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Tennis

Mats Wildander: “Alcaraz è il favorito principale per Wimbledon, ma Sinner continuerà a migliorare”

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Jannik Sinner e Carlos Alcaraz
Sinner-Alcaraz / LaPresse

Domani è in programma il sorteggio del tabellone principale di Wimbledon. Il terzo Slam della stagione del tennis sta per cominciare (30 giugno-13 luglio) e la composizione del main draw è particolarmente attesa soprattutto per sapere quale sarà il cammino che dovranno affrontare i primi due tennisti del pianeta, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz.

Lo spagnolo (n.2 del ranking) si presenta all’appuntamento dopo il trionfo nel Roland Garros in finale proprio contro Sinner e reduce da una serie di risultati incredibile. Carlitos sembrerebbe letteralmente imbattibile. Discorso diverso per il pusterese, ko negli ottavi di finale dell’ATP500 di Halle per mano del kazako Alexander Bublik.

A pronunciarsi sulla questione è stato Mats Wilander, talent di Eurosport e sette-volte vincitore Slam: “Penso che la rivalità fra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner sia simile a quella fra Federer e Nadal e fra Nadal e Djokovic, dove ogni singola partita che li vede in campo sarà in qualche modo destinata a regalare drama e pathos. Il livello di questi due giocatori è così alto che credo che ci sarà occasione per vederli in campo uno contro l’altro ancora e ancora e metabolizzeremo il fatto che questa rivalità sarà qualcosa di davvero molto, molto speciale“, ha dichiarato l’ex giocatore svedese.

Sul giocatore italiano ha sottolineato: “Lasciare Parigi in quel modo per Sinner, immagino, non sia stato un momento felice perché quando sei così vicino alla vittoria e la vedi sfumare fa male. Non credo però Jannik sia una persona che si può lasciar ferire a lungo da una circostanza di questo tipo anche se all’inizio magari un po’ di shock e di amarezza riaffioreranno. D’altra parte, la partita è stata giocata a un livello così alto e a un ritmo così elevato che non c’è stato molto tempo per pensare perché anche quando ero seduto lì a guardare il match e lui ha quelle tre chance in fila per chiudere il match, non sembrava necessariamente che fosse a un solo punto di distanza dal titolo poiché entrambi stavano giocando un tennis incredibile. Comunque la si puoi vedere in due modi, pensare una cosa del tipo ‘Forse quella era la mia occasione per vincere su una superficie diversa e non avrò mai più una chance così ghiotta per vincere su una superficie diversa dal cemento. E cosa potrebbe succedere se mi trovassi di nuovo ad avere un match point a disposizione per tre volte?’ Oppure avere tutto un altro approccio e dire ‘So che posso vincere sulla terra battuta, quindi non mi preoccupo. Andrò a Wimbledon e dimostrerò di poter riuscire a fare questo anche sull’erba’. Penso che potrebbe essere questo altro tipo di atteggiamento che Sinner adotterà nelle prossime due settimane“.

Una situazione però diversa rispetto alla problematica “Clostebol”: “Penso che questa delusione patita con Alcaraz non possa essere accomunata all’annata vissuta con l’incognita di una possibile squalifica per doping o con la sospensione di tre mesi vissuta successivamente. Aver vinto uno US Open, un Australian Open, le ATP Finals e la Coppa Davis nonostante questo fardello credo dica tanto della tenuta mentale e della straordinaria capacità di razionalizzare ciò che avviene in partita. Sinner ha questa capacità di archiviare in una scatola ciò che gli è successo e nasconderlo in garage mettendosi ad aprire le altre scatole per provare a crescere come giocatore. Da qui arriva il lavoro sulle questioni tecniche del suo gioco o sulla tecnica perché è consapevole di poter sempre migliorare e diventare più forte. Questa è la cosa più spaventosa dell’italiano. Se Alcaraz sappiamo che ha già tutti gli strumenti, Jannik è arrivato ad averli passo dopo passo. Perché è sì il numero uno del mondo attualmente, ma cosa più importante dà l’impressione che gli interessi di più migliorare che essere semplicemente davanti a tutti“.

Vero è che c’è un favorito per i Championships e si chiama Carlos Alcaraz: “Ricordo di essere andato a Wimbledon dopo aver vinto poche settimane prima il Roland Garros e ti senti così rilassato, che qualunque cosa accada a Wimbledon ti sembra un plus. Penso che sarà molto, molto difficile da battere perché oltre ad essere nel momento in cui interpreta il miglior tennis ha dimostrato anche di vincere una finale Slam al quinto dopo essere stato due set a zero sotto. Sia Carlos che Jannik hanno le carte in regola per diventare due dei giocatori più forti di tutti i tempi. La cosa che mi fa impazzire di loro è il modo in cui interpretano il gioco. Non si tratta solo di scambiare o di andare a rete ma soprattutto di essere sempre super aggressivi. Ci sono alcuni giocatori nel tour che non giocano in quel modo, e devono rimodellare il loro gioco se vogliono giocarsela con questi due perché lo spagnolo e l’italiano stanno portando il gioco in una direzione mai vista prima“.

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