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AtleticaLos Angeles 2028

Massimo Stano: “Ho paura che la marcia verrà cancellata, dobbiamo fare qualcosa. Disabato è fortissimo e mi stimola”

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Massimo Stano
Stano / LaPresse

Lo scorso 18 maggio un risultato incredibile firmato da Massimo Stano. L’atleta azzurro ha dominato la 35 km di marcia negli Europei a squadre, di scena a Podebrady (Cechia), andando a stampare una strepitosa prestazione cronometrica, ovvero il record del mondo della distanza di 2h20’43”, togliendo quasi un minuto al precedente primato del canadese Evan Dunfee (2h21’40”).

Un riscontro che rilancia le quotazioni del campione olimpico della 20 km a Tokyo proprio in vista dei Mondiali che si terranno nella capitale giapponese. Di questo e di altro ha parlato ai microfoni di OA Sport, a margine del Trofeo ‘Ugo Frigerio’ a Bovisio-Masciago (MB).

Si è partiti dall’analisi del 2024, complicato ma utile proprio per i tempi ottenuti nelle ultime settimane: “Sicuramente una stagione difficile, ma non mi sono fermato e ho portato a casa comunque buoni riscontri. Chiaramente, senza infortunio sarebbe stato più semplice. Quanto è accaduto però mi ha fatto capire che posso ancora superare i miei limiti e quindi la valuto come un’annata importante. Fare il record del mondo nella 35 km nel corso degli Europei a squadre è qualcosa di molto soddisfacente e mi rende orgoglioso. È fantastico e ci voleva questa conferma“, ha dichiarato Stano.

Si è approfondito il tema dei cambiamenti nella marcia, relativamente ai mutamenti di format (21 e 42 km). A questo proposito nei prossimi Giochi Olimpici di Los Angeles è prevista, allo stato attuale delle cose, solo la distanza della mezza maratona: “Sinceramente, io avrei preferito che rimanessero 20 e 50 km perché la storia della marcia è quella. È chiaro che nel momento in cui ci devono essere dei cambiamenti, altrimenti viene totalmente cancellata questa specialità, siamo anche noi propensi ad accettarli. Penso alla staffetta mista e alla 35 km a Parigi. Ora c’è proprio un mutamento da 20 a 21 km che non ha molto senso e poi la maratona. Ci sono diverse modifiche che mi portano a pensare che la marcia sarà sempre di più limitata, se non cancellata. Spero che per Los Angeles si cambi idea e ci siano la maratona e la mezza maratona. Al momento c’è solo la mezza e ci dobbiamo accontentare di questo. Non so se coi colleghi marciatori possiamo fare qualcosa, ma al momento tutte le rivoluzioni che abbiamo provato a fare non sono servite“, ha raccontato l’azzurro.

Stano ha poi parlato della sua preparazione in vista dei Mondiali di Tokyo: “Ho in programma di fare a La Coruña la 20 km tra due settimane, dopo quella gara decideremo insieme al mio allenatore e alla federazione quale gara fare in Giappone“. Un atleta che, superati i 30 anni, sembra in una fase ascendente dal punto di vista delle prestazioni: “Io spero che sia così. Da piccolo mi sono allenato molto poco e questo mi avvantaggia nell’arrivare più avanti negli anni in questa pratica. Ho allenato tanto il fisico, ma come ho detto posso ancora superare qualche limite. A livello mentale sono 4 anni che lavoro con uno psicologo dello sport che si chiama Paolo Jesus Olivari che mi ha aiutato tantissimo nell’approccio alla gara e nelle strategie. Una crescita di preparazione mentale mi porta anche a essere in ascesa. I risultati stanno dando quest’indicazione, non so a che età potrò arrivare però cerchiamo di arrivare il più lontano possibile almeno a Los Angeles“.

Si dovrà puntare sulla 21 km, salvo cambi di programma nei Giochi, e i rivali sono sempre gli stessi: “Effettivamente, ad alto livello siamo sempre gli stessi, anche se la competizione è molto impegnativa. Posso contare almeno una decina di avversari, tra cui spicca il mio caro amico/fratello Toshikazu Yamanishi con cui mi sono allenato quest’inverno per due mesi e mezzo. Adesso lui è in Italia per allenarsi con me e verrà in altura, a Roccaraso, per procedere nella preparazione insieme. C’è, quindi, questa ‘fratellanza’ che si è creata tra noi. La sfida con lui mi stimola, dal momento che credo sia l’uomo da guardare in previsione dei Mondiali di Tokyo e anche per le prossime manifestazioni. Gli altri sono sempre gli stessi, spagnoli, qualche italiano che sta crescendo, e anche qualche cinese. Le motivazioni non mancano“.

Puglia che continua a sfornare talenti nella specialità e il pensiero va a Giuseppe Disabato: “Sì, la mia regione sta tornando alla carica. Lui sta marciando davvero forte e sta battendo ogni record. Ne vedremo delle belle, anche lui è da stimolo per me“.

VIDEO INTERVISTA A MASSIMO STANO