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MotoGP, Marco Bezzecchi: “La prima caduta si poteva evitare, contento di essere andato bene”

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Marco Bezzecchi/ Valerio Origo

Prosegue il periodo iper-positivo di Marco Bezzecchi. Il pilota italiano ha infatti chiuso in testa le pre-qualifiche valide per il GP del Giappone, diciottesimo appuntamento del Motomondiale 2025 di MotoGP in scena questa settimana presso il tracciato di Motegui.

Nello specifico il centauro in forza all’Aprilia ha fermato il cronometro a 1:43:193, sfiorando così il record della pista e precedendo di 136 millesimi la KTM di Pedro Acosta, apparso molto veloce, oltre che la Ducati di Marc Marquez, terzo con un ritardo di 167 millesimi. Una volta approdato in zona mista, il “Bezz” ha commentato quanto fatto, analizzando la sua prova, focalizzandosi anche sulle due cadute odierne.

Ci voleva, stamattina ho iniziato con il piede giusto ma con troppa carica – ha detto Bezzecchi – La prima caduta si poteva evitare, ero un pelo largo, la volevo mettere su lo stesso e questo mi ha portato a sbagliare. La seconda è stata invece un errorino minimo, ma ormai di questi tempi basta davvero un niente. Sono contento di essere andato bene, il team si è fatto il mazzo. Li ringrazio tanto”. 

Bezzecchi ha poi proseguito: “Gomma media predestinata per domenica? Ci tenevo oggi pomeriggio a riprovarla visto che ho girato meno. Non sono andato malissimo, mi devo sistemare un po’. Il degrado qui è alto, bisogna lavorare bene con la media perché con la soft è dura. La soft mi dà meno sicurezze, ho delle buone sensazioni con entrambe, ma bisogna sistemarsi. Condizioni dell’asfalto? Ottime. Qua c’è sempre stato buon grip. Stamattina ci sono state situazioni delicate, vedi la curva cinque dove sono caduti anche Morbidelli e Miller. Io credo che sia derivato dalla gomma anteriore che è la soft: è buona, ma non è a suo agio in una pista in cui si frena forte. A me piace avere la potenza in mano, non sono uno che guida strozzato, preferisco dare meno gas per avere più controllo. La moto è però un po’ scorbutica, bisogna sempre partire e trovare un compromesso tra quello che mi piace e quello che la moto vuole. In dei punti posso migliorare ancora”. 

 

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