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Elisabetta Cocciaretto: “In palio gli ottavi di Wimbledon: ho pensato troppo, serve più aggressività”
Elisabetta Cocciaretto è stata sconfitta dalla svizzera Belinda Bencic al terzo turno di Wimbledon, cedendo al terzo set al cospetto della Campionessa Olimpica di Tokyo 2020. La nostra portacolori aveva firmato un’autentica impresa al debutto sconfiggendo la statunitense Jessica Pegula (numero 3 del mondo) e oggi ha provato un altro grande colpaccio contro una veterana di enorme respiro internazionale, ma è purtroppo mancata un po’ di incisività nel parziale decisivo.
L’azzurra è stata sincera in conferenza stampa, confessando una certa tensione: “Forse ho pensato un po’ troppo al fatto che c’erano gli ottavi di Wimbledon in palio invece che a come giocare il punto. Mi sono fatta un po’ prendere dal nervosismo, sono stata poco aggressiva nei momenti importanti, in questo momento sono molto delusa, un po’ stanca. Anche quando sono andata a servire sul 4-3 sapevo che sarebbe stata difficile chiuderla perché lei avrebbe alzato il livello in certi contesti. Purtroppo sono calata al servizio, ho messo poche prime, ho giocato un po’ male tatticamente.”
La nostra portacolori ha poi proseguito nel mea culpa: “Mi dispiace perché magari in questi contesti dovrei essere più aggressiva e con queste giocatrici se ti trattieni troppo è finita e questo dovrà partire da me, non può essere sempre Fausto a dirmi di andare e fare, devo essere io a prendere consapevolezza e a farlo mio questo atteggiamento che non ho. Invece di osare un po’ di più, variare un po’ di più anche con le smorzate… ho iniziato a farle poco tempo fa, fino a tre anni fa non sapevo nemmeno cosa fossero, e se non le hai fatte per 12 anni non ti possono venire naturali in match di questo tipo. Devo sforzarmi a giocare in maniera più libera, magari dovrei anche perdere dei match perché oso troppo“.
Non sono mancati gli elogi all’avversaria: “Lei è stata molto più forte nei momenti importanti, non ha sbagliato quasi mai, ma lei ha un vissuto molto diverso dal mio, ha vinto molte più partite, è più esperta. Proprio per questo dovrei essere molto più spavalda, pensando che quando gioco contro giocatrici come lei non ho niente da perdere. Lei alla fine ha sbagliato molto poco, ma d’altra parte è fortissima, è stata top-10, ha fatto un figlio ed è rientrata subito nelle top-30, sa come stare in campo, è molto forte”.
