro completo in programma giovedì, ma di sicuro non la vedremmo all’opera negli atti conclusivi di specialità. Giulia Perotti ha pagato l’emozione dell’esordio iridato tra le gradi, dopo aver brillato a livello giovanile e aver contribuito al trionfo dell’Italia nella gara a squadre degli ultimi Europei. La 16enne piemontese, che si è presentata a questo appuntamento da Campionessa d’Italia all-around, è caduta in apertura sugli staggi (12.000) e poi per due volte sui dieci centimetri (11.133).
L’azzurra ha saputo reagire con una buona prova artistica al corpo libero (13.266, quinto punteggio provvisorio di specialità, ma verosimilmente non basterà per entrare in finale) e ha chiuso con un avvitamento al volteggio, elemento troppo semplice per certi palcoscenici (13.166). Alla resa dei conti Giulia Perotti occupa il quindicesimo posto provvisorio sul giro completo (49.732 e deve sperare di rientrare tra le migliori ventiquattro per disputare la finale all-around. Discrete le prove di Chiara Barzasi alle parallele (13.633 alle parallele, sesta provvisoria) ed Emma Fioravanti (13.150 al volteggio per l’ottavo posto provvisorio, prima era caduta al corpo libero), ma troppo poco per poter sorridere. Si rimarrà con buona probabilità senza finali di specialità, fatto già successo due anni fa, quando però ci si concentrò sulla squadra per qualificarsi alle Olimpiadi di Parigi 2024.
