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Nuoto

L’Italia vincerà un oro ai Mondiali di nuoto? Le occasioni rimaste a Singapore

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Benedetta Pilato
Pilato/LaPresse

Tre giorni sono volati via in questo Mondiale di Singapore e ne restano cinque ancora di gare per coronare il sogno d’oro di un’Italia fin qui bravissima a salire sul podio per ben cinque volte, ma a cui manca la ciliegina del primo posto che andrebbe ad impreziosire il medagliere azzurro.

Si faceva affidamento sui 100 dorso di Thomas Ceccon, ma l’azzurro, pur disputando una gara di altissimo spessore, è stato battuto per soli 5 centesimi dal sudafricano Coetze, e ora l’Italia si trova ad inseguire quell’oro che darebbe ulteriore spessore a una spedizione che, già ora, si può considerare molto positiva. Lo dicono i numeri: 5 medaglie e 13 posti in finale conquistati.

Una delle carte da oro dell’Italia è proprio domani nei 50 rana uomini con Simone Cerasuolo, che ha fatto segnare finora il miglior tempo (26”46, che è anche il personale) in batteria, anche se non è riuscito a migliorarsi in semifinale. Vuole la sua prima medaglia iridata in carriera e, se fosse sul gradino più alto del podio, le sorprese sarebbero tutto sommato limitate. Stando sempre sui 50 rana, e trasferendosi in campo femminile, Benedetta Pilato ha le carte in regola per giocarsi la vittoria nella gara più breve, quella che predilige, e assieme a lei anche Anita Bottazzo, vista sui 100, ha le credenziali giuste per provarci. Il lotto delle pretendenti è ampio, ma le due azzurre possono inserirsi nella lotta per le posizioni che contano.

Ad alimentare le speranze azzurre c’è una gara che non sempre ha regalato soddisfazioni in passato, ma questa volta potrebbe regalarne: la staffetta 4×100 mista maschile, mai come quest’anno potrebbe essere completa e profonda per l’Italia. Gli azzurri possono giocarsi diverse frecce, ammesso che tutti stiano al meglio. In apertura potrebbe esserci Christian Bacico, reduce da un 52”7 niente male a dorso; poi a farfalla potrebbe esserci Thomas Ceccon, prestato alla specialità in cui ha già dimostrato di cavarsela egregiamente; Nicolò Martinenghi (se si sarà ripreso dai postumi dell’intossicazione alimentare) oppure Ludovico Viberti per la frazione a rana, e infine Carlos D’Ambrosio o Manuel Frigo a stile libero per chiudere.

Infine, c’è ancora Thomas Ceccon, atteso nei 200 dorso e nei 100 farfalla, le “nuove gare” del suo programma iridato. Non è il favorito, ma quando ci sono classe e condizione, i campioni possono sempre tirare fuori il coniglio dal cappello a cilindro.