Scacchi
Scacchi: Teodora Injac vince gli Europei femminili con un turno d’anticipo. Rimonta Marina Brunello
Teodora Injac è la vincitrice degli Europei individuali femminili di scacchi a Rodi, in Grecia. E lo fa in una maniera d’autore: la serba, infatti, conquista la nona vittoria consecutiva, stavolta sulla più diretta rivale, la rumena Irina Bulmaga. Un percorso clamoroso, soprattutto perché iniziato con una sconfitta. Per la prima volta una giocatrice serba porta a casa il titolo continentali, e questo è un caso di merito assolutamente indiscutibile, considerato il percorso e anche il fatto che, nel prossimo futuro, è destinata a essere una delle protagoniste a livello mondiale.
Se la corsa al titolo continentale si è definitivamente chiusa, c’è ancora in pieno svolgimento quella che riguarda la qualificazione alla World Cup. Un discorso in cui, in maniera spettacolare, è rientrata Marina Brunello, con un’altra spettacolare vittoria, la terza di fila, questa volta contro la russa diventata montenegrina Alexandra Zherebtsova. Una volta vista una debolezza dell’avversaria (con il Nero), l’azzurra orchestra un attacco ferale sul lato di Re, distruggendo l’arrocco e creando quella che, in termini semplici, può ritenersi una tenaglia dentro la quale Zherebtsova finisce per dover abbandonare dopo 28 mosse. Adesso Brunello è a quota 6,5/10, e con il 23° posto c’è la vista su una speranza residua di giocare la citata World Cup, anche se, come vedremo, sarà un affare molto difficile.
Per certi versi assurda è invece la partita di Olga Zimina, che abbandona dopo appena 16 mosse con la ceca Tereza Rodshtein e rimane perciò a 4,5/10. Già l’apertura, 1. d4 d5 2. Cf3 Ag4, è incredibilmente rara ad alto livello, e infatti è talmente strana che inizialmente Zimina, con il Bianco, finisce per prendere un vantaggio puntando Donna e Alfiere contro il punto f7 scoperto da qualsiasi protezione. Problema: su quella linea c’è anche il Cavallo in g8, una preda ghiotta. Eppure è una specie di Cavallo avvelenato, perché il guadagno della Torre che segue il cambio Alfiere-Cavallo fa scendere la Donna del Nero in d3, causando elevata devastazione, il pezzo in più per Rodshtein e il conseguente abbandono.
Si diceva delle difficoltà di Marina Brunello: sono importantissime, perché di tutti gli accoppiamenti possibili all’ultimo turno ha preso forse quello peggiore per tentare l’assalto alla World Cup, contro la numero 1 per ELO quando si è entrati in questi Europei, la georgiana Nino Batsiashvili. Va da sé che una vittoria sarebbe quasi garanzia di qualificazione, con la patta le chance sono molto più basse, se non nulle. Infine, Olga Zimina chiude con un’altra georgiana, Lile Koridze.
