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Formula 1

Anthony Davidson perentorio su Lewis Hamilton: “E’ troppo vecchio per questa F1”

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Lewis Hamilton
Hamilton / LaPresse

Nessuno sconto e una bocciatura chiara. Il rendimento di Lewis Hamilton in Ferrari, in questo Mondiale di F1, è sempre più sotto la lente di ingrandimento da parte degli addetti ai lavori. Il rendimento deludente del sette-volte iridato, in rapporto anche a quanto fatto dal suo compagno di squadra Charles Leclerc, sta ponendo l’accento su quanto sia stato poco fruttuoso per la Rossa ingaggiare il pilota britannico.

I 109 punti in classifica mondiale, rispetto ai 151 di Leclerc, sono solo un dato di quanto Lewis fatichi a comprendere la squadra e la vettura, di base complicata da portare al limite e imprevedibile per quanto anche dimostrato dal monegasco. A pronunciarsi in merito a tale situazione è stato l’ex-pilota britannico di Minardi, BAR e Super Aguri, Anthony Davidson, ai microfoni di Sky Sport UK.

A detta dell’attuale opinionista sull’emittente britannica: “L’età è un altro ostacolo che Hamilton deve affrontare. E non ho remore nel dirlo, perché ci sono passato anch’io come pilota. Quando un pilota invecchia, le sue performance calano. Arriva un momento della carriera in cui inizi a farti delle domande, è naturale. Io ho 46 anni, e mi sono già ritirato da tempo“.

Una considerazione rafforzata anche dalla sfogo di Hamilton nelle qualifiche in Ungheria. Non superato il taglio in Q2, il Re Nero si era un po’ lasciato andare: “Sono inutile, forse la Ferrari dovrebbe cambiare pilota“. “Tutti conoscono l’ambiente della Ferrari, almeno dall’esterno. Ho degli amici che lavorano in F1 e possono confermare ciò che traspare: la Rossa è una pentola a pressione. Le aspettative sono enormi, e si richiedono standard altissimi“, ha precisato Davidson.

Hamilton sapeva a cosa sarebbe andato incontro, ma non è facile. Un pilota è consapevole delle difficoltà derivanti da un cambio di scuderia, e anche di quelle che dipendono dai cambiamenti regolamentari, come è successo nel 2022. Per me, Lewis non è più stato lo stesso pilota dopo il 2022, e ha dovuto lavorare più duramente di qualsiasi altri per riadattare il suo stile di guida alle nuove monoposto. Le monoposto di oggi sono molto diverse da quelle con motore aspirato V8 e pneumatici scanalati. Hamilton si è dovuto reinventare lungo il suo percorso in F1“, ha concluso l’ex racing driver del Regno Unito.

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