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Puppo sincero: “Forse uno come Alcaraz non è mai esistito. Sinner si è ritrovato l’avversario più forte con cui competere”

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Carlos Alcaraz
Carlos Alcaraz/ IPA Sport

Da una parte l’ennesimo trionfo del “carro armato” Carlos Alcaraz, fresco vincitore a Tokyo, dall’altro l’approdo in finale a Pechino di Jannik Sinner. Questi sono stati i due principali temi affrontati da Dario Puppo in occasione dell’ultima puntata di Tennismania, rubrica di approfondimento in onda sul canale YouTube di OA Sport condotta dallo steso Puppo, in questa occasione affiancato dal solo Guido Monaco.

Nello specifico la celeberrima voce di Eurosport ha commentato l’incredibile partita svolta dal N.1 al mondo spagnolo, capace di spuntarla malgrado alcuni problemi fisici superando Taylor Fritz: “La partita di Alcaraz è stata straordinaria, ed anche Fritz, malgrado un fastidio alla cosci,a ha giocato ad un livello notevole. Però ovviamente c’è da parlare della buona partita di Sinner, anche lui con qualche problema fisico, ma è normale che sia così a questo punto dell’anno. Mentre vedevo la partita di Carlos a Tokyo, dove c’è stato grande pubblico in una venue indoor perché pioveva, mi chiedevo: ho mai visto uno così? Devi tirare fuori dei nomi incredibili, ma non ho mai visto nessuno che si permettesse di fare quello che ha fatto negli ultimi tre punti Alcaraz. Con l’altro che gli tirava al 100%, perché solo così poteva giocare, lui gli fa due palle corte vincenti”.

Il giornalista ha quindi proseguito: “Bisogna essere sinceri. Ti viene da fare certe domande. In 40 anni abbiamo visto tanto tennis, ed è passato il meglio. Alcuni pensano a Federer quando si parla di Alcaraz. Io non voglio fare paragoni, perché non voglio essere blasfemo e non voglio paragonare diverse ere. Lui però ha 22 anni, deve ancora compiere la sua carriera. Però Jannik Sinner si è ritrovato il giocatore forse più forte con cui battagliare. Io sono in visibilio, sono conquistato da questo ragazzo che, in questo torneo, per via dell’infortunio non ha neanche mai aizzato il pubblico, fattore per cui riceve spesso critiche. Non gli puoi dire niente”.

Puppo ha dunque approfondito il paragone con la leggenda Roger Federer: “In alcune partite tanti avversari si possono sentire presi in giro, ma Carlos non lo fa per prendere in giro ma lo fa perché deve giocare con tutto quello che ha a disposizione. Palla corta e pallonetto, che è lo schema più efficace se lo sai fare, l’ha fatto un paio di volte. Potrebbe sembrare uno che vuole delle cose tanto eccezionali da indurre l’avversario a sentirsi preso in giro. Questa settimana ha giocato con meno sorriso ma ha dato la sensazione di divertirsi. Io credo sia una benedizione che ci siano Alcaraz e Sinner. Carlos non ha lo stile di Federer, ma questo tira il rovescio come tira il dritto. Federer a 22 anni non giocava così. Lo svizzero è il tennis che cammina. Alcaraz sta facendo vedere un’altra cosa, ma non li voglio paragonare. Qualcuno scriveva che il miglior Federer è stato nel 2017 agli Australian Open contro Nadal. Per me più incredibile è quello di Wimbledon 2019: aveva battuto Nadal in semifinale e stava per battere Djokovic in Finale, un po’ come Sinner al Roland Garros di quest’anno. Ha perso solo ai tre-break; successivamente riuscì a batterlo in un altro torneo, lui voleva riscattarsi. Sia per l’età che aveva, sia per il modo in cui giocava, abbiamo visto forse il migliore Federer negli ultimi anni della carriera“.

Puppo ha poi parlato della semifinale di Sinner in Cina: “Faccio fatica a guardare le partite con De Minaur. Sinner poteva chiudere prima il primo set. Di De Minaur mi ha colpito il suo non esultare mai, se non verso la fine del secondo set. Non guardava il suo angolo, sembrava volesse nascondersi. E’ un giocatore che migliora, ha accelerazioni che sono notevoli. Non era questo due o tre anni fa. Aveva ragione Jannik ad aspettarsi un match difficile“. Non è mancato poi un significativo dato statistico riguardante Lorenzo Musetti: “Mi è venuta la curiosità di controllare da Montecarlo in avanti i punti raccolti dagli altri tennisti tolti Sinner ed Alcaraz. Lui pur avendo praticamente saltato la stagione sull’erba e avendo iniziato male il cemento è quello che ha raccolto più punti”. 

In ultimo il telecronista ha parlato dei piccoli problemi che stanno avendo tanti giocatori in questo momento, Sinner compreso, commentando rapidamente anche il profilo di Learner Tien, chiamato ad affrontare Jannik in finale: “Si è ritirato anche Mensik: stiamo vivendo un periodo in cui girano dei virus che stanno mettendo alla prova i tennisti a fine stagione. Lo abbiamo visto anche prima degli US Open. Bisogna prendere le cose come stanno. Alcaraz dimostra di essere in salute, ha avuto solo quella storta alla caviglia, ma che ha gestito bene. Ci sono situazioni che riguardano più giocatori, ci sta. Tien è un giocatore interessante. E’ mancino, ricorda De Minaur, ma Alex ha messo su una palla accelerata, l’altro ha giocato con Musetti a non sbagliare. Resta comunque un profilo interessante”.

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