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Basket

Chi sono i giocatori della Bosnia Erzegovina che affronteranno l’Italia agli Europei di basket: Nurkic la stella conclamata

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Jusuf Nurkic
Nurkic / Ciamillo

Priva di Dzanan Musa, Xavier Castaneda e Luka Garza per differenti motivi (in particolare Musa infortunato), la Bosnia Erzegovina è scesa nelle quotazioni rispetto a quel che ci si poteva aspettare fino a qualche settimana fa. Resta comunque una squadra con individualità decisamente interessanti, alcune delle quali ben note al pubblico italiano. Ma andiamo a scoprire tutti gli uomini di coach Adis Beciragic.

0 Jusuf Nurkic – Centro, Utah Jazz
L’unico giocatore NBA della spedizione bosniaca è anche quello sul quale si reggono molte speranze della squadra. Finito agli Utah Jazz nella trade che ha portato Sexton agli Charlotte Hornets, quest’anno ha chiuso la sua prima stagione NBA dal 2017 senza la doppia cifra di media. Chiaramente con lui il fattore si chiama rimbalzi: ne tira sempre giù parecchi, e su questo punto i lunghi azzurri dovranno lottare parecchio.

2 John Roberson – Play, Al Ahly
Classe 1988, viene da una lunga carriera in Europa: ha giocato per non meno di 15 club prima di andare a giocare in Egitto. Non era la prima scelta in tema di naturalizzati, ma è comunque una valida opzione soprattutto quando si tratta di parlare del tiro da tre. Questa è la sua maggiore caratteristica: ha segnato, nella stagione 2019-2020, il record di triple realizzate nella lega australiana (che è competitiva e un mondo che vale la pena curiosare), ma anche in Francia è stato noto per questo ai tempi dell’Elan Chalon.

3 Amar Alibegovic – Ala grande, Trapani Shark
Conosciamo molto bene Alibegovic. Figlio di Teo, fratello di Mirza e Denis, nato nell’Oregon, bosniaco di sangue, italiano di formazione cestistica, è cresciuto alla Stella Azzurra e poi a Roma è tornato con la Virtus, prima di andare a giocare nella Virtus bianconera, quella di Bologna. Tornato in Italia con Sassari, è un lungo molto solido, che garantisce sostanza vicino a canestro, licenza di tirare da tre e soprattutto grandi doti caratteriali che gli sono sempre state riconosciute. Nei momenti più complicati, lui si fa trovare pronto.

4 Adnan Arslanagic – Play, Free Agent
Si tratta di un giocatore dall’esperienza continentale piuttosto relativa, con stagioni in Bosnia e Croazia. Discreto play con capacità sia di andare a rimbalzo che di far girare palla, rappresenta però un’opzione sostanzialmente secondaria nelle idee di squadra. E ha avuto meno di 10 minuti anche in una partita di scarso conto, quella con Cipro.

5 Edin Atic – Guardia, Bosna Sarajevo
Facente parte di uno dei club di maggiore storia non solo della Bosnia Erzegovina, ma dell’intero consesso ex jugoslavo, Atic è una guardia con un passato di rilievo all’AEK Atene e anche al Buducnost. In una squadra che ha Gegic e Lazic è inevitabilmente una scelta di rincalzo, ma il fatto di poter giocare qualche minuto da ala piccola può fungere da variabile tattica. Nell’ultima stagione al Rio Breogan (quello di Carraretto, Pecile e Diouf, per capirci), in Liga ACB, 20 minuti di media con 6 punti a gara.

7 Miralem Halilovic – Ala grande, Bosna Sarajevo
L’ormai ex Dinamo Sassari non è sceso in campo nella gara d’apertura con Cipro, ma di lui va rimarcato il fatto che rimane tra le opzioni principali, nonché il capitano bosniaco. In Sardegna ha viaggiato a 10,8 punti di media, dando fondo al proprio repertorio che ha molto del lungo classico, con una tecnica sempre rimasta godibile nei suoi anni. Non un giocatore fisico, ma di movimento che sa anche come lavorare vicino al ferro, senza contare che ha qualcosa del play aggiuntivo sul parquet.

9 Amar Gegic – Guardia, Free Agent
Nato a Stoccarda, ma con il suo Paese ben scolpito nell’anima, Gegic ha girato parecchio tra Francia e Spagna prima di tornare allo Zadar, dove ha assommato un’ultima stagione da buon protagonista a oltre 14 punti di media tra campionato croato e Lega Adriatica. Tende a essere più realizzatore da vicino a canestro, più ondivago da tre e traballante in lunetta, ma se deve buttarsi a rimbalzo di problemi non se ne fa troppi.

11 Ajdin Penava – Ala grande, Slask Wroclaw
Lungo nato a Sarajevo e con un’esperienza NCAA a Marshall, Penava nella sua esperienza polacca si è fatto notare in maniere diverse: lungo con ottima mano in Champions League (quasi il 70% da due e il 44,4% da tre), è stato più altalenante nella lega polacca. In questa fattispecie ha sicuramente meno margini di spazio rispetto a un Alibegovic decisamente più navigato a livello internazionale, ma potrà dare minuti di qualità se e quando necessario.

17 Aleksandar Lazic – Guardia/ala, Hangzhou 3×3
La storia di Lazic è un po’ strana: dopo una carriera quasi tutta vissuta nei Balcani (tranne un passaggio a Digione), è finito in Cina soprattutto per questioni legate al circuito 3×3, che lui frequenta con particolare costanza (e infatti è, da giocatore, nei primi 50 del ranking mondiale). De facto free agent, gioca con Hangzhou nel 3×3, ma è un giocatore di base dalle tante possibili dimensioni e per questo abbastanza difficile da decifrare in certi momenti.

23 Tarik Hrelja – Guardia, Igokea
Classe 2006, è uno dei più giovani (ma non il più giovane) a prendere parte a questi Europei. Giocatore che si è guadagnato chiamate nel gruppo bosniaco delle rassegne giovanili (dove la Bosnia Erzegovina naviga più in Division B che in Division A ultimamente), vedrà sempre poco campo, ma si tratta per lui di un’esperienza dalla quale cercare di prendere qualcosa per poter costruire una valida carriera.

27 Adin Vrabac – Ala piccola, Szolnoki Olaj
Autentico giramondo (anzi, giraEuropa, considerato che ha giocato finora in dieci Paesi diversi a livello di club, è un’ala con bel tiro da tre quando gli viene richiesto. Buone le qualità di rimbalzista, e in questa squadra può avere un discreto spazio anche perché  è forse l’unica vera ala piccola di ruolo quando gli altri sono più degli adattati in tal senso.

34 Kenan Kamenjas – Centro, Dubai Basketball
Forse l’elemento più interessante all’infuori dei più noti, se non altro perché è cresciuto anno dopo anno. Diversi i motivi d’interesse: ottimo difensore, lungo mobile, rimbalzista e soprattutto uno difficile da tenere se ci si avvicina al canestro. Al momento concede di più dalla media, ma sta provando a migliorare anche quell’aspetto. Certo, resta da vedere quanti minuti avrà con Nurkic davanti.

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