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Pagelle GP Giappone 2025 MotoGP: Bagnaia rinasce, Marquez padrone, Mir ridà speranza alla Honda
PAGELLE GP GIAPPONE MOTOGP 2025
Domenica 28 settembre
FRANCESCO BAGNAIA (Ducati Factory) 10: una gara e un weekend impeccabili. Ieri avevamo detto “Bentornato Pecco”, oggi non possiamo che dire “E ora continua così”. Davvero una domenica stellare per Bagnaia che ha avuto un solo rivale a Motegi, il fumo che usciva dallo scarico della sua GP25. Un fine settimana di rinascita. Vedremo se Mandalika darà conferme importanti.
MARC MARQUEZ (Ducati Factory) 7: 7 come i titoli nella classe regina, 9 complessivi. Oggi il Cabroncito ha fatto il massimo che poteva. Bagnaia, al netto dei problemi tecnici, non era battibile e lo spagnolo è stato il primo a capirlo. Salta Acosta per la piazza d’onore, quindi, pensa solo a come festeggiare il suo stra-meritato alloro iridato.
JOAN MIR (Honda HRC) 8: che podio! Lo spagnolo, spesso (giustamente) criticato per i troppi errori e cadute, oggi centra un terzo posto di grandissimo rilievo. Anzi, possiamo dire che completa un weekend da pilota vero. Il campione del mondo 2020, dopotutto…
MARCO BEZZECCHI (Aprilia) 6.5: Motegi non è Misano e il “Bezz” capisce che non potrà essere della partita. Il sogno di vincere è tale e rimane tale, ma al podio ci spera. Perde un po’ troppo tempo nelle fasi iniziali e si accontenta del quarto posto. Vedremo in Indonesia se potrà tornare sul podio o addirittura replicare Misano.
FRANCO MORBIDELLI (Ducati Pertamina VR46) 6.5: chiude a meno di 3 decimi da Bezzecchi. Ennesima prova di spessore per Franky che continua nel suo cammino vicinissimo alle posizioni di testa. Gli manca sempre qualcosina per arrivare lassù. Peccato.
ALEX MARQUEZ (Ducati Gresini) 5: non pervenuto a Motegi. Sia nella Sprint Race, sia nella gara odierna, il fratello minore di Marc non è stato della partita. Dopo una annata da grande protagonista, ci sta. Vedremo se a Mandalika tornerà ai suoi livelli.
PEDRO ACOSTA (Red Bull KTM) 5: inizia alla grande e tiene bene anche la seconda posizione poi, come spesso gli capita, ha un crollo di prestazioni. Perde posizioni su posizioni quindi, per completare l’opera, finisce lungo in curva 1 e precipita in fondo al gruppo. Dà sempre la sensazione di dover andare “oltre” con la sua KTM. I risultati sono questi…
