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Nuoto, Assoluti a Riccione: tutti a inseguire il pass Mondiale mentre si intravede un ampio ricambio generazionale

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Sara Curtis
Curtis / LaPresse

A Riccione, da domenica 13 a giovedì 17 aprile, vanno in scena i Campionati Italiani Assoluti Unipol 2025, primo snodo cruciale del quadriennio olimpico con l’obiettivo però di formare una squadra competitiva ai Mondiali di luglio e agosto a Singapore. Saranno 685 gli atleti al via, con 369 uomini e 316 donne pronti a contendersi i posti che contano.

E’ il primo campionato Assoluto della storia con la prospettiva olimpica di 50 rana, dorso e farfalla: una scelta, quella del CIO comunicata tre giorni fa, che cambia non poco le prospettive di alcuni atleti specialisti della velocità e che regala speranze anche all’Italia del nuoto. A Riccione non mancano i grandi nomi: Simona Quadarella, guidata dal nuovo tecnico Gianluca Belfiore, si cimenterà su tutte le distanze del mezzofondo, Benedetta Pilato sarà al via nei 50, 100 e 200 rana, oltre che nei 50 farfalla, Nicolò Martinenghi, campione olimpico, affronterà l’intero programma della rana. Riflettori anche su Alberto Razzetti,al rientro dalla trasferta australiana, protagonista ai Mondiali di Doha con un argento e un bronzo, iscritto a un ricco ventaglio di prove. Occhi puntati anche sul rientro di Anita Bottazzo, finalista iridata a Fukuoka nel 2023, che torna a gareggiare in Italia dopo un periodo di preparazione negli Stati Uniti e sulla giovane rampante del nuoto azzurro, Sara Curtis che proverà ancora a stupire dividendosi fra stile libero e dorso veloce.

Gli assenti di grido, invece, sono Gregorio Paltrinieri, concentrato sul fondo, il campione olimpico dei 100 dorso Thomas Ceccon, attualmente in Oceania dove potrà stabilire i tempi limite e la sfortunata Elena Di Liddo che saràò operata alla spalla sinistra nei prossimi giorni. Per strappare un pass mondiale servirà fare meglio dei tempi limite nelle Finali A. Per le staffette, oltre al tempo collettivo, conteranno le migliori prestazioni individuali.

STILE LIBERO MASCHILE. I 50 stile libero maschili promettono scintille. A guidare la lista dei favoriti c’è Leonardo Deplano, classe ’99, già campione italiano e settimo classificato alle Olimpiadi, che vanta il miglior tempo stagionale tra i partenti con un 22”13. Deplano e Lorenzo Zazzeri sono gli unici, al momento, ad aver mai nuotato sotto il tempo-limite di 21”70, richiesto per volare ai Mondiali. Zazzeri si presenta a Riccione forte del 22”60 fatto segnare al recente Meeting del Titano, sua miglior prova dell’anno, e sarà il rivale più diretto nella caccia al podio e al pass iridato. A sorpresa nella lista dei partenti si inserisce anche Andrea Battista Candela, talento del 2005, che si è messo in luce ai Criteria Giovanili abbassando il record della manifestazione – precedentemente di Marco Orsi – con un impressionante 21”20 in vasca corta. Occhi puntati anche su Alessandro Miressi, già sotto i 22” in carriera, e sul giovane Lorenzo Ballarati, campione europeo junior.

Alessandro Miressi guida la pattuglia azzurra nei 100 stile libero agli Assoluti di Riccione. Il torinese, vicecampione mondiale a Doha e già 26 volte sotto i 48 secondi, è il grande favorito per staccare il pass per i Mondiali di Singapore. Alle sue spalle, occhi puntati su Leonardo Deplano, più noto per i 50 ma capace di un ottimo 48”09 proprio agli Assoluti 2024, e su Paolo Conte Bonin, che nello stesso turno nuotò in 48”41. Incognita Zazzeri: l’unico oltre a Miressi ad aver rotto il muro dei 48, ma alle prese con problemi fisici. La gara regina del nuoto si preannuncia tra le più combattute e spettacolari.

