Atletica
Atletica, Giacomo Tortu squalificato e inibito per tre anni nella storia di ‘spionaggio’ contro Jacobs
Scritta la parola fine sulla vicenda di spionaggio illegale che ha coinvolto Giacomo Tortu ai danni di Marcell Jacobs. Il Tribunale della FIDAL, infatti, ha emesso il suo verdetto e si parla di una squalifica e di un’inibizione per il fratello di Filippo. Quest’ultimo si è assunto l’intera responsabilità per quanto è accaduto.
Tortu era stato indagato e poi accusato di aver chiesto all’ex poliziotto Carmine Gallo (morto il 9 marzo) di avere informazioni sugli esiti di analisi del sangue e su contenuti di telefonate e chat tra Jacobs e il suo staff. Il fratello di Filippo sospettava, infatti, delle prestazioni dell’oro olimpico nei 100 metri a Tokyo.
Pertanto è stata comminata questa squalifica “per violazione del rispetto e all’osservanza delle norme statutarie e regolamentari federali, nel rispetto dei principi di lealtà, probità, correttezza sportiva e disciplina che costituiscono i principi fondamentali dello sport e per aver commesso l’illecito per eseguirne od occultarne un altro, ovvero per assicurare a sé o ad altri un vantaggio“.
La Procura ne aveva chiesto la radiazione, in quanto si affermava perché “senza alcun dubbio ha contattato il soggetto (omissis) tramite i tecnici della società Equalize perché accedesse ai dispositivi di Marcell Jacobs dove immaginava di trovare prova di doping e questo versando un corrispettivo di diecimila euro“. Vedremo cosa accadrà a livello di giustizia ordinaria. Vero è che Giacomo Tortu non potrà avere ruoli societari né svolgere attività federali né accedere ai campi di allenamento e di gara.
