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Nuoto

Nuoto, le ambizioni dell’Italia in staffetta ai Mondiali. 4×100 sl senza Miressi, sorpresa 4×200?

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Carlos D'Ambrosio
Carlos D'Ambrosio - Diego Montano - DBM

L’Italia del nuoto è pronta a tuffarsi nella sfida mondiale a Singapore con grande fiducia nelle proprie staffette, da sempre uno dei fiori all’occhiello del movimento azzurro. Ma rispetto agli ultimi appuntamenti internazionali, la situazione è mutata: mancherà infatti Alessandro Miressi, leader tecnico e cronometrico della 4×100 stile libero nelle ultime stagioni. L’azzurro non ha mai trovato la giusta condizione nel 2025 e ha deciso, in accordo con lo staff tecnico, di non prendere parte alla rassegna iridata. Un’assenza pesante, che però non cancella le ambizioni italiane.

La 4×100 sl maschile si presenterà comunque con un quartetto di alto livello: Carlos D’Ambrosio, Thomas Ceccon, Leonardo Deplano e Manuel Frigo. Il giovane D’Ambrosio, classe 2006, è in costante crescita e sarà al debutto iridato. Ceccon, nonostante il carico di gare individuali (sarà in acqua nei 50, 100 e 200 dorso e nei 100 farfalla), resta un punto di riferimento assoluto, capace di lanciare la staffetta con frazioni esplosive. Deplano ha già dimostrato in passato di reggere la pressione, mentre Manuel Frigo è il vero specialista: spesso decisivo nei cambi, quest’anno è stato anche il miglior italiano nella gara individuale.

Sarà dura ripetere l’impresa dell’oro europeo o il bronzo mondiale, ma la finale è ampiamente alla portata. Per il podio servirà una prestazione perfetta, contro avversarie di altissimo livello come USA, Australia, Cina e Gran Bretagna, tutte con frazionisti da 47 basso. Se i cambi saranno efficaci e il crono si avvicinerà al muro dei 3’10”, tutto può succedere.

Molto interesse ruota anche attorno alla 4×200 stile libero, da anni un punto interrogativo per l’Italia, ma che stavolta potrebbe sorprendere. Il quartetto azzurro sarà composto da Filippo Megli, Carlos D’Ambrosio, Stefano Di Cola e Marco De Tullio, quattro atleti dalle caratteristiche complementari.

Megli è una certezza: solido, esperto, sempre competitivo nei grandi eventi. D’Ambrosio ha mostrato grande progressione nel corso della stagione e potrebbe portare freschezza ed entusiasmo. Di Cola, per costanza e tenuta sul doppio giro di vasca, è da tempo il miglior interprete italiano sulla distanza. E infine De Tullio, che dopo una fase opaca è tornato protagonista al Settecolli, con prestazioni che fanno ben sperare per il Mondiale.

L’Italia non parte tra le favorite, USA, Australia, Gran Bretagna e Cina restano davanti, ma l’obiettivo è entrare in finale e, se tutti gli azzurri nuoteranno vicino ai propri limiti, anche sognare qualcosa di più. La squadra può infatti contare su un gruppo affiatato, ben amalgamato e con margini di miglioramento, qualità fondamentali in una specialità che si vince spesso più con il gioco di squadra che con i singoli exploit.

In un Mondiale che vedrà tante incognite – a partire dalla condizione post olimpica di molte Nazionali – le staffette azzurre possono rappresentare una delle chiavi per arricchire il bottino dell’Italia e confermare la solidità del gruppo. Senza Miressi, ma con nuove frecce all’arco, l’Italia è pronta a sorprendere.