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Orlando Maini: “Grandi progressi per Piganzoli, è da corse a tappe. Lonardi buon velocista”
Orlando Maini è intervenuto a Bike Today, appuntamento settimanale condotto da Gian Luca Giardini sul canale YouTube di OA Sport: per il decano dei direttori sportivi si apre una nuova avventura con la Polti-Visit Malta di Ivan Basso ed Alberto Contador, nella quale, come sempre, avrà il compito di far crescere i più giovani, la sua specialità.
La genesi della nuova avventura: “Grazie ad una chiacchierata fatta con Zanatta, poi lui si è confrontato con la dirigenza e con i miei colleghi, ed hanno deciso di aggiungere una persona allo staff, un buonissimo staff, già esistente per il calendario che facevano, ed hanno, fra parentesi, pensato alla mia persona, e questo mi fa estremamente piacere, perché avere comunque la stima della dirigenza e dei colleghi è sempre una cosa che gratifica“.
Il rientro in gruppo con la nuova formazione: “Per me questo è un lavoro, ma è comunque una passione che ho dentro e non mi pesa per niente, perciò essere presente in una squadra di giovani mi stimola ancora di più e mi dà, come posso dire, la forza di dare sempre il meglio ogni giorno. Ieri facevo sempre una battuta, dicevo ‘Se oggi fossi stato un corridore sarei andato in crisi di fame’, perché ieri avevo come primo giorno di gara il primo giorno in Polti Visit Malta, un’adrenalina a mille, come se fosse una prima corsa, e ne ho già fatte non so quante, però questa cosa mi piace, è una delle cose che non voglio cambiare di me stesso, perché mi piace questo approccio, anche con gli ambienti nuovi dove vado, perché poi, come ho detto prima, avere la stima di queste persone mi gratifica, ma dopo io voglio anche contraccambiare con un lavoro che sia apprezzato dalla dirigenza“.
Il nome che potrebbe spiccare sugli altri: “In un periodo di recupero, di allenamento in altura, Piganzoli è sicuramente un ragazzo estremamente interessante, che ha avuto la fortuna di crescere in questa squadra e crescere gradualmente, e credo che lui se ne sia reso conto veramente della progressione che ha fatto, e sicuramente sarà, secondo me, in futuro un corridore da corsa a tappe, considerando il fatto che ce ne sono veramente pochi“.
I rischi del salto di categoria: “A volte quando passano al professionismo, magari per vicissitudini varie, o un approccio a volte anche sbagliato, possono pagare dazio, come si dice in gergo. Lui invece ha trovato una squadra che l’ha accompagnato verso quello che sarà il suo futuro, ed adesso effettivamente sta raccogliendo i risultati, che aveva raccolto anche da dilettante, ma nel cambio di categoria cambiano gli avversari, lui però si è dimostrato negli anni, nella maturazione che ha fatto, pronto per poter lottare con questi corridori di alto livello“.
La squadra è, nel complesso, ricca di giovani promettenti: “Lui ha fatto la scelta di Polti-Visit Malta in questi anni, primo, secondo e terzo anno, che sono anni importanti per lui, e questa scelta ha pagato, poi ci sono altri ragazzi importanti, perché Lonardi è un bel velocista, hanno un gruppo di giovani interessanti, che sono anche loro in fase di maturazione, insomma è una squadra attiva, perché comunque quando magari non riesce ad azzeccare un risultato, che può essere un atleta nei primi 15, è comunque sempre protagonista nelle fughe di giornata, cosa che spesso non è facile azzeccare, perché comunque ci son dei ritmi in partenza per prendere la fuga non facili. Una volta andata, magari dalla televisione sembra facile, perché è andata via la fuga, ma comunque azzeccare il momento per entrare ed avere le gambe per entrare non è così facile come sembra“.
Piganzoli è dotato anche a cronometro: “Senza andare troppo indietro nel tempo, se valutiamo la cronometro del Gran Camiño e della Tirreno-Adriatico, soprattutto alla Tirreno-Adriatico, si è confrontato con corridori di una qualità, di un livello alto, e lui comunque ha fatto una prestazione secondo me all’altezza, perciò ha fatto una buonissima cronometro“.
Le condizioni di Ludovico Crescioli: “È rimontato in bici, si sta allenando, anche in questo caso la squadra si è dimostrata molto seria, l’ha cercato di tranquillizzare, dandogli la possibilità, assieme allo staff medico, di recuperare prima l’infortunio e poi ripartire, e questo fa sì che i ragazzi si sentano più tranquilli nella ripresa e commettano meno errori, perché, come sappiamo, la fase della ripresa, poi affrettata, ti presenta il conto. È un ragazzo che comunque ha dimostrato di avere delle buone qualità ed è sicuramente fra quelli che ci può dare delle soddisfazioni“.
Sui giovani: “C’è una sfornata di ragazzi interessanti, che si confermano giorno dopo giorno, ed oltre a loro c’è, invece, un mix di corridori, chiamiamoli più esperti, di grande qualità, e le due cose comunque spesso nelle tappe si accoppiano e fanno sì che, magari, tra chi arriva davanti ci sia un corridore esperto con risultati buoni e già affermato, in compagnia di un giovane nella fase di esplosione, perciò questo per il ciclismo è un buon dato, perché ci regala la speranza che ci sia un futuro di qualità interessante“.
Sul britannico Ben Tulett, del Team Visma Lease a Bike: “Ha cambiato squadra, ma la possibilità l’avrebbe avuta anche in Ineos, perché comunque è un ragazzo di qualità, e l’ha dimostrato, perciò il fatto di dimostrare di avere queste qualità poi ti permette di avere la libertà che hai, effettivamente anche la vittoria di oggi comunque lo conferma, perché per strappi, per come si era sviluppata la corsa, perché comunque c’era una media importante, insomma c’erano c’erano tutti i dati, perché chi arrivava fosse abbastanza affaticato e lui ha fatto la differenza con una qualità interessante, perché a questa Coppi e Bartali c’è veramente una qualità interessante“.
Su Davide De Pretto, del Team Jayco AlUla: “Lui da da junior è passato alla Beltrami, ero stato a casa sua, aveva la possibilità di scegliere, perché diverse squadre lo avevano cercato, poi ha sposato questa causa, io ho cercato di lavorare con lui per fargli capire subito qual era l’impostazione dell’eventuale professionismo. L’anno dopo in Zalf si è confermato, vincendo corse importanti, e poi è passato al professionismo, ma comunque si vedeva che per caratteristiche e serietà poteva avere un buon futuro nel professionismo“.
Sull’esito della Settimana Internazionale Coppi e Bartali: “Ormai ci sono tantissime corse a tappe che finiscono con pochi secondi fra i possibili vincitori, questo fa sì che sia veramente spettacolare il ciclismo per chi lo guarda in televisione o tramite i social. Effettivamente sono tutti lì, perciò la possibilità che ci possano essere dei cambiamenti alla classifica generale c’è. Domani la tappa è un po’ più tenera delle altre, ma vengono da tre tappe impegnative, il tempo non ci ha aiutato, perciò comunque l’affaticamento muscolare è importante, e pur essendo, non direi proprio facile, ma medio-facile, ci possono essere delle sorprese, perché poi la fuga di oggi, pur essendo di un numero di elementi importante, il gruppo li ha sempre tenuti lì, perciò ha fatto sì che la media sia stata sempre interessante, importante“.