Nei 200 stile libero la corsa al pass mondiale sarà molto complicata: il limite fissato a 1:45.7 impone una prova di altissimo livello. Il record italiano (1:45.67 di Filippo Megli) resta il riferimento, ma non è utopia. A guidare la starting list è il classe 2007 Carlos D’Ambrosio, che dopo l’Olimpiade di Parigi e i 5 titoli ai Criteria (con tanto di nuovo record italiano), si presenta in forma strepitosa con un personale di 1:46.69. Tra i rivali principali c’è il campione uscente Alessandro Ragaini, autore l’anno scorso di un ottimo 1:45.83: se sarà al top, può puntare al colpaccio. Occhio poi all’esperienza di Filippo Megli, reduce dal bronzo mondiale in corta con la 4×200 e sempre regolare intorno ai suoi standard. In corsa per le medaglie anche Giovanni Caserta, che ha già dimostrato di valere 1:46.85.

STILE LIBERO FEMMINILE. Nei 50 stile libero l’atleta con il tempo più vicino al limite mondiale è Sara Curtis, nata nel 2006, che ha conquistato il titolo a marzo 2024 con un tempo di 24.63, a soli tre centesimi dal pass per Singapore. Il suo primato personale in vasca lunga è di 24.56. Seguono atlete come Tarantino, Cocconcelli, e Emma Virginia Menicucci, tutte con tempi che variano tra 25.1 e 25.5. Tra le altre, spiccano anche Giulia D’Innocenzo e Sofia Morini, che si trovano a lottare per una posizione di rilievo, ma con tempi che non superano i 25.5 secondi.

Nei 100 stile libero il tempo-limite per qualificarsi nella gara individuale è particolarmente difficile da raggiungere, e nessuna delle atlete iscritte ha ancora ottenuto questa prestazione. In cima alla classifica stagionale ci sono Tarantino e Curtis, con 54.05 e 54.31, entrambe vicino ai loro record personali (54.05 per Tarantino, 54.22 per Curtis). L’attenzione però si concentra sulla ambiziosa staffetta 4×100, dove per formare una squadra di livello, almeno due atlete dovranno riuscire a nuotare sotto il 54 secondi netti, un risultato che finora è stato raggiunto soltanto da Sofia Morini.

I 200 stile libero hanno offerto spunti interessanti agli ultimi Campionati Assoluti. Sofia Morini ha vinto con un tempo di 1:58.64, seguita da una solida Simona Quadarella, seconda in 1:58.82. Tuttavia, per qualificarsi per Singapore, è necessario un passo in avanti significativo: il tempo-limite è fissato a 1:57.30, un obiettivo raggiungibile solo con una gara perfetta dal punto di vista tattico e tecnico. Morini ha già dimostrato di poter lottare per quel crono: al Trofeo Settecolli 2024, ha nuotato in 1:57.81, diventando la terza italiana di sempre nei 200 stile libero.

MEZZOFONDO MASCHILE. I 400 stile libero aprono il programma del mezzofondo con Luca De Tullio pronto a confermare il proprio dominio. L’azzurro delle Fiamme Oro, finalista olimpico negli 800 a Parigi 2024, è il detentore del titolo italiano su tutte le distanze del mezzofondo e vanta un personale da 3:47.09, unico tra gli iscritti a scendere sotto il 3:48. Tra gli sfidanti più attesi ci sono il fratello Marco De Tullio, al rientro dopo un lungo stop, e Matteo Lamberti (3:46.85 il personale), che proveranno a tenere il passo. Attenzione anche ai nomi in crescita: Marchello, Detti e Bertoni, tutti a ridosso del 3:49.

