Nuoto
Nuoto, Sara Curtis approda nella finale dei 100 stile libero ai Mondiali! Settima la 4×200 sl femminile
Quinta giornata di semifinali e finali alla World Aquatics Championships Arena che va in archivio a Singapore e per l’Italia una giornata non ricca come le altre, per via di alcune controprestazioni inattese. Il riferimento va in particolare all’eliminazione di Thomas Ceccon nei 200 dorso, per una gestione del campione vicentino negativa della batteria.
Sara Curtis, da questo punto di vista, ha regalato un sorriso al Bel Paese, diventando la prima nuotatrice della storia tricolore a centrare l’accesso alla finale dei 100 stile libero. La piemontese, però, è uscita dalla vasca visibilmente contrariata, visto il tempo di 53.39, valso il settimo crono di ingresso all’atto conclusivo. Le aspettative dell’azzurra, probabilmente sono quelle di infrangere il muro dei 53″ e quindi andare a migliorare il record italiano da lei detenuto di 53.01. Vedremo se domani ci riuscirà, per provare a giocarsi anche una medaglia. A guidare le fila dell’overall troviamo l’olandese Marrit Steenbergen (52.81) e l’australiana Mollie O’Callaghan (52.82), le uniche a infrangere la barriera dei 53″.
Christian Bacico è stato encomiabile nelle semifinali dei 200 dorso. L’azzurro si è nuovamente migliorato, portando il suo limite a 1:56.02 (10° tempo dell’overall) e stabilendo il nuovo primato “Cadetti” nazionale. Un livello altissimo in questa prova, visto che l’ultimo tempo d’accesso alla finale è stato del britannico Luke Greenbank (1:55.64), un crono al di sotto anche del record italiano di Ceccon. A guidare le fila dell’overall in vista della prova di domani è stato il sudafricano (campione del mondo in carica dei 100 dorso) Pieter Coetze (1:54.22, record africano), che in mattina ha rischiato anch’egli l’eliminazione, facendo meglio di Ceccon di appena 0.04. Alle sue spalle nel penultimo atto troviamo il francese Yohann Ndoye-Brouard (1:54.47) e il campione olimpico, Hubert Kos (1:54.64).
Niente da fare per Christian Mantegazza (12° in 2:10.58) nella semifinale dei 200 rana maschili in cui il giapponese Ippei Watanabe è stato il migliore in 2:08.01, mentre nell’atto conclusivo della 4×200 stile libero femminile le azzurre hanno terminato al settimo posto 7:54.16. L’Australia ha conquistato l’oro in 7:39.35 davanti agli USA (7:40.01 record americano) e alla Cina (7:42.99).
Nelle altre gare, la finale dei 200 farfalla femminili è stata territorio di conquista della fenomenale Summer McIntosh, impostasi con il record dei campionati di 2:01.99 (record del continente americano) a precedere la statunitense Regan Smith (2:04.99) e l’australiana Elizabeth Dekkers (2:06.12). McIntosh ha così ottenuto il suo terzo oro in questa rassegna e avrebbe voluto accompagnarlo col record del mondo, migliorando il primato della cinese Liu Zige (del 2009) di 2:01.81, ottenuto nel periodo dei costumi in poliuretano. Ancora quarta, come nei 200 misti, la 12enne cinese Yu Zidi (2:06.43), a 0.31 dal bronzo di Dekkers.
Nell’atto conclusivo dei 200 misti il francese Leon Marchand, che ieri si preso il record del mondo della distanza col fantascientifico crono di 1:52.69, non si è ripetuto su quella prestazione, ma ha comunque vinto con un tempo altrettanto impressionante di 1:53.68, sempre al di sotto del vecchio record dell’americano Ryan Lochte (1:54.00). Ci hanno provato l’americano Shaine Casas e l’ungherese Hubert Kos a metterlo in difficoltà, ma alla fine della fiera si sono dovuti accontentare dell’argento (1:54.30) e del bronzo (1:55.34).
Nella finale dei 100 stile libero maschili il rumeno David Popovici ha replicato quanto aveva già fatto nella rassegna iridata del 2022 a Budapest con la doppietta 100-200, prevalendo nella gara regina con il nuovo record europeo di 46.51 (record dei campionati), a 0.11 dal primato del mondo del cinese Pan Zhanle. Alle sue spalle si sono classificati lo statunitense Jack Alexy (46.92) e l’australiano Kyle Chalmers (47.17).
Nell’atto conclusivo dei 50 dorso femminili doppietta degli State, col titolo andato a Katharine Berkoff (27.08, record americano) davanti a Regan Smith (27.25) e alla cinese Wan Letian (27.30). Nelle semifinali dei 200 rana donne la russa Evgeniia Chikunova ha confermato il suo status di favorita, andandosi a prendere il miglior tempo d’ingresso alla finale di domani (2:20.65), ma attenzione alla statunitense Kate Douglass (2:20.96), che potrebbe far saltare il banco.
