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L’intuizione di Ambesi: “Vedo una cattiveria diversa in Sinner. Musetti non sottovaluti Tiafoe”

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Jannik Sinner
Sinner / LaPresse

Ricchissimo il menu odierno di Tennismania, rubrica di approfondimento sul tennis in onda al momento ogni giorno sul canale YouTube di OA Sport con la conduzione di Dario Puppo, Guido Monaco e Massimiliano Ambesi. Tra i tanti argomenti affrontati da quest’ultimo spiccano, senza dubbio, la splendida vittoria di Lorenzo Musetti su Holger Rune e la sconfitta di Jasmine Paoli, la quale ha dovuto cedere il passo ad Elina Svitolina.

Sul trionfo del “Muso, Ambesi ha commentato sollevamento un prezioso dato statistico:  “Ha vinto il giocatore che in questo momento sulla terra battuta è il più completo, sia nell’approccio alla partita che nell’attuare i vari piani di gioco a seconda delle situazioni. Non è un discorso di potenziale ma di presenza in campo. Una vittoria importante per la classifica, per il percorso nel torneo e per la storia dell’Italia perché potresti avere due azzurri nei quarti. Sarebbe il secondo Slam di fila con due giocatori ai quarti di finale, nonché il terzo degli ultimi quattro. Capite bene che queste cose non si sono davvero mai verificate. La storia degli Slam è centenaria. Se Sinner vince questa sera il traguardo viene incoronato per nove volte nella storia. Notevole. In un campione che va tra le 400 e le 500 unità, con oggi verrebbe coronato nove volte. E’ un percorso lastricato d’oro che va rimarcato“.

L’analista ha poi parlato del confronto tra Musetti e Sinner: “E’ un problema legato al sistema di informazione, o disinformazione; la narrazione andrebbe impostata in un’altra direzione, però chiuderà questo torneo con il miglior ranking della carriera, men di vittorie o finalisti strani. E si unisce alla ristretta cerchia di giocatori italiani che hanno giocato un quarto di finale in due tornei dello Slam diversi. Non è che ce ne siano un milione, li conti sulle dita di un paio di mani. Abbiamo visto una delle migliori espressioni di lob difensivo. All’inizio Rune ha fatto un po’ fatica con gli smash, ma era un po’ contro luce, tutti e due si lamentavano, ma la qualità con cui riuscivano a tirare su queste palle difficilissime e tutte sulla riga è incredibile.  Io non so quanti giocatori abbiano più qualità su quel colpo. Secondo me Rune è sceso in campo con un’idea, tempo due giochi ha deciso che doveva essere più offensivo, seguire più palle a rete: lì ha cambiato spartito in corsa, perché se guardi come affronta i primi due giochi in cui va sotto l’idea forse era leggermente diversa. Chiuderà comunque anche lui nei primi dieci del ranking. La vittoria di Musetti è stata pesante“.

Ambesi ha poi parlato dell’impresa di Iga Swiatek, uscita vittoriosa da un match in rimonta contro Rybakina, oltre che dal K.O di Jasmine Paolini “Non è solo la rimonta, è che lei vince in battaglia il terzo set. E ci sono delle fasi nel terzo set in cui marca male. Eh, poi si è inventata quel gioco in cui ha tirato quattro risposte una dietro l’altra e poi è rientrata in partita. Ha vinto recuperando una partita che aveva perso e l’ha vinta in battaglia nel terzo set. Su Paolini avevamo detto fin dall’inizio che Svitolina sarebbe stata un’avversaria molto ostica, in un tabellone progressivamente sempre più difficile“.

