Seguici su
LEGGI OA SPORT SENZA PUBBLICITÀ
ABBONATI

CiclismoGiro d'ItaliaStrada

Antonio Tiberi: “Paura nelle curve e la bici mi scappava, ma ho sentito una buona gamba”

Pubblicato

il

Antonio Tiberi
Tiberi / Lapresse

Antonio Tiberi ha disputato una cronometro estremamente concreta al Giro d’Italia, riuscendo a difendersi con grande brillantezza e limitando fortemente i danni lungo i 28,6 km pianeggianti tra Lucca e Pisa. Il capitano della Bahrain-Victorious ha pedalato con prudenza nei tratti più tecnici condizionati dalla pioggia e poi è stato brillante in progressione nella seconda parte del percorso, venendo premiato dal responso delle lancette.

Il laziale ha accusato un ritardo di 38 secondi dallo sloveno Primoz Roglic, di 19” dallo spagnolo Juan Ayuso e di 10” dal britannico Simon Yates, mentre ha guadagnato terreno sulla maglia rossa Isaac Del Toro (29 secondi), sul britannico Adam Yates (34”), su Giulio Ciccone (55”) e sull’ecuadoriano Richard Carapaz (59”). Grande alla prestazione odierna si è confermato al terzo posto in classifica generale, a 1’01” da Del Toro e a 36” da Ayuso, in piena lotta per il podio finale.

Antonio Tiberi ha analizzato la propria prestazione ai microfoni di Spazio Ciclismo: “Le condizioni sono state veramente brutte. Sono partito a Lucca e ho affrontato tutto il pezzo più tecnico con la pioggia, poi nel tratto centrale la strada era quasi asciutta e poi qui nel finale, dove c’era un altro tratto tecnico, c’è stata di nuovo la pioggia“.

Il 23enne ha poi proseguito:Ho avuto veramente tanta paura nelle curve, sin dall’inizio uscendo dalle mura di Lucca ho sentito subito che l’asfalto era veramente scivoloso e che la bici mi scappava. Ho corso con l’obiettivo di non cadere, di conseguenza dove c’erano le curve ho perso un po’ di tempo, però dove c’era da spingere ho comunque sentito una buona gamba”.

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI