Basket
Pagelle Italia-Slovenia 77-84 basket: Fontecchio ci prova, Gallinari ultimo a mollare. Pozzecco, quante scelte dubbie!
Italia fuori. Di fatto, l’Italbasket maschile si trasforma in pecora nera dell’estate del basket azzurro a seguito della sconfitta agli ottavi degli Europei. Si trasforma nell’ultima sia di Danilo Gallinari che di Gianmarco Pozzecco, una giornata da 42 punti di Luka Doncic, ma anche di tanti dubbi.
LE PAGELLE DI ITALIA-SLOVENIA
Danilo Gallinari, 7,5: non è solo un voto alla partita, ma a tutta una carriera in azzurro. In cui sono stati nettamente superiori i lati positivi rispetto a quelli negativi. Gli va solo detto grazie, perché in azzurro ha ampiamente dimostrato, una volta di più, perché è almeno il secondo miglior giocatore che abbia mai vestito la maglia dell’Italia. Un talento straordinario, che ha chiuso da par suo: non mollando mai. Neanche per un attimo. E se solo fosse stato messo di più e prima in campo…
Nicolò Melli, 6,5: ha una buona parte di match in cui non riesce a incidere come avrebbe voluto, ben ingabbiato com’è dalle mosse attuate da Sekulic. Poi, però, nel finale è tra i grandi protagonisti del rientro azzurro grazie alla sua esperienza, alla sua solita ed encomiabile intelligenza cestistica che gli permette di superare tantissimi ostacoli.
Simone Fontecchio, 6,5: con lui in campo l’Italia è quasi sempre un’altra storia. +11 di plus-minus, il maggiore tra gli italiani. Chiude con 22 punti, 5 rimbalzi e 3 assist, viene un po’ limitato dai falli, compie qualche forzatura, ma è sempre l’ultimo ad arrendersi. Per quanto, nel finale, qualche scelta l’avrebbe potuta effettuare diversamente.
Darius Thompson, 4,5: non è la sua partita e si vede. Il plus-minus, peraltro, parla da solo, con un -20 che è il dato peggiore tra tutti gli azzurri in campo. Inconsistente nel giorno in cui avrebbe potuto far valere la propria esperienza.
Giampaolo Ricci, 5: anche per lui giornata è di quelle storte: tre falli, tante difficoltà, complessivamente tipo di partita che non è il suo.
Matteo Spagnolo, 5,5: è lui ad aprire le marcature, ma finisce rapidamente spaesato. Avrebbe anche la possibilità di riscattarsi, ma Pozzecco, con altre scelte, semplicemente non gliela concede.
Gabriele Procida, sv: non entrato.
Saliou Niang, 7: è un uragano di energia nel momento in cui riesce finalmente a liberarsi delle grinfie delle trame tattiche disegnate su di lui dagli uomini di Sekulic. Un tornado d’energia, finisce la partita per cinque falli, ma con i liberi che si guadagna (8/12) tiene viva l’Italia fin quasi alla fine.
Marco Spissu, 5,5: vero, 6 punti, vero, 8 assist, vero, la squadra con lui in campo trova un ritmo che ci sta, ma nel finale alcune cose lasciano un po’ a desiderare. E sono quelle che, in fin dei conti, contano.
Momo Diouf, 5,5: non è il solito Diouf. C’è qualche momento di grande foga, come una sua schiacciata girando attorno a Doncic ed evitando l’aiuto di Omic, ma nel complesso con lui in campo le difficoltà ci sono. Comunque ci mette tanta energia, e per questo non affonda nel complesso.
Nicola Akele, sv: non entrato.
Alessandro Pajola, 6: il Pajo, quando può essere una garanzia, lo è sempre. Nel finale sbaglia anche lui, dopo tanta affannosa rincorsa, ma i suoi 9 punti e 6 assist sono sempre lì, come anche tutte le occasioni in cui ha contribuito a livello di lavoro sporco. Si ripartirà da lui e da Spagnolo, questo è poco ma sicuro.
Gianmarco Pozzecco, 4: perché non è possibile che la squadra entri in campo totalmente priva di una qualsiasi idea di gioco in attacco e in difesa, con totale confusione su cosa fare di Doncic (tant’è che a un certo punto ci finisce Gallinari, al quale non si può chiedere di essere quello che non è mai stato, un difensore con le caratteristiche per tenere Luka Magic). Anche altre scelte meritano attenzione. In particolare una: per quale motivo Gallinari esce a 1’30” dalla fine? Sarà comunque l’ultima sua partita in azzurro: ha annunciato le dimissioni.
