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GP FranciaMotoGP

MotoGP, Fermin Aldeguer: “Sono felice, condizioni non facile per un rookie”

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Fermin Aldeguer
Aldeguer/ LaPresse

Un weekend indimenticabile. Fermin Aldeguer ha centrato la terza posizione al GP di Francia, sesto appuntamento valido per il Motomondiale 2025 di MotoGP. Prestazione eccellente quella dello spagnolo, nuovamente sul podio dopo la Sprint ed artefice di una grande prestazione, in cui ha saputo estrapolare il meglio dalle condizioni folli della corsa, pesantemente viziata dalle condizioni atmosferiche oltremodo precarie.

L’iberico in sella al Team Gresini ha approfittato della caduta del compagno di squadra Alex Marquez, arrivata a pochi giri dalla fine. Tuttavia il piazzamento in top 3 è arrivato grazie al bel sorpasso compiuto sulla KTM di Pedro Acosta, poi quarto. A vincere il GP è stato invece il padrone di casa Joan Zarco (LCR Honda), davanti al sempre arrembante Marc Marquez (Ducati). Una volta arrivato al parco chiuso, Aldeguer il rookie ha commentato quanto fatto:

Sono sorpreso perché stamattina quando ho visto il meteo non pensavo di poter lottare, non ho molta esperienza sul bagnato – ha detto Aldeguer – Alla fine con più giri ho sentito meglio la moto, avevo un passo incredibile. Sono felicissimo di aver conquistato un’altra terza posizione. Grazie alla famiglia Ducati ed alla mia famiglia“.

Successivamente, ai microfoni di Sky Sport Italia, Aldeguer ha approfondito la sua analisi:”Non era una situazione facile per un rookie, serviva esperienza. Ho mantenuto i nervi saldi in griglia e durante la gara che è stata lunga. Con la slick mi trovavo bene, con la rain non avevo troppa esperienza, stamattina ho infatti faticato. Sicuro in sella? Penso che dal primo momento mi sono trovato bene in tutte le condizioni, ma ho bisogno di più esperienza per non perdere alcuni dettagli.

Il pilota ha infine chiosato: “Cosa ha di speciale il team Gresini? Non mi dà pressione, è molto importante per un rookie. Avere poi l’attuale numero 2 del Mondiale dà stimolo, Alex Marquez è costante. Significa che il team c’è e la moto pure. Sta a me fare il resto. All’inizio non volevo fare errori, poi poco a poco mi sono trovato meglio e ho cominciato a spingere entro il limite. Non ho commesso imprecisioni, non so se questa si possa chiamare gestione. Noi abbiamo fatto una scelta migliore con le gomme, altri no“.

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