TennisUS Open
Jasmine Paolini: “Le condizioni di gioco a New York sono diverse da Cincinnati, mi piacciono”
Jasmine Paolini si presenta con voglia di far bene agli imminenti US Open, dopo il brillante percorso a Cincinnati. Reduce da settimane completate, caratterizzate anche da cambiamenti sostanziali nel proprio team, la toscana ha ritrovato in campo un minimo di stabilità, spingendosi fino alla finale nel WTA1000 in Ohio e venendo sconfitta con onore dalla polacca Iga Swiatek (n.2 del mondo).
Jasmine si è goduta dagli spalti lo spettacolo del doppio misto, dove la sua compagna di doppio Sara Errani e Andrea Vavassori hanno conquistato il titolo nel nuovo format proposto dagli organizzatori del Major americano. Inizialmente avrebbe dovuto essere anche lei al via: “Se avessi perso in semifinale a Cincinnati, avrei giocato sicuramente, perché avrei avuto un giorno in più. È stato difficile per me. Gioco sempre singolo e doppio. Ho giocato singolo e doppio a Cincinnati, quindi ho pensato che la decisione migliore per me, per il mio corpo, fosse recuperare. Non scendere in campo il giorno dopo, dopo aver volato a tarda notte“, ha spiegato in conferenza stampa Paolini.
Parlando poi delle condizioni di gioco: “Penso che qui sia un po’ diverso da Cincinnati. Forse un po’ più lento, ma non troppo. Le palline sono un po’ diverse, credo. Non so quale sia la differenza, ma non sono le stesse. Però mi piacciono le condizioni qui. Sto ancora adattandomi e, al momento, mi sento bene“, ha sottolineato.
In conclusione, Jasmine ha voluto anche ribadire il concetto rispetto ai mutamenti nella sua squadra, attualmente seguita da Federico Gaio, che collabora con la FITP: “Al momento, con Federico della Federazione Italiana Tennis e Padel stiamo lavorando bene. Ho trovato un po’ di stabilità nel team che ho adesso. Per il momento voglio tenermi questo. Ovviamente, mi sto guardando attorno. Magari nei prossimi mesi ci penserò al prossimo allenatore. Ma non ora. Adesso è meglio pensare a giocare a tennis e mostrare il miglior livello possibile“.
Dichiarazioni da Vanni Gibertini
