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CiclismoGiro d'ItaliaStrada

Giro d’Italia 2025, la generosità di Giulio Ciccone e l’acume tattico incomparabile di Carapaz

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Richard Carapaz
Richard Carapaz - Lapresse

Giulio Ciccone e Richard Carapaz, due scalatori puri a confronto. Oggi, nell’undicesima tappa del Giro d’Italia 2025, la dimostrazione di forza e, soprattutto, d’esperienza, l’ha data l’ecuadoriano che si è preso con classe la vittoria nella frazione con arrivo in quel di Castelnovo ne’ Monti.

L’azzurro ci ha provato anche sugli Appennini, a caccia di quella vittoria parziale che aveva annunciato come obiettivo prima della partenza dall’Albania (chissà che non si trasformi in qualcosa di più). Sfruttando il lavoro di Mads Pedersen e della sua eccellente Lidl-Trek è andato a riprendere i fuggitivi della prima ora provando a giocarsi le proprie carte.

Sull’ultimo GPM, quello di Pietra di Bismantova, l’abruzzese non ha avuto il coraggio di attaccare, o forse non ha avuto le gambe per tenere il passo di un Carapaz scatenato assieme alla sua EF Education – EasyPost. L’esperto ecuadoriano è riuscito a staccare tutti, sfruttando anche la posizione in classifica non vicinissima alla vetta e, dando tutto fin sul traguardo, si è preso la vittoria di tappa numero quattro nella Corsa Rosa.

Per Ciccone ennesimo piazzamento, con molta generosità sul finale andando a caccia degli abbuoni. Terza top-5, secondo podio nel giro di quattro giorni: in classifica adesso è settimo e si può sognare in grande, visto che il podio è tutt’altro che lontano.