Seguici su
LEGGI OA SPORT SENZA PUBBLICITÀ
ABBONATI

Tiro a segno

Massimo Spinella: “Sono sempre stato istintivo, ora lavoro sull’aspetto mentale”

Pubblicato

il

Massimo Spinella
Spinella / UITS Ferdinando Mezzelani

Massimo Spinella è intervenuto come ospite speciale a OA Focus, trasmissione visibile sul canale Youtube di OA Sport. Il calabrese classe 1999 è uno degli esponenti più importanti della Nazionale italiana di tiro a segno, avendo conquistato una vittoria in Coppa del Mondo al Cairo nel 2023 e portando a casa un sesto posto nella pistola automatica ai Giochi Olimpici di Parigi 2024.

Diciamo che è stato un amore a prima vista. Come qualsiasi bambino che si avvicina a questo sport, mi sono avvicinato indirettamente perché sono stato portato da mio fratello che è più grande di me e per curiosità ho iniziato prima solo a guardare gli altri ragazzi che erano comunque miei coetanei e piano piano la voglia di provare a cimentarmi è aumentata. Mi sono ritrovato quindi con una pistola in mano e facevo anche centro, quindi è una passione partita piano piano e poi non l’ho mai mollata“, racconta il tiratore azzurro.

Sul trionfo in Coppa del Mondo al Cairo:È stata un’emozione veramente ad altissimi livelli, perché comunque una finale vissuta da dentro dura tanto. Durante tutta la finale ho avuto dei flashback che mi facevano tornare indietro con la mente, mi ricordavo veramente le origini, da dove ero partito. E nonostante ciò poi devi anche rimanere concentrato e dentro la gara perché è un attimo sbagliare, quindi poi quando è finita e ho vinto non avevo proprio veramente realizzato, ma è stato veramente un mix di emozioni indimenticabili. Posso paragonare quella vittoria lì con la qualificazione in finale alle Olimpiadi. Sì, sono sullo stesso livello“.

Sul bilancio della prima parte del 2025: “Siamo ancora a metà stagione, quindi fino a qui posso permettermi di dire che a volte ho usato anche qualche gara importante magari in Coppa del Mondo come un test, perché è un anno senza particolari impegni legati alle qualificazioni olimpiche. E allora mi sono un po’ studiato e ho capito molte cose che funzionano e molte altre che devo rivedere o in cui comunque era giusto provare per dire: ‘Ok, questo funziona piuttosto che qualcos’altro, no?’ E per quanto riguarda gli Europei, ero ancora nel gruppo dei migliori e ho faticato un po’, ma comunque abbiamo già analizzato quello che è mancato e devo dire che ho già ripreso ad allenarmi e ho cambiato marcia, quindi sono fiducioso per il futuro. Comunque siamo ancora a metà stagione, c’è un’altra gara di Coppa del Mondo in Cina, ci sono i Mondiali e diciamo che siamo lì tra i migliori“.

Sto lavorando molto di più su qualcosa di mentale, perché per quanto riguarda questo aspetto devo dire che sono sempre stato abbastanza intuitivo. Agivo di istinto e fino ad un certo punto ha pagato, funzionava bene su di me. Adesso forse magari ho anche un po’ più di esperienza dentro il mio zainetto ed è bene che impari a sfruttarla, quindi a tirare fuori dai cassettini delle esperienze le cose buone del passato. Sarebbe anche buono ricordarsi quello che non va, in modo tale da essere molto più performante al momento giusto. Fino a qui ero stato sempre abbastanza istintivo, anche alle Olimpiadi, però se voglio fare uno step in più sto lavorando molto di più sull’aspetto mentale, sempre portando avanti la tecnica, ma in questo momento sono più sul versante psicologico di questo sport. Le finali le stiamo allenando costantemente durante i raduni, le simuliamo e devo dire che comunque dei passi avanti li ho fatti. Adesso però spero di tornarci al più presto in finale“, dichiara il nativo di Reggio Calabria.

Per me comunque è difficile realizzare ancora, perché sono molto contento di quello che ho fatto a Parigi, ma forse per la mia indole non mi sento mai nella posizione di dare consigli speciali. Alla fine lì ho fatto veramente quello per cui mi ero preparato. Mi ero allenato così tanto intensamente che quando ho fatto la gara ho avuto l’impressione di rivedere un film. Veramente ho lavorato molto bene a casa, perché la spinta era speciale sicuramente per le Olimpiadi, ma mi rendo conto che è la mia indole. Se vado ad una gara sicuro di aver lavorato e me la gioco, faccio il massimo e sono comunque contento“, prosegue Spinella.

Sugli obiettivi da qui a fine anno:I prossimi appuntamenti sono la Coppa del Mondo in Cina a settembre, e subito dopo avremo i Campionati Italiani che sono un campo abbastanza tosto e comunque ogni anno diciamo sempre che sono la gara più difficile della stagione per mille motivi. Ci si arriva comunque con delle gare alle spalle e performare bene agli Italiani è veramente tosta, quindi sarà una bella sfida. Poi abbiamo il Mondiale a novembre al Cairo che sarà l’evento finale della stagione, il main event“.

CLICCA QUI PER VEDERE L’INTERVISTA COMPLETA

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI