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Mondiale Volley 2025: Slovenia-Bulgaria, USA-Portogallo e Giappone-Canada accendono la 4ª giornata

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Aleksandar Nikolov
Aleksandar Nikolov/Fivb

La quarta giornata del Mondiale di volley maschile nelle Filippine arriva già con l’aria dei primi verdetti. Dopo un secondo turno che ha ribaltato gerarchie e acceso il torneo — Turchia dominante sul Giappone, Bulgaria scintillante contro la Germania, USA in controllo, Canada sudato ma vincente con la Libia, colpo Portogallo su Cuba e Olanda meno brillante del previsto col Qatar — il calendario di oggi propone incroci che possono pesare in classifica e nel morale. Le sfide più attese sono Slovenia–Bulgaria, USA–Portogallo e Giappone–Canada: partite ad alto tasso tecnico, cariche di conseguenze sul primo posto dei rispettivi gironi e sul piazzamento in vista della seconda fase. Ma l’intera giornata, distribuita fra Pasay City e Quezon City, promette storie e snodi tattici in ogni slot orario: dalle conferme che cercano le big alle reazioni obbligate di chi è inciampato all’esordio.

Pool D – Cuba-Colombia (Pasay City) – ore 04:00. Per Cuba è già un bivio. La sconfitta con il Portogallo ha mostrato una squadra potente ma discontinua, tradita da troppi errori e da una regia che non è riuscita a innescare con continuità Yant e Lopez. Contro la Colombia, superata nettamente dagli USA ma capace di buoni tratti con Amaranto e Benavides, i caraibici devono ripartire dall’ordine in ricezione e da un servizio più incisivo. Ridurre il gratuito e alzare la qualità del primo tocco sarà la priorità. Per i sudamericani si tratta di una prova di crescita: tenere il cambio palla contro il muro cubano e colpire in contrattacco può allungare il match e mettere pressione agli avversari. Gara da “dentro-fuori” psicologico per Cuba, che non può permettersi un altro passaggio a vuoto.

Pool G – Turchia-Libia (Quezon City) – ore 04:30. La Turchia ha acceso il Mondiale con il 3-0 sul Giappone: muro, difesa e transizione hanno funzionato alla perfezione. Burak Mandıracı, insieme a Adis Lagumdzija (bene anche Mirza), ha dato peso all’attacco e coraggio nei finali. Contro la Libia, volitiva e trascinata da Ahmed Ilkhbayri e Mohamed Abulababa, ma battuta 3-1 dal Canada, l’obiettivo è consolidare autorità e classifica. Kovac chiederà continuità al servizio e pazienza sul cambio palla, evitando cali di concentrazione: una vittoria netta blinderebbe ambizioni alte nel girone. La Libia, che ha mostrato ritmo e intraprendenza, punterà su aggressività al servizio e letture a muro per togliere certezze alla regia turca.

Pool E – Germania-Cile (Pasay City) – ore 07:30. La Germania deve reagire. Il 0-3 con la Bulgaria ha evidenziato fatica in ricezione e poca lucidità nelle palle pesanti, nonostante i segnali di Grozer e Brehme. Contro il Cile, superato con autorità dalla Slovenia, Winiarski cercherà un assetto più stabile: spinta al servizio per scardinare il cambio palla andino e maggiore efficienza dal lato forte in prima intenzione. Il Cile ha valori e orgoglio (bene Parraguirre e Aravena), ma dovrà togliersi la frenesia dei momenti chiave e variare al centro per non subire la fisicità tedesca. È la classica partita-trappola: tedeschi obbligati a vincere e sudamericani con tutto da guadagnare.