Gli 800 stile libero non avranno al via il suo volto più noto: Gregorio Paltrinieri sta infatti  puntando tutto sulla preparazione per le acque libere. A guidare la startlist c’è Luca De Tullio, che dopo la finale olimpica di Parigi si presenta con un tempo da 7:44.07, appena sopra lo standard richiesto per Singapore. Alle sue spalle, l’unico nome vicino sul piano cronometrico è Ivan Giovannoni, accreditato di un 7:54.48. Occhi puntati anche su Marchello, Detti e Griffante, in un mix tra esperienza e nuove leve pronte a emergere sulla scena nazionale.

Nei 1500 stile libero, la scena è ancora tutta per Luca De Tullio, che parte con il miglior tempo d’iscrizione: 14:48.77, vicinissimo allo standard per i Mondiali estivi. L’assenza di Gregorio Paltrinieri segna un momento di svolta nella distanza regina del fondo, lasciando spazio a nuovi protagonisti. Dietro a De Tullio, si profila una lotta serrata tra Marcello Guidi, Ivan Giovannoni, Matteo Diodato e Davide Marchello, tutti con accrediti tra 15:03 e 15:12. Gli Assoluti potrebbero così segnare un vero e proprio passaggio di consegne generazionale nel mezzofondo azzurro.

MEZZOFONDO FEMMINILE. Nel panorama del mezzofondo femminile, la gara dei 400 stile libero si prospetta come la più ricca di giovani promesse. A dominare la scena sarà con ogni probabilità Simona Quadarella, pronta a esordire agli Assoluti in vasca lunga sotto la guida del nuovo allenatore Gianluca Belfiore. L’obiettivo è ambizioso: nuotare sotto il limite di 4:06 per staccare il pass verso i Mondiali di Singapore, un traguardo alla sua portata. Alle sue spalle, però, si annuncia una lotta serrata tra le giovani Emma Vittoria Giannelli (2007), Lucrezia Domina e Bianca Nannucci (entrambe nate nel 2008), tutte attestate su tempi intorno al 4:11, crono che nel 2024 è valso l’accesso al podio. Da non sottovalutare anche le gemelle Antonietta e Noemi Cesarano, che in passato hanno dimostrato di poter scendere sotto il muro dei 4:10.

Anche sugli 800 metri il riferimento resta Simona Quadarella. La detentrice del record italiano, stabilito proprio quest’anno, grazie a una prestazione straordinaria che l’ha vista arrivare ai piedi del podio Olimpico, ha già dimostrato di saper gestire al meglio questa distanza. Dietro di lei, si fa strada il gruppo delle promesse, con Noemi Cesarano, vincitrice del titolo italiano lo scorso anno, e Emma Giannelli, bronzo nel 2024, che cercherà di ritrovare le ottime sensazioni estive che l’hanno portata a conquistare il bronzo agli Europei Junior in Lituania. Da tenere d’occhio anche Antonietta Cesarano, capace di inserirsi nella lotta per il podio grazie a un crono stagionale di 8:38.20.

Nei 1500 l’unico avversario per Simona Quadarella sarà il cronometro, con cui testerà la sua preparazione e cercherà di raggiungere lo standard per i Mondiali. La lotta per la seconda e terza posizione è invece aperta. Emma Vittoria Giannelli, classe 2007, torna in gara forte dell’esperienza maturata agli Europei Juniores, dove si è laureata vicecampionessa su questa distanza, stabilendo il personale di 16:17.19. La sua stagione ha finora visto un 16:32.79, crono che la proietta nella zona podio, dove l’accesso l’anno scorso era garantito da un tempo attorno ai 16:29. Occhi anche su Sara Pedemonte, classe 2009. Tra le iscritte anche Ginevra Taddeucci, storicamente più legata alle acque libere, ma con un personale da 16:08.65 in vasca lunga.

