Golf
Golf: prima gioia per von Dellingshausen all’Austrian Open. Edoardo Molinari miglior italiano
Doppietta tedesca all’Austrian Open, alias Austrian Alpine Open presented by SalzburgerLand. Non è però l’ordine dei giorni scorsi quello che si vede al Gut Altentann Golf Club di Salisburgo, in Austria. Il vincitore, infatti, è Nicolai von Dellingshausen: per la quarta volta un tedesco vince il torneo austriaco, e lo fa con il record complessivo del percorso in 261 colpi (ma non di sotto par: quello resta il -23 di Markus Brier nel 2004). Il -19 conclusivo del nativo di Düsseldorf arriva con un -5 caratterizzato da un eagle, quattro birdie e un bogey nelle prime 10 buche, poi solo par fino alla 18. Quello che gli basta per salire intorno al 200° posto nel ranking mondiale.
Finisce dunque al secondo posto, dopo aver guidato per larga parte dei precedenti tre giorni, Marcel Schneider: per lui una giornata senza grandi squilli, -2 domenicale e -17 totale. A raggiungerlo alla piazza d’onore un clamoroso Kristoffer Reitan: il norvegese quasi ripete il miracolo del Soudal Open, dove aveva piazzato un -9 nell’ultimo giro. Stavolta fa ancora meglio: -10, con birdie alla 2, 4, 6, 7, 8, 9, 11, 12, 15 e 18, ma non gli basta per il successo. Per diventare sesto nella Race to Dubai, però, sì.
Quarto il danese Jeff Winther, che con lo score di -14 precede di un colpo l’inglese Callum Tarren, il sudafricano Jayden Schaper e il tedesco Marcel Siem, che all’Open d’Italia, l’anno scorso, era rimasto l’ultimo tedesco a vincere sul tour europeo. Ottavi a -11 lo svedese Sebastian Soderberg, l’americano John Catlin, il francese Martin Couvra, il sudafricano Brandon Stone e il giapponese Keita Nakajima.
In casa Italia bel recupero finale per Edoardo Molinari, che rimette in piedi un torneo che ieri si era messo abbastanza male e finisce al 22° posto con lo score di -5 odierno e -7 totale. 27°, invece, Francesco Laporta, che gira pari con il par e chiude a -6: per lui ora è 49° posto nella Race to Dubai, dove è al momento il migliore degli italiani davanti ad Andrea Pavan (55°) e allo stesso Dodo (74°).
