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Pagelle GP Germania MotoGP 2025: Marquez inattaccabile, podio senza gioia per Bagnaia
PAGELLE GP GERMANIA MOTOGP 2025
MARC MARQUEZ (Ducati Factory) 9: vince letteralmente per inerzia. 12° successo sul “suo” Sachsenring, al quale va aggiunta anche la Sprint Race di ieri. Su questa pista è letteralmente dominante. Oggi poi, non ha nemmeno bisogno di spingere. Parte bene a differenza di ieri, prende il comando della gara e se ne va subito. Procede del suo passo e allunga. Gli inseguitori si autoeliminano e lui nel finale deve solo stare attento a non perdere la concentrazione. Il titolo 2025 è già ampiamente in ghiaccio. Qualcuno ha dubbi?
ALEX MARQUEZ (Ducati Gresini) 7.5: mezzo voto in più perché ha corso in condizioni non ottimali. Dopo l’infortunio alla mano di Assen, l’operazione e una vite impiantata, non era semplice reggere 30 giri a questi livelli. Lo spagnolo, invece, ci riesce eccome e non deve nemmeno strafare per tenere a distanza Bagnaia.
FRANCESCO BAGNAIA (Ducati Factory) 6: di stima. Conclude una gara anonima, senza il minimo guizzo. Ha il merito di partire bene e, dalla decima posizione, si trova in settima. Poi, per sua fortuna, chi lo precede finisce nella ghiaia e sale su un podio che, in una gara lineare, sarebbe rimasto parecchio distante. Al termine del GP dice di essere soddisfatto. Questa dichiarazione, forse, è anche più preoccupante di quanto visto in pista.
FABIO DI GIANNANTONIO (Ducati Pertamina VR46) 5.5: passerà la serata a mangiarsi le mani. Senza mezzi termini. Il pilota romano, infatti, rovina una domenica perfetta con una caduta in curva 1 davvero inopportuna. Era comodamente secondo, con buon margine sugli inseguitori. Invece, arriva alla prima staccata, la hard all’anteriore lo tradisce e lui finisce al tappeto. Peccato.
MARCO BEZZECCHI (Aprilia) 5: discorso molto simile a quello del Diggia. Non appena sale al secondo posto per la caduta del romano, lo imita pedissequamente, sempre in curva 1. Poteva completare un ottimo weekend teutonico…
LUCA MARINI (Honda) 7: mezzo voto in più perché chiude al sesto posto nonostante le condizioni fisiche non ancora al meglio. La Honda ufficiale, e non da oggi, è solo lui.
FABIO QUARTARARO (Yamaha) 5.5: ok, un quarto posto non è certo da buttare ma le questioni sono due. 1) sale in questa posizioni solo per demeriti altrui. 2) becca 18.7 dalla vetta. Davvero troppo.
PEDRO ACOSTA (Red Bull KTM) 4.5: la sua gara parte in maniera fiduciosa poi, dopo nemmeno 3 giri, è già per terra. Come gli sta capitando troppe volte in questa annata. Il giovane spagnolo lotta con la sua moto ma, ad onor del vero, sta sbagliando un po’ troppo.
JOAN MIR (Honda) 4: in una gara con 9 cadute non poteva mancare la sua. Pilota ormai da guinness dei primati.
ALEX RINS (Yamaha) 3: forse qualcuno non lo ricorda, ma è ancora in MotoGP. Oggi chiude decimo ed ultimo a 39.4 da Marc Marquez. Non solo, becca quasi 14 secondi da Raul Fernandez nono. Un pilota irriconoscibile.
