Fondo
Paltrinieri non le manda a dire: “Organizzazione tra le più scadenti di sempre. Situazioni lasciate al caso, puntavo su questa gara”
Gregorio Paltrinieri ha concluso con un brillante argento la 10 km dei Mondiali di nuoto di fondo a Singapore. Una gara che ha vissuto di tanti rinvii per via delle condizioni precarie di balneabilità, svoltasi poi con temperature estremamente alte, tali da mettere a dura prova gli atleti. In tutto questo, il fuoriclasse azzurro ha conquistato il secondo posto, preceduto dal tedesco Florian Wellbrock, capace di fare gara di testa fin dall’inizio, mettendosi dietro l’australiano Lee (bronzo). Settimo Andrea Filadelli.
Per Paltrinieri è così arrivata la medaglia n.17 a livello iridato, se si considera anche quanto fatto in piscina. In questo modo le sue presenze nella top-3 sono ininterrotte da ben 8 edizioni della manifestazione mondiale, ovvero da Barcellona 2013 (bronzo nei 1500 sl).
“Quello che ho voluto fare quest’anno è stato concentrarmi su questa prova. Rompere il ghiaccio non è mai facile in queste condizioni, le più estreme che abbia mai nuotato, facendo i conti con un’organizzazione delle più scadenti degli ultimi 20 anni. Ho affrontato una preparazione corta, perché ho iniziato a nuotare a gennaio e quindi sono quasi di fretta“, ha raccontato ai microfoni della Rai.
“Ci sono un sacco di situazioni che sono un po’ lasciate al caso, come era già accaduto nella Senna alle Olimpiadi. Mi riferisco soprattutto alla salute degli atleti. Qualcuno nei giorni scorsi, nuotando qui, è stato un po’ male. Non è una cosa da sottovalutare. Noi ieri sera siamo andati a letto senza avere la benché minima idea di cosa avremmo affrontato. Mi sono comportato da professionista, pensando che partivamo alle 7 del mattino e invece abbiamo cominciato alle 13.00 con un caldo incredibile. Il mio l’ha fatto, ho provato anche a prendere Wellbrock, ma in queste condizioni è il più forte. Sono contentissimo per il risultato“, ha parlato chiaro Paltrinieri.
E poi la rivelazione: “C’è stato anche un intoppo in questa gara. 50 metri dopo che sono partito, mi sono insaccato o forse rotto un dito. Mi sono fatto un male cane dopo 2′ di gara e ho dovuto farla con questo dito che pulsava in acqua calda e sentivo un male bestiale“.
