MotoGP
MotoGP, la delusione di Enea Bastianini: “Non sono molto contento del test, mi aspettavo di più”

Enea Bastianini non vede ancora la luce in fondo al tunnel dopo una prima parte di stagione molto difficile con KTM nel Mondiale MotoGP 2025. Il romagnolo, passato alla casa austriaca dopo quattro anni in Ducati, sta facendo tanta fatica ad adattarsi alla nuova moto e occupa una modesta 15ma posizione nella classifica generale del campionato con all’attivo un 7° posto come miglior risultato in gara ad Austin.
L’azzurro sperava in una svolta all’indomani del Gran Premio d’Aragon in occasione della giornata di test collettivi, ma a quanto pare le soluzioni introdotte da KTM non sono state incoraggianti: “La sella ancora non c’era, perché purtroppo non è ancora arrivata, però abbiamo provato diverse carene. Qualcosa che ha funzionato un po’ meglio c’è stato, al pomeriggio invece ho provato delle cose di set-up che non mi sono piaciute, quindi purtroppo non posso essere molto contento del test“.
“Sicuramente mi aspettavo molto di più. Diciamo che di carene ce n’erano anche fin troppe (ride, ndr). La KTM sta lavorando e ci sta facendo vedere di essere sul pezzo, quindi da questo punto di vista posso essere contento del lavoro che stanno facendo. Il problema è che quello che fanno non si adatta a quello che chiedo io, anche se una delle carene mi è piaciuta più delle altre, soprattutto sui punti deboli della moto, che sono il wheelie e i cambi di direzione. Riuscivo anche a girare più forte che con le altre. Quella è stata l’unico aspetto positivo di questa giornata“, ha raccontato ‘Bestia’ (fonte: Motorsport.com).
Sulla carena che ha utilizzato il compagno di squadra Viñales per siglare il record ufficioso della pista: “Non so se avesse quella che è piaciuta a me, ma sicuramente non era quella standard perché era nera. Ma Maverick il tempo non lo ha fatto solo per la carena, lo ha fatto perché si trova bene e sta andando veramente molto forte. Lui riesce a spingere quando è il momento di farlo e sicuramente per me è un’iniezione di fiducia, ma mi porta anche a domandarmi cosa mi stia sfuggendo, perché sicuramente qualcosa in giro lo stiamo lasciando, perché c’è qualcosa che non riesco a far funzionare. Dobbiamo capire cosa“.