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Giro d’Italia 2025, Lorenzo Fortunato: “Penso alle tappe più che alla classifica. Roglic? In Catalogna avevo visto che…”

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Lorenzo Fortunato
Fortunato / Lapresse

Lorenzo Fortunato si è prontamente distinto al Giro di Romandia, vincendo la seconda tappa con una splendida “fagianata” e poi concludendo al quarto posto in classifica generale. Il risultato ottenuto in Svizzera rappresenta un’ottima iniezione di fiducia per il 28enne, che cercherà di essere brillante protagonista anche in occasione del Giro d’Italia che scatterà venerdì 9 maggio dall’Albania e si concluderà domenica 1° giugno a Roma.

Il portacolori della XDS Astana è stato ospite dell’ultima puntata di Bike Today, trasmissione del canale YouTube di OA Sport, e ha fatto un punto della situazione: “Sono giusto, ho fatto altura come al solito prima del Giro dopo aver fatto il primo blocco di corse Tirreno-Catalogna e le prime gare in Francia. Ho fatto Romandia subito dopo l’altura, non mi aspettavo di andare così bene e arrivo giusto al Giro d’Italia. Le prime tappe saranno un po’ nervose, ma poi arrivano le montagne e vedremo come si evolverà. Le prime tappe sono le più nervose perché deve ancora delinearsi la classifica, le strade in Albania non sono semplici. Io punto alla terza settimana, fine seconda e inizio della terza dove ci sono le tappe di montagne, prima cercherò di non farmi male e di non ammalarmi per arrivare il più integro possibile“.

Lorenzo Fortunato ha poi proseguito: Bisogna stare attenti in giornate di pioggia e nei primi giorni dove ci sarà tanto stress, quest’anno vorrei prenderla più in tranquillità ma vediamo. Puntare alle tappe e curare meno alla classifica, ma vedremo come si evolverà. Non guarderò la classifica nei primi giorni, non potrò staccarmi da ottanta corridori ma la prenderò più con calma e dopo giorni dopo vedremo dove sarò, ma presterò meno attenzione degli altri anni. Con la squadra abbiamo parlato di puntare più sulle tappe che sulla classifica, ma per come va il ciclismo adesso è sempre più difficile fare tutto quanto ed è più semplice concedersi un giorno di riposo a metà Giro e poi puntare sulle tappe di montagne“.

Sempre sull’imminente Corsa Rosa:Per i primi dieci giorni si parla di secondi, qualche buco e per il vento. Dalla terza settimana partiranno i minuti, quest’anno non presterò tantissima attenzione alla classifica, poi abbiamo anche l’obiettivo dei punti, conviene fare dei piazzamenti di tappa e magari un posto in meno in classifica“. Il 28enne si è soffermato anche su alcuni compagni di squadra: “Christian Scaroni sta bene, ha fatto Amstel, Freccia e Liegi. Si sta riprendendo dalla botta e sicuramente al Giro sarà forte. Siamo un bel gruppo di italiani, l’unione fa la forza e i momenti di difficoltà si superano. Io, Scaroni e Velasco siamo partiti forte, sono contento e fiducioso per la stagione. Ho iniziato bene la stagione, sarebbe importante per me continuare con questo rendimento”.

Un passaggio sui giovani e l’altura: “L’altura può fare bene a tutti, ma per corridori veloci non è semplice fare due ore di salita tutti i giorni. Bisogna stare un po’ attenti agli allenamenti e all’alimentazione. I giovani fanno tanti sacrifici perché questo ciclismo porta a fare sempre più attenzione a tutto, ma a furia di tirare la corda c’è il rischio che si spezzi. Io a dicembre dovevo stare attento a quanti secondi tiravo in testa al gruppo altrimenti mi staccavo in pianura, i giovani dovrebbero avere un po’ più di equilibrio tutto l’anno e l’altura è conseguenza di tutto ciò. Nei primi quattro giorni di altura è importante stare tranquilli e poi iniziare ad allenarsi, io alla prima faccio un po’ più di adattamento ma è una cosa un po’ personale. Il periodo più indicato è starci tre settimane, ma adesso: da dilettante mai più di una”.

Un pronostico sul Giro d’Italia:Ayuso-Roglic? Sarà una bella lotta, vediamo. Ero al Catalunya con loro e Roglic era stato superiore. Tiberi e Ciccone gli italiani su tutti, Ciccone può fare classifica“.

VIDEO INTERVISTA LORENZO FORTUNATO

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