Il giornalista ha inoltre affrontato l’argomento Tiafoe, prossimo avversario di Lorenzo Musetti: “La partita con Altmaier è stata la sua più difficile: è arrivato agli ottavi di finale concedendo veramente niente sul suo servizio. Forse aveva subito un break, ma anche le palle break le aveva le aveva difese, con Safiullin in particolare. Poi negli altri match poca roba. Ieri invece Altmaier ne ha avute tre di palle break, le ha concretizzate. Io non sottovaluterei il percorso di Tiafoe che sta servendo veramente bene al di là del numero degli ace. Comunque mi pare ne faccia nove nelle prime tre partite e sei ieri, ma io raramente l’ho visto così centrato, presente e tatticamente pronto. Altmaier stava giocando veramente bene, con tante soluzioni. Ieri in qualche momento della partita lo ha messo in difficoltà, però poi lo statunitense ne è uscito alla grande. Ha una condizione fisica e mentale che sinceramente faccio fatica a ricordare. Forse lo scorso anno in qualche partita sul cemento nel Nord America e in estate aveva dato dei segnali. Non è una partita chiusa come tanti vogliono far credere. Nel senso, Musetti parte con i favori del pronostico al di là dei precedenti, però il giocatore è assolutamente in forma“.

Su Sinner invece, Ambesi ha confermato le sue sensazioniVedo un altro tipo di cattiveria agonistica in lui rispetto al passato, perché adesso questi 6-0 stanno diventano quasi l’abitudine, prima erano l’eccezione. E su Lehecka, uscito con le ossa rotte dal match contro l’altoatesino: “Avevamo detto che aveva tanto potenziale. Ma oggi ha un Q.I tennistico non elevatissimo. Probabilmente considerato che aveva fatto allenamento con Sinner, forse si aspettava un’altra velocità oppure un altro tipo di partita. Abbiamo spiegato tante volte come Jannik approcci questi primi turni in modo particolare. La partita con Lehecka non è stata come le altre, lui è entrato in campo con un altro piglio. Con Rinderknech ad un certo punto si è ritrovato in difficoltà, risolta in maniera brillante. Il ceco in conferenza stampa ha detto che si è sentito impotente, che ha esultato per aver vinto un gioco e che non avrebbe mai pensato di vincerne tre. Per questo per lui rappresenta una vittoria”.

La voce di Eurosport ha poi parlato dei match previsti oggi: “Quello clou è sicuramente quello serale tra Sinner e Rublev. Ricordiamo che il russo è stato l’ultimo a non consentire a Sinner di non giocare una finale. Succede nel Master 1000 canadese, ai quarti, dove batte Sinner, poi Arnaldi e perde in finale a sorpresa da Alexei Popyrin, una finale che sulla carta sembrava vinta. E’ un giocatore con cui Sinner affrontato nove incontri vincendone sei. In tempi recenti, al di là di quella partita, l’inerzia è dalla parte dell’azzurro che poi da lì a poco si prende la rivincita.  Draper e Bublick hanno giocato un paio di volte, il kazako non ha mai vinto un set contro il britannico. Ma non si sono mai affrontati sulla terra. Bublick ha una striscia di sette vittorie tra Torino e Parigi, ed è più aperta di quanto si possa pensare. Zverev-Griekspoor potrebbe andare per le lunghe. Il pendolo è dalla parte del tedesco, ma spesso l’olandese l’ha buttata via. Poi abbiamo Norrie-Djokovic che si sono affrontati pochi giorni fa in Svizzera, a Ginevra: c’è stata partita perché il primo set lo vince comunque in battaglia Nole, il secondo lo vince Norrie, poi nel terzo il serbo fa la differenza e quel parziale lo vince nettamente“.

Ambesi ha proseguito: “I tabelloni sono figli della fortuna, dipendono molto da quello che succede. Qualcuno dice che sono pilotati, ma secondo me è un discorso che parte da lontano e riguarda una fan base che per anni ha portato avanti questa teoria abbastanza strampalata. Nel caso di specie, qualora Djoković vinca la partita odierna, arriverebbe ai quarti di finale avendo affrontato avversari con una posizione media in classifica pari poco più di 100, 103 o 104 che è abbastanza singolare. C’è chi crede sia un progetto di ATP volto a portare Sinner in palmo di mano ovunque perché sarebbe il giocatore prediletto dell’establishment. Questo è quello che si legge eh, con tanto di firme, qualcuna incredibilmente anche abbastanza prestigiosa. Va rimarcato che una vittoria di Sinner consentirebbe al giocatore italiano di diventare il giocatore italiano con più successi nei singoli match, superando Fognini“.

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