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Marc Marquez: “Sono contento, mi sono saputo adattare alle condizioni della pista”
Marc Marquez svetta nelle condizioni più difficili al termine delle pre-qualifiche del Gran Premio della Cechia, dodicesimo appuntamento del Mondiale di MotoGP 2025, e si conferma il grande favorito anche in questo weekend. Sul tracciato di Brno, di nuovo bagnato dopo il nubifragio che si è abbattuto poco prima del via della sessione (ritardata per questo motivo di 20 minuti) abbiamo assistito ad un turno particolare, con l’asfalto che è andato via via asciugandosi ma non ha comunque permesso di montare le gomme slick.
Il miglior tempo del turno porta la firma del Cabroncito in 2:03.935 con un vantaggio notevole di quasi mezzo secondo (+0.469) su Johann Zarco, altro specialista del bagnato, mentre è terzo Fabio Quartararo a 530 millesimi. Quarta posizione per Marco Bezzecchi a 557 millesimi, quinta per Jorge Martin a 721, mentre in sesta troviamo Jack Miller a 781. Settimo Joan Mir a 876 millesimi, ottavo Enea Bastianini a 943, quindi nono Alex Marquez a 1.058 mentre completa la top10 Pedro Acosta a 1.283. Solo 13° il suo vicino di box Pecco Bagnaia a 1.505.
Al termine delle pre-qualifiche, il pilota che comanda la classifica generale ha raccontato le sue sensazioni ai microfoni di Sky Sport: “Penso che oggi sia stata la classica giornata nella quale sopravvivere sulla moto. Era importante entrare nella top10 e ci sono riuscito senza problemi. Anche per questo motivo sono contento ma, soprattutto, perché sono sempre riuscito ad adattarmi alla pista. Sinceramente avrei preferito condizioni da asciutto perché non si corre qui da 4 anni. La pista? Bellissima come sempre e con tanto grip”.
Il nativo di Cervera prosegue nel suo racconto: “Domani con l’asciutto sarà fondamentale capire il limite della pista. Oggi pomeriggio ho voluto gestire molto i rischi. Nelle prima fasi ho preferito aspettare che l’acqua se ne andasse poi, come sempre, ho voluto mettere a segno un tempo importante prima di tornare ai box. L’ho fatto e sono rimasto in vetta perché sapevo che, com’è poi successo nel finale, anche se la pista si asciuga di più le condizioni sono complicate per spingere al massimo e si va più lenti”.
