Pallavolo
Mattia Bottolo, da riserva a showman nella finale dei Mondiali: “Ha del miracoloso, chi se lo aspettava?”
Fino allo scorso 23 agosto, Mattia Bottolo era l’annunciata riserva alle spalle di Alessandro Michieletto e Daniele Lavia. Un ottimo schiacciatore, reduce da una stagione decisamente convincente con la maglia di Civitanova (vittoria della Coppa Italia e finale scudetto persa contro Perugia), che però partiva dietro ai due martelli di Trento. Il grave infortunio rimediato da Daniele Lavia in allenamento a Verona ha catapultato il 25enne veneto in una nuova dimensione: dalla panchina al ruolo di titolare accanto a Michieletto per i Mondiali 2025 di volley maschile.
Si è fatto trovare pronto, infilando una serie di prestazioni convincenti nel corso della rassegna iridata, rispondendo sempre presente a Manila, trovando una buona intesa con Simone Giannelli, giocando in maniera propositiva in attacco con un repertorio ampio e contribuendo con una serie di difese importanti. Nella finale contro la Bulgaria si è consumato il capolavoro e nel quarto set è salito in cattedra da vero showman: diagonale e muro per il 16-9, poi il pallonetto del 18-10 e va al servizio. Non lascerà più la linea dei nove metri fino alla vittoria, mettendo a segno quattro ace prima della chiusura di Anzani in primo tempo.
Mattia Bottolo, alla seconda apoteosi mondiale dopo quella del 2022 preceduta dal sigillo agli Europei 2021, ha espresso la propria soddisfazione ai microfoni della Rai: “Si vedeva che avevamo energia in più: veniva da casa, veniva da Daniele (Lavia, n.d.r.). Torneo incredibile da parte nostra, ha del miracoloso: non so da dove abbiamo tirato fuori l’energia. Abbiamo tirato fuori l’energia da dentro. Back to back, ma chi cavolo se lo aspettava“.
L’azzurro ha poi proseguito nella propria analisi: “Non riesco ancora a realizzarlo, lo stiamo vivendo adesso. È stata un’estate incredibile, lunga, faticosa, che ci ha tolto molte energie. Iniziare a maggio e finire a settembre non so quante volte lo rifaremo: un’estate di sacrifici che ha ripagato, chiusa con qualcosa di indimenticabile“.
