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Lorenzo Musetti: “Diventare papà mi ha fatto maturare. Io col tennis elegante? Noi italiani siamo così”
Lorenzo Musetti si gode la soddisfazione di aver raggiunto per la prima volta in carriera la semifinale al Roland Garros. Il toscano si è imposto col punteggio di 6-2 4-6 7-5 6-2 contro lo statunitense Frances Tiafoe e attende nel penultimo atto il nome del suo prossimo avversario, che verrà fuori dal quarto di finale tra lo spagnolo Carlos Alcaraz e l’americano Tommy Paul.
“Frances non ha cominciato come voleva, era complicato, c’era tanto vento. Non era semplice riuscire a fare le scelte giuste. Nel terzo parziale era difficile riuscire ad avere il controllo, ma alla fine l’ho spuntata e questo mi ha dato tanta energia. Credo che anche per questo il quarto set sia stato quello che ho giocato meglio“, ha raccontato a caldo Musetti.
Una stagione sulla terra in cui il processo di crescita dell’azzurro è sotto gli occhi di tutti, rappresentato anche dalla scalata in classifica mondiale: “Penso che sia frutto di una maturazione soprattutto fuori dal campo. Lo scorso anno sono diventato papà e questo mi ha reso molto più responsabile, come approccio alle cose e alla mia routine. Mi godo poi i momenti con la mia famiglia, anche se non sono qui a Parigi, e questa vittoria è per loro“, ha sottolineato il tennista tricolore.
In conclusione a Musetti è stato fatto notare il suo stile di gioco come sia elegante e molto bello da vedere: “Io sono italiano e noi siamo eleganti (sorride, ndr.). Scherzi a parte, ho questo stile un po’ vintage, purtroppo ci sono pochi giocatori col rovescio a una mano. È complicato riuscire a giocarlo in questo tennis. Per me è stato naturale e il mio allenatore non ha mai voluto cambiarlo. Questo colpo fa parte del mio successo“.
