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US Open

Carlos Alcaraz: “Mancano solo due passi alla meta, sono molto migliorato col servizio”

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Carlos Alcaraz
Carlos Alcaraz / LaPresse

Vittoria in scioltezza per Carlos Alcaraz ieri nei quarti di finale degli US Open 2025. Lo spagnolo (n.2 del mondo) si è imposto contro il ceco Jiri Lehecka sullo score di 6-4 6-2 6-4, avendo sempre il controllo della partita in mano e mettendo in mostra i solito repertorio di colpi straordinario. In semifinale ci sarà l’incrocio col serbo Novak Djokovic e sarà una partita speciale.

Al di là delle qualità di entrambi i “contendenti”, Alcaraz dovrà affrontare un giocatore che nelle ultime due sfide, in un modo o nell’altro si è imposto. Il pensiero va alla finale per l’oro delle Olimpiadi di Parigi e al quarto di finale degli Australian Open di quest’anno, dove Carlitos non fu lucido nel gestire la partita, al cospetto di un Djokovic con un problema fisico.

Ho giocato molto bene e mi sentivo molto a mio agio, come ho detto molte volte in questo torneo. Penso di aver disputato una partita davvero perfetta o quasi. Mancano solo due passi alla meta e sono pronto a dare tutto per riuscirci“, le prime parole in conferenza stampa dell’iberico.

Match nei quali il servizio è il colpo col quale lo spagnolo ha convinto maggiormente: “Sono migliorato molto con questo fondamentale e in ogni allenamento e in ogni partita ho cercato di sentirmi più a mio agio. Il tennis a volte è molto difficile perché un giorno puoi servire benissimo e l’altro non altrettanto. Quindi cerco di rimanere concentrato per avere buone sensazioni. Spero di continuare a crescere“.

Un’ammissione c’è ai microfoni: “A volte perdo dei punti perché mi piace fare il colpo spettacolare, ma se riesco a eseguirlo mi sento benissimo e mi dà molta fiducia. Sono contento che la maggior parte delle volte vada bene“. In conclusione, sul linguaggio del corpo che si manifesta all’avversario, Alcaraz ha sottolineato: “Non importa se ti senti esausto, molto stanco, se ti senti come se non ce la facessi. Ma se mostri al tuo avversario che sei fresco, che sei in grado di giocare due, tre o più ore, di fare scambi lunghi, stai trasmettendo l’idea che sarà molto difficile. Quindi, per me, il modo in cui cammino tra un punto e l’altro, con atteggiamento, come se fossi fresco, come se fossi in ottima forma fisica, penso sia molto importante per dimostrare al mio avversario che suderà molto e che dovrà correre molto se vuole battermi“.

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