RANA MASCHILE. La gara dei 50 rana, da pochi giorni olimpica, si preannuncia estremamente competitiva, con almeno quattro atleti che si presentano con tempi sotto i 27 secondi. In testa alla classifica si trova Simone Cerasuolo con 26.47, seguito da Viberti e Martinenghi, entrambi con 26.56, e Poggio con 26.96. Il tempo-limite per qualificarsi a Singapore è fissato a 26.71.

La gara dei 100 rana è una delle più attese di tutta la manifestazione, se non altro per la presenza prestigiosa del campione olimpico Nicolò Martinenghi. Nell’elite internazionale ci sono anche Cerasuolo e Viberti che potrebbero darsi battaglia per il secondo posto. I tre si presentano a Riccione con tempi di ingresso tutti sotto il minuto, e il tempo-limite per qualificarsi ai Mondiali è fissato a 59.49. Cinque atleti potrebbero teoricamente riuscire a rientrare nei criteri mondiali. L’esperienza gioca a favore di Martinenghi e Poggio, ma l’esplosività di Cerasuolo rappresenta un elemento da non sottovalutare.

Nei 200 rana maschili agli Assoluti di Riccione spicca l’iscrizione di Nicolò Martinenghi, alla prima uscita stagionale sulla distanza. Il suo tempo di riferimento è il 2:10.09 con cui ha vinto il titolo italiano nel 2024: il pass per i Mondiali di Singapore (2:09.68) non è lontano. Alle sue spalle si profila una lotta interessante tra veterani e volti emergenti. Christian Mantegazza, oro ai Criteria nei Cadetti con un brillante 2:06.52 in corta, ha nuotato 2:11.65 in lunga lo scorso febbraio, segnale di una crescita promettente. Tra gli outsider anche Fusco, Giorgetti e Pinzuti, tutti a caccia di un posto al sole.

RANA FEMMINILE. Sulla carta c’è una favorita chiara: Benedetta Pilato, primatista italiana con 29.30, e 29.59 nuotato in stagione, già sotto il limite per Singapore (30.48). Alle sue spalle la sfida resta apertissima. Arianna Castiglioni (30.55) e Lisa Angiolini (31.09) inseguono un posto mondiale, mentre Anita Bottazzo, sesta al mondo nel 2025 con 30.65, è pronta a inserirsi nella lotta per il podio. Solo Pilato, Castiglioni e Bottazzo, al momento, hanno già siglato un crono utile per la qualificazione. Tre italiane tra le prime sei al mondo nei ranking stagionali: la gara promette scintille e fa sognare in vista dell’introduzione dei 50 nel programma olimpico.

Nei 100 rana si preannuncia una delle gare più combattute dei Campionati. Il tempo-limite per Singapore è fissato a 1:06.00, un crono che almeno tre atlete possono realisticamente centrare. Benedetta Pilato parte in pole, grazie all’1:05.44 nuotato al Settecolli 2024, che rappresenta il record italiano. Con lei in corsa anche Lisa Angiolini, iscritta proprio con 1:06.00, e Arianna Castiglioni, che vanta un miglior stagionale da 1:06.89. Appena dietro, ma pronte a inserirsi, ci sono Francesca Zucca, Francesca Fangio e Anita Bottazzo. Una sfida dal livello tecnico altissimo, dove ogni dettaglio potrà fare la differenza.

Nei 200 rana torna protagonista Francesca Fangio, che guida le iscrizioni con un 2:23.90, crono che la pone a un passo dal tempo-limite per Singapore (2:23.11). La livornese ha dalla sua anche l’esperienza e un primato personale da 2:23.06, che è tuttora Record Italiano, siglato nel 2021 al Settecolli. Subito dietro Lisa Angiolini con 2:24.71, mentre più distanti si trovano Giulia Verona, Alessia Ferraguti e la giovanissima Lucrezia Mancini, classe 2008, nome nuovo ma già interessante.

