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Atletica

Atletica, Duplantis firma il record del mondo. Iapichino sul podio in Diamond League, Carmassi wow, Warholm battuto

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Armand Duplantis
Duplantis / Lapresse

A Stoccolma (Svezia) è andata in scena la settima tappa della Diamond League, il massimo circuito internazionale itinerante di atletica. Pomeriggio estremamente spettacolare con il record del mondo di salto con l’asta siglato da Armand Duplantis, un paio di world lead davvero rimarchevoli, la sconfitta del norvegese Karsten Warholm sui 400 ostacoli, il primato italiano di Giada Carmassi  sui 100 ostacoli, il secondo posto di Larissa Iapichino nel salto in lungo.

RISULTATI DIAMOND LEAGUE STOCCOLMA OGGI

SALTO CON L’ASTA (MASCHILE) – Armand Duplantis era l’uomo più atteso della giornata di fronte al proprio pubblico e ha firmato il nuovo record del mondo: 6.28 metri, un centimetro oltre al già suo primato siglato in inverno a Clermont-Ferrand. Dodicesimo record del mondo per lo svedese con uno spettacolare percorso netto, alle sue spalle si sono piazzati l’australiano Kurtis Marschall (5.90) e l’olandese Menno Vloon (5.90).

100 METRI (FEMMINILE) – Julien Alfred strabilia con una progressione mirabolante e sciorina un perentorio 10.75, fermandosi ad appena due centesimi dalla miglior prestazione mondiale stagionale siglata due settimane fa dalla statunitense Melissa Jefferson-Wooden. La Campionessa Olimpica di Parigi 2024 ha bissato il successo di Oslo distanziando la britannica Dina Asher-Smith (10.93) e l’ivoriana Marie-Josée Ta Lou-Smith (11.00). Zaynab Dosso parte bene e poi fatica nella seconda parte di gara perché le mancano due mesi di lavoro causa infortunio, chiudendo in ottava posizione con il crono di 11.26 (come tre giorni fa in Norvegia).

400 OSTACOLI (MASCHILE) – Una delle grandi notizie di un pomeriggio da sballo: Karsten Warholm ha perso. Il norvegese, fresco di “record del mondo” sui 300 ostacoli, è andato in apnea nel finale e ha chiuso in terza posizione (47.41), battuto dallo scatenato statunitense Rai Benjamin (46.54, miglior prestazione mondiale stagionale) e dal brasiliano Alison Dos Santos (46.68).

SALTO IN LUNGO (FEMMINILE) – Larissa Iapichino è tornata in gara dopo aver superato i sette metri per la prima volta in carriera (7.06 a Palermo) e da campionessa in carica della competizione ha brillato in una gara davvero molto qualificata. La toscana ha concluso al secondo posto con 6.90 metri (sostenuta da un vento a favore di 3,6 m/s), picco di una serie molto solida (6.89, nullo, 6.90, 6.66, 6.82, 6.85) ma in cui è mancato l’acuto ad effetto. La Campionessa d’Europa Indoor si è dovuta inchinare soltanto al cospetto della statunitense Tara Davis-Woodhall (7.05 per la Campionessa Olimpica), ma ha battuto rivali di lusso come l’altra americana Jasmine Moore (6.76) e la tedesca Malaika Mihambo (6.75).

100 OSTACOLI – Giada Carmassi sorprende oltre ogni previsione, correndo un eccellente 12.69: 12 centesimi di miglioramento sul personale e nuovo record italiano, ritoccando di sei centesimi quanto fatto da Luminosa Bogliolo alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Sesto posto per l’azzurra nella gara vinta dalla statunitense Grace Stark (12.33) davanti alla giamaicana Ackera Nugent (12.37) e all’olandese Nadine Visser (12.49).

5000 METRI (MASCHILE) – Armand Duplantis ha regalato il record del mondo al proprio pubblico, ma Andreas Almgren non si è tirato indietro e ha firmato il nuovo record europeo con un brillante 12:44.27. Il padrone di casa ha atto gara solitaria, distanziando in maniera abissale l’etiope Kuma Girma (12:57.46) e l’australiano Ky Robinson (12:58.38).

800 METRI (MASCHILE) – Zampata brillante del keniano Emmanuel Wanyonyi, che ha firmato la miglior prestazione mondiale stagionale con un brillante 1:41.95, battendo l’algerino Djamel Sedjati (1:42.27) e lo statunitense Josh Hoey (1:42.43).

SALTO IN ALTO (FEMMINILE) – L’australiana Nicola Olyslagers vola oltre i due metri, firmando un perentorio 2.01 e riuscendo così a battere l’ucraina Yaroslava Mahuchikh: la Campionessa Olimpica si è fermata a 1.99 e a sorpresa ha perso. Terza la polacca Maria Zodzki (1.93).

200 METRI (MASCHILE) – Non arriva il crono ad effetto nonostante i 2,0 m/s di vento a favore: il cubano Reynier Mena bissa il successo di Oslo in 20.05, lasciandosi ampiamente alle spalle il liberiano Joseph Fahnbulleh (20.32) e lo statunitense Kyree King (20.49).

800 METRI (FEMMINILE) – La britannica Georgia Hunter Bell ha prevalso in 1:57.66 davanti alla keniana Mary Moraa (1:57.83) e alla sudafricana Prudence Sekgodiso (1:58.00), Eloisa Coiro ottava in 2:00.20.

400 OSTACOLI (FEMMINILE) – Avvincente spalla a spalla tra Femke Bol e Dalilah Muhammad fino alla penultima barriera, poi l’olandese ha intensificato l’azione e ha chiuso con il tempo di 52.11, a quattro centesimi dal mondiale stagionale di Syndney McLaughlin-Levrone. Muhammad ha chiuso in seconda piazza (52.91), distaccata la panamense Gianan Woodruff (53.99), mentre la nostra Ayomide Folorunso è incappata in un pomeriggio sottotono e ha concluso in ottava posizione (55.98).

400 METRI (FEMMINILE) – Gara priva di particolari sussulti vinta dalla statunitense Isabella Whittaker (49.78) davanti alla norvegese Henriette Jaeger (50.07) e alla britannica Amber Anning (50.17).

3000 METRI (FEMMINILE) – L’australiana Linden Hall si rende protagonista di un ottimo allungo nel finale e vince con il personale di 8:30.01, distanziando l’ugandese Sarah Chelangat (8:31.27) e la britannica Innes Fitzgerald (8:32.90). Marta Zenoni ha concluso in decima posizione con il nuovo personale di 8:41.72.

LANCIO DEL DISCO (MASCHILE) – Si resta sotto la fettuccia dei 70 metri, la spallata vincente è stata firmata dallo sloveno Kristjan Ceh (69.73), che ha prevalso sullo svedese Daniel Stahl (69.53) e sull’australiano Matthew Denny (68.14).