Pool G – Giappone-Canada (Quezon City) – ore 08:00. È uno dei crocevia della giornata. Il Giappone arriva ferito dal 0-3 con la Turchia: sorprendente la fragilità vista in cambio palla e la difficoltà di dare ritmo alle combinazioni veloci. Servirà una risposta d’identità: più peso in battuta, maggiore qualità sul primo tocco e leadership da parte di Yuki Ishikawa e dell’opposto Miyaura. Dall’altra parte il Canada ha vinto all’esordio ma ha sudato contro la Libia: ottimo Samuel “Sho” Schouten (22), concreto Nicholas Hoag, presenza di Maar, centrali (McCarthy, Gyimah) molto attivi. Chiave tattica: servizio e fase break. Se i nipponici tornano a correre sulle traiettorie rapide, l’efficacia del muro canadese sarà messa alla prova; se il Canada impone battuta e altezza, il Giappone rischia di andare a strappi. Atmosfera da grande evento a Quezon City, con punti pesantissimi per il primato del girone.

Pool E – Slovenia-Bulgaria (Pasay City) – ore 11:30. La Slovenia ha iniziato con un 3-0 al Cile da manuale: solidità a muro (Kozamernik dominante), equilibrio in ricezione e la solita capacità di colpire in transizione con i fratelli Štern e con l’opposto Mujanović. La Bulgaria, però, ha mandato un segnale a tutto il Mondiale: 3-0 alla Germania con una prova scintillante e un Aleksandar Nikolov da copertina (28 punti). È un confronto di stili: Slovenia più strutturata e abituata a gestire il ritmo, Bulgaria verticale, aggressiva e trascinata dall’inerzia positiva di Atanasov, Asparuhov e dai block di Grozdanov. Chi vincerà il duello al servizio (ace, ma soprattutto battute “sporche” che alzano il muro-difesa) avrà la chiave della partita.

Pool B – Olanda-Romania (Quezon City) – ore 12:00. L’Olanda ha esordito con un 3-1 sul Qatar sofferto: bene Ahyi e Koops, zampate di Plak, utili Tuinstra e Van der Ent, ma ancora qualche pausa nella gestione dei vantaggi. Contro la Romania, caduta 3-0 con la Polonia dopo un primo set coraggioso, gli Oranje devono cercare fluidità della side-out e maggiore solidità nei finali. La Romania ha mostrato punte reali (Aciobanitei, Peta) ma ha pagato in ricezione e continuità. Sotto osservazione il muro olandese sulle traiettorie alte e la capacità rumena di togliere riferimenti alla regia orange con variazioni al centro. Per l’Olanda, tre punti che valgono serenità; per la Romania, una chance per restare agganciata al treno.

Pool D – USA-Portogallo (Pasay City) – ore 15:00. Gli Stati Uniti hanno messo in chiaro i piani: 3-0 alla Colombia con numeri puliti (attacco, muro, 8 ace) e uomini-chiave in ritmo: Brett Champlin in versione trascinatore, ottimi Gabi Garcia ed Ewert. Di fronte, un Portogallo che ha firmato una delle imprese del turno precedente superando Cuba: grande qualità di Nuno Marques, contributi pesanti di José Pinto e Cveticanin, lucidità nei finali. Qui si sale di livello: gli USA hanno un cambio palla granitico e sanno punire in contrattacco, i lusitani dovranno spingere forte al servizio per “sporcare” la ricezione americana e guadagnare muri toccati. Il duello sugli opposti e la gestione della palla alta peseranno: se il Portogallo regge fino ai 20, avremo set tirati. Altrimenti, la profondità del roster USA può fare la differenza.

Pool B – Polonia-Qatar (Quezon City) – ore 15:30. La Polonia è ripartita da dove aveva lasciato: 3-0 alla Romania con un primo set maratona e poi dominio tecnico. Leon e Kurek hanno colpito, Kochanowski ha alzato il muro, Fornal ha dato continuità: fotografia di una big che sa accelerare quando conta. Il Qatar, capace di strappare un set all’Olanda e di restare in scia con Yassine Oughlaf, Nikola e il contributo dei centrali Pape e Ibrahim, cerca l’impresa. Per farla servono strappi al servizio e coraggio in pipe; ma contro la macchina polacca il margine d’errore è minimo. Partita che misura le ambizioni del Qatar e la continuità dei campioni del mondo in carica.

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