DORSO MASCHILE. L’assenza di Thomas Ceccon toglie un po’ di pepe ma non tutto alle gare del dorso maschile che presentano comunque elementi di interesse e sfide appassionanti. Ancora una volta c’è attesa per vedere quale effetto sortirà il passaggio da vasca corta a lunga di Lorenzo Mora, medagliato mondiale a Budapest in corta e a caccia della consacrazione in lunga a partire dai 50. Nella distanza breve va a caccia della continuità e del consolidamento ad alto livello Michele Lamberti, reduce da una stagione di buon livello, con tanto di qualificazione olimpica, ma senza squilli da medaglia internazionale. Da tenere d’occhio la crescita di giovani come Daniele Del Signore (classe 2007) Francesco Lazzari (2004) e Christian Bacico (2006), oltre alla divagazione sul tema di Michele Busa che ha sempre gradito questo contesto.

Coi sono sempre Lorenzo Mora e Michele Laberti in vetta alle graduatorie nei 100, orfani di sua maestà Thomas Ceccon. In questa gara Christian Bacico, che ha vinto tanto a livello giovanile non troppo tempo fa, potrebbe dire la sua, così come il diciottenne Daniele Del Signore. Un occhio va dato con attenzione anche a un altro 2007 di prospettiva, Mattia Venini.

Nei 200 la battaglia resta a due ma stavolta il rivale di Lorenzo Mora, sempre presente e sempre in testa alle graduatorie stagionali, è Matteo Restivo, il medico friulano di stanza a Firenze che vuole continuare a dare battaglia dopo un 2024 leggermente al di sotto di quanto si aspettava. Bacico, Del Signore, Lamberti possono dire la loro ma un occhio va messo anche su Alessandro Acampora, anni 16, che molto bene ha fatto ai Criteria.

DORSO FEMMINILE. Nei 50 dorso, l’Italia può contare su un binomio ormai consolidato. Silvia Scalia, primatista nazionale con il crono di 27.39, resta la donna da battere nche se nelle ultime due stagioni non ha incantato. Alle sue spalle, sta crescendo con costanza e velocità Sara Curtis, classe 2006, che nel 2024 ha firmato il suo primo sub-28 con 27.94. Il tempo-limite per Singapore è impegnativo, ma nella vasca secca nulla è da escludere.

Con lo stop di Panziera, si riapre completamente la corsa al titolo e al pass mondiale nei 100 dorso. A guidare le iscrizioni c’è Erika Gaetani, vincitrice dell’edizione 2024 con un solido 1:00.58. La sua principale avversaria sarà Sara Curtis, che con il suo 1:01.57 resta vicina alla barriera del minuto. Questa gara è fondamentale anche per la composizione della 4×100 mista femminile: è necessaria una dorsista in grado di aprire la staffetta sotto il minuto per avere possibilità di raggiungere la finale mondiale.

Il 200 dorso femminile è stato a lungo il dominio esclusivo di Margherita Panziera, che ha stabilito il record italiano con 2:05.56 nel 2021. Con la sua assenza a Riccione, la distanza è pronta ad accogliere una nuova regina. Erika Gaetani, con un personale di 2:09.70, sembra avere il passo giusto per ereditare la leadership, ma dovrà confrontarsi con l’ascesa di Giulia D’Innocenzo e Francesca Pasquino, entrambe in evidente crescita.

FARFALLA MASCHILE. Nei 50 farfalla Michele Busa arriva a Riccione con il primo tempo di iscrizione di 22.51 (tempo convertito dalla vasca corta), che, se nuotato in finale A, lo piazzerebbe già sull’aereo verso Singapore. Il suo primato personale in vasca lunga è di 23.91, e in questa stagione ha affrontato la distanza due volte: allo SWIMTO di Torino con 24.31 e alla Swimming Cup di Milano con lo stesso tempo, 24.31. Dietro di lui, Candela, Momoni e Valsecchi cercheranno di inserirsi nella lotta per il podio.

