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Scherma

Scherma, sport senza età. Ai Mondiali medaglie dai 16 ai 45 anni con Pan Qimiao e Irina Embrich!

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Irina Embrich
Embrich / La Presse

Fra i tanti temi proposti dai Mondiali di scherma tenutisi a Tbilisi nelle scorse settimane, ve n’è uno sul quale è doveroso ritornare e che merita di essere approfondito in questi giorni di ferie agostane in cui si può andare oltre i meri risultati e l’orticello italico, allargando lo sguardo all’orizzonte globale.

O all’orizzonte temporale, come nel caso in questione. Perché qui si parla di longevità agonistica. Anzi, sarebbe più corretto definire il tema come ampiezza dell’arcata anagrafica di competitività ammirata nel settore femminile, nel quale si è assistito a una dinamica clamorosa, ovvero registrare medaglie individuali di chi è ancora in età junior e di chi potrebbe invece partecipare alle competizioni master!

Eclatante, ma non sconvolgente, aver trovato sul podio la sedicenne Pan Qimiao nella sciabola, nella quale la cinese si è fregiata della medaglia di bronzo. Classe 2009, l’asiatica è a tutti gli effetti considerata una predestinata. Campionessa del mondo junior nel 2024 ancora quattordicenne, si era imposta in quella manifestazione giovanile battendo tante avversarie anagraficamente più mature. A Tbilisi ha dunque iniziato a conseguire risultati di rilievo a livello senior. È precoce, come tante altre connazionali, il che non sempre è garanzia di longevità, soprattutto se si parla di Cina.

Longevità è invece la parola chiave per il caso di Irina Embrich, questo sì a tutti gli effetti shockante. Anche l’estone ha ottenuto una medaglia di bronzo nella spada, ma lo ha fatto a 45 anni! Classe 1980, la baltica è tornata sul podio iridato individuale a quasi due decenni di distanza dall’ultima volta. L’inossidabile spadista ha continuato a ottenere risultati di rilievo, cionondimeno, il bronzo iridato è clamoroso, proprio perché mancava dal suo palmares dal 2007!

La domanda da porsi, a questo punto, è quali altri sport possano garantire un arco temporale di competitività così ampio. A distanza di un paio di giorni, le medaglie mondiali individuali (è bene specificarlo, individuali, non ci sono di mezzo dinamiche di squadra) sono andate sia a chi è appena diventata adolescente e a chi è ormai più vicina ai 50 anni che ai 40. A conti fatti, l’età dell’estone è quasi tripla rispetto a quella della cinese.

Potrebbero tranquillamente essere madre e figlia, le due atlete in questione. Anzi, se vogliamo dirla tutta, Irina Embrich è mamma dal 2005. Pertanto, Maria – la figlia, a sua volta schermitrice non (ancora?) di successo – è di quattro anni più anziana di Pan Qimiao!

Interpellata in merito alla propria longevità, l’estone ha dichiarato che il suo segreto, se tale può essere definito, è rappresentato da una passione esagerata per la scherma, grazie alla quale può avere grande abnegazione negli allenamenti e curare al meglio la sua forma fisica. Dedica la sua vita allo sport, eccolo il “trucco”.

Vedremo, invece, quanto sarà lunga la carriera di Pan Qimiao, che nel frattempo ha cominciato a seguire le orme della connazionale Xan Tue, una delle pioniere della sciabola femminile, capace di fregiarsi di medaglie iridate e olimpiche (senza però mai issarsi a quella d’oro) all’inizio del XXI secolo. Quando Embrich era già in pedana e Pan Qimiao ancora non esisteva!

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