Tennis
Elisabetta Cocciaretto irriducibile! Batte Yuan da 0-4 nel terzo set! Italia-Cina 1-0 in Billie Jean King Cup
Elisabetta Cocciaretto vince, in due ore e 53 minuti, il match d’esordio con Yue Yuan del quarto tra Italia e Cina in Billie Jean King Cup. Un confronto quasi senza senso, nel quale l’azzurra finisce sotto di un break nel secondo set, di due nel terzo, vede l’avversaria servire due volte per il match e, infine, si impone per 4-6 7-5 7-5. Primo punto, in sostanza, alla squadra azzurra: ora è tutto in mano a Jasmine Paolini, che tenterà di chiudere il cerchio contro Xinyu Wang.
Le prime fasi vedono una Cocciaretto concentrata e anche propositiva, che tenta di non dare troppi angoli alla sua avversaria. Questo nel tentativo, soprattutto, di non farla giocare molto dal centro. Il break non arriva, ma le difficoltà principali sono di Yuan. Nel sesto game, però, arriva una palla break da affrontare, con rovescio di Yuan che va appena lungo. La successiva chance, però, è buona per la padrona di casa, che porta a casa punto e 2-4 sulla diagonale del dritto. L’italiana, in un altro game lottato, ha la chance di riprendersi il maltolto non una, ma due volte cercando sempre parecchio anticipo sulla risposta. Ed è una palla molto profonda di rovescio a togliere tempo alla cinese: controbreak, 3-4. Il momento molto positivo della marchigiana continua, e potrebbe anche valerle il vantaggio dato che una chance sul 4-4 se la crea. Questo, però, non succede, e anzi è l’azzurra a vivere un passaggio a vuoto totale che le costa il parziale per 4-6.
L’onda lunga di quanto accaduto negli ultimi minuti del primo set condiziona pesantemente anche l’inizio del secondo. Yuan inizia a diventare fondamentalmente una macchina che disegna tennis con ottime geometrie, senza quasi più sbagliare, mentre Cocciaretto di fatica ne deve fare tanta a costruire qualsiasi cosa. L’azzurra cede a zero la battuta nel secondo gioco, poi rischia anche di finire sotto 0-4, ma riesce a tenere una battuta che è costantemente aggredita da Yuan. Anzi, per andare sull’1-3 deve inventarsi un dritto in corsa impossibile e un pallonetto millimetrico. Altre due opportunità Yuan le ha sull’1-4, consecutive questa volta, ma vengono cancellate senza troppi complimenti dall’italiana. Che, resistendo ogni volta, fa in tempo ad arrivare sul 3-5. A quel punto la cinese s’irrigidisce e commette quasi tutti gli errori non arrivati in precedenza: controbreak a 15, 4-5. Qui l’italiana recupera di nuovo dallo 0-30 e, sullo slancio, di punti consecutivi ne vince sette: 0-40, tre palle break. Alla terza il dritto di Yuan va lontanissimo ed è 6-5. Il set diventa questione di poco, ma anche con un numero: dritto in corsa sul 40-15 che s’infila vicino alla riga e vale il 7-5.
L’inizio di terzo parziale, però, è un autentico shock per Cocciaretto, che si ritrova a dover subire qualcosa di simile a un uragano tennistico. Ci sono, certo, alcuni suoi errori, ma Yuan riprende d’improvviso a colpire come aveva fatto fino a larga parte del secondo set. Risultato: 14 punti consecutivi per lei e anche il 15-40 sullo 0-3, che diventa 0-4 alla seconda opportunità per la cinese. Qui, però, arriva un controbreak a zero da parte dell’azzurra, che poi con fatica riesce a tenere per il 2-4. Yuan ritorna sul 2-5 e, poco dopo, torna a servire per il match, solo che per la seconda volta perde la battuta a 15 quando si tratta di chiudere. Cocciaretto inizia a respingere qualunque iniziativa giocando d’incontro, nonché varie palle di controbalzo quando necessario, e prima o poi Yuan a furia di spingere sbaglia. Il decimo game è una lotta furiosa, con Yuan che va 15-30, poi sul 40 pari manda un rovescio dal centro largo mentre era in vantaggio nello scambio. Cocciaretto ringrazia, prende in mano la situazione col dritto ed è 5-5, lasciando l’avversaria a pensare a quanto non sfruttato nell’ora precedente. Sul 5-5 c’è una palla break italiana, che non si trasforma sulla diagonale di rovescio. La seconda volta è quella buona, con uno scambio durissimo che Cocciaretto chiude di rovescio strettissimo a Yuan lontanissima. Quattro punti, quattro soli punti, diventano quelli buoni per una vittoria che rimarrà negli annali della storia azzurra in più di 60 anni di competizione.
Il tennis non è matematica: nuovamente questo concetto ritorna, perché le due hanno vinto lo stesso numero di punti: 108. E, per certi versi, torna un ricordo della storia italiana nell’allora Fed Cup: finale contro la Russia nel 2013, Roberta Vinci si trova costretta a rimontare (annullando quattro match point) Alexandra Panova, in squadra perché le russe dovettero rinunciare a tutte le big. Una delle rimonte più incredibili dell’Italia nella coppa, e questa si aggiunge alla collezione.