Nei 100 Michele Busa e Simone Stefanì occupano i primi posti nelle iscrizioni, entrambi con tempi inferiori ai 51 secondi (tempi convertiti da vasca corta). Il punto di riferimento rimane Federico Burdisso, che con il suo record personale di 51.39 è uno dei pochi italiani che potrebbe scendere a Riccione sotto il tempo limite per Singapore. Alberto Razzetti è iscritto in questa gara con un tempo di 51.93, ma non ha gareggiato in vasca lunga in questa distanza durante la stagione attuale. Nonostante ciò, gli occhi sono puntati sul quattro volte finalista olimpico per valutare i progressi fatti negli ultimi mesi in Australia, con il St. Peters Western Swim Club di Brisbane.

Nei 200 farfalla, Razzetti guida le iscrizioni, ma il primato italiano è ancora detenuto da Federico Burdisso con 1:54.28. Nel 2024, il titolo andò a Giacomo Carini, che ora è chiamato a confermare il suo successo. Il tempo-limite per la qualificazione mondiale è fissato a 1:54.9, una barriera che, sulla carta, può essere superata da tutti e tre gli atleti menzionati. Burdisso, medagliato olimpico a Tokyo 2020, e Razzetti, finalista a Parigi 2024, sono i principali contendenti. Gli ingredienti per rendere questa gara tra le più combattute dei Campionati ci sono tutti, anche grazie alla presenza di atleti come Andrea Camozzi, Alessandro Ragaini e Claudio Antonino Faraci, desiderosi di farsi notare tra i grandi.

FARFALLA FEMMINILE. A 32 anni, Silvia Di Pietro resta l’atleta da battere nella gara sprint. Il suo 25.58 la colloca nettamente davanti a tutte, superando ampiamente il tempo-limite. Tuttavia, la concorrenza è agguerrita: Viola Scotto di Carlo, Elena Capretta, Sara Curtis, Costanza Cocconcelli e una lunga lista di giovani talenti, tra cui le 2009 Caterina Santambrogio ed Emma Arcudi, si preparano a dare battaglia.

Nei 100 è possibile che a giocarsi la vittoria sia Il quartetto composto da Cocconcelli, Scotto di Carlo, Capretta e Bianchi. Sebbene nessuna di loro abbia ancora abbattuto il tempo-limite, ognuna ha mostrato segnali di crescita. In particolare, l’attenzione si concentrerà su Viola Scotto di Carlo, reduce da una Olimpiade a Parigi particolarmente sfortunata, caratterizzata da due squalifiche.

La distanza lunga entra in una nuova fase. A guidarla c’è Paola Borrelli, seguita da Roberta Piano Del Balzo e Antonella Crispino. Nessuna delle tre ha ancora abbattuto il limite per Singapore, ma la lotta per il titolo nazionale e per un possibile ripescaggio tecnico è ancora aperta. La finale A sarà cruciale anche per chi ambisce a inserirsi in un contesto internazionale, con la possibilità di raggiungere obiettivi a livello globale.

MISTI MASCHILI. Il principale favorito per la conquista del titolo di Campione Italiano nei 200 misti non può che essere Alberto Razzetti. Il nuotatore genovese tornerà in acqua per le sue prime gare in Italia dopo l’esperienza in Australia, dove ha seguito un periodo di preparazione con il coach Dean Boxall e al fianco del pluricampione olimpico Leon Marchand.

Reduce dai Mondiali in vasca corta a Budapest, dove ha stabilito il nuovo record europeo dei 200 farfalla, Razzetti ha anche conquistato l’argento nei 200 misti, fissando il nuovo record italiano con un tempo di 1:50.88. Il pass per i Mondiali in vasca lunga di Singapore è alla sua portata, ma dovrà comunque scendere sotto il 1:58. Tra gli altri mististi in gara, nessuno ha un primato personale che si avvicini al tempo limite per i Mondiali. Tuttavia, sarà interessante vedere fin dove riusciranno a spingersi atleti come Max Matteazzi, tornato dalla stagione NCAA con un 4° posto in finale di Conference, Alessandro Tredici, campione in carica, Christian Mantegazza e Lorenzo Glessi, i cui personali sono vicini alla barriera dei 2 minuti.

Sui 400 misti, la situazione è simile. Il tempo limite per i Mondiali di Singapore è inferiore a 4:12, una barriera finora abbattuta solo da Alberto Razzetti. Il nuotatore genovese, classe 1999, si presenta con un tempo di iscrizione di 4:09.38, ottenuto nella finale olimpica di Parigi 2024, dove ha conquistato la quinta posizione. Se si confronta con il tempo di 3:58.83 nuotato nella piscina da 25 metri a Budapest, che gli è valso il bronzo mondiale, la proiezione in vasca da 50 metri (sebbene puramente teorica) e le ottime sensazioni viste in questa stagione fanno ben sperare per la gara. La lotta per il podio si preannuncia interessante, con i fratelli Matteazzi pronti a dare battaglia. Pier Andrea Matteazzi, campione italiano del 2024 su questa distanza, vanta un primato personale di 4:12.79, risalente però al 2021. Emanuele Potenza ha il miglior tempo della stagione con un solido 4:20.24, che si avvicina al suo personale di 4:19, nuotato a giugno 2024.

MISTI FEMMINILI. Nei 200 misti grande attesa per Sara Franceschi, che, dopo un periodo post-olimpico in cui non ha raggiunto la sua migliore forma, proverà a strappare il pass per i Mondiali in vasca lunga. Lo scorso mese, la mistista ha già mostrato dei buoni segnali al Meeting di Livorno, realizzando un 2:14.85. Per conquistare il pass per Singapore, sarà necessario scendere sotto la soglia di 2:11.1, Sarà interessante anche seguire la crescita di atlete come Anita Gastaldi e Chiara Della Corte. La prima, solo qualche settimana fa, ha registrato il suo primato personale, confermandosi tra le migliori d’Italia. Il suo 2:11.54 la pone a pochi centesimi dal tempo limite per i Mondiali, fissato a 2:11.1. Chiara Della Corte, classe 2005, ha guadagnato attenzione negli ultimi mesi, grazie alla sua prima partecipazione a un Mondiale, con la convocazione per Budapest. Ad Agosto, si era avvicinata alla soglia dei 2:11, firmando un 2:12.25. A Riccione, arriva con un buon tempo stagionale, registrato poche settimane fa, e potrebbe essere pronta per fare un ulteriore passo avanti. Da seguire con attenzione anche Francesca Fresia. La nuotatrice piemontese vanta un primato di 2:13.77, ma ci sono buone possibilità che possa abbassarlo ulteriormente.

Anche nei 400 Sara Franceschi resta l’atleta da battere. La nuotatrice toscana dovrà superarsi per ottenere la qualificazione per i Mondiali, con il limite fissato a 4:38.1. Il suo primato personale è di 4:35.98. Vale la pena ricordare che Franceschi, classe 1999, ha già conquistato una medaglia di bronzo ai Mondiali di Doha 2024 con il tempo di 4:37.86.

Un’altra atleta che potrebbe ambire al pass per i Mondiali è Francesca Fresia. La nuotatrice del 2000 ha già mostrato un’ottima performance durante gli scorsi Assoluti Primaverili, dove ha conquistato una finale dei 400 misti davvero emozionante, dando filo da torcere proprio a Sara Franceschi. In quella occasione, Fresia ha nuotato il suo primato personale con un tempo di 4:38.93, mancando il titolo italiano per soli 6 centesimi. A completare il panorama dei 400 misti femminili ci sono Claudia Di Passio e Anna Pirovano. La prima vanta un personale di 4:40.94, mentre la seconda ha registrato 4:42.06, ottenuto in vasca corta a Gennaio.