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Tennis

Ambesi: “Chi batte Alcaraz al Roland Garros? Spagnolo favorito anche a Wimbledon, Sinner agli US Open”

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Alcaraz
Alcaraz / IPA Sport

Massimiliano Ambesi ha fatto un punto della situazione sui giovani che governano l’attuale panorama del tennis internazionale, con una riflessione sull’assenza di Jannik Sinner, durante l’ultima puntata di Tennismania, trasmissione del canale YouTube di OA Sport: “La Next Gen non erano Zverev, Tsitsipas e questa gente qui? Djokovic è stato puntuale, ha detto che quella di adesso è la Next, Next, Next Gen. Quando si dice che adesso ci sono le opportunità per gli altri perché manca Sinner, io dissento. Se decliniamo il concetto su Montecarlo e Madrid la risposta è “chi se ne frega”. Per il Roland Garros voi pensate che il favorito non sia Alcaraz? È vero che ha perso delle partite, ma come ha fatto l’anno scorso…“.

Il telecronista di Eurosport si è poi soffermato su Jakub Mensik, fresco vincitore del Masters 1000 di Miami, e si è già proiettato verso il Roland Garros:Mensik più o meno otteneva i risultati di Fonseca lo scorso anno. Siamo partiti con l’esaltazione di Fonseca agli Australian Open, ma se parliamo di top level non è che ci sia grande differenza tra Mensik e Fonseca, solo che da una parte c’è una certa esaltazione mentre dall’altra c’è un profilo un po’ sottotraccia. Lo scorso anno si parlava di continuità e non continuità di Alcaraz, ora ci troviamo nella stessa situazione: questo è un giocatore discontinuo ma ora arriva la stagione sulla terra e può affrontarla da sano: può ritrovare la fiducia smarrita. Lui è il favorito tecnico per Roland Garros l’alternativa è Sinner nonostante la pausa, se penso a Wimbledon il favorito è chi ne ha vinti 2 (Alcaraz, n.d.r.) e il numero 1 attuale (Sinner, n.d.r.), se penso agli US Open il favorito è Sinner e poi vediamo dopo. Tutto questo spazio di cui sento parlare non lo vedo. Penso che i migliori Sinner e Alcaraz battono tutti gli altri a Parigi e Wimbledon, per Alcaraz vedremo se sarà così anche a Melbourne e US Open“.

Un passaggio sulla separazione tra Jasmine Paolini e il suo allenatore Renzo Furlan: “Per me è una scelta consensuale, che viene comunicata adesso ma che ha un percorso di incubazione un po’ più lungo e che viene reso ufficiale prima della stagione sulla terra rossa, dove escluso Parigi, lo scorso anno fece fatica. Ha dei tornei per ottenere dei risultati in serenità e trovare stabilità nel nuovo sistema che andrà a vivere e poi vedremo negli Slam. Loro due avevano delle visioni un po’ diverse. Lo vedo come un percorso che è arrivato naturalmente alla sua conclusione”.

Massimiliano Ambesi è ritornato anche sulla finale di Miami:Djokovic-Mensik è stata quasi una partita 50-50, sul servizio altrui le possibilità sono state poche per entrambi. Tutti e due arrivavano a questa finale dopo aver giocato dei grandi tie-break. Nel torneo in questione Djokovic ha alzato l’asticella nei tie-break, anche Mensik aveva un cammino immacolato e ne ha vinti altri, la svolta è stata nella testa. A Shanghai lo scorso anno il primo set lo vinse come a Miami, poi l’altro lo aveva sovrastato mentalmente, qui invece l’ha vinta in due set tirati: parlavamo dell’anno di differenza con Fonseca, ma la testa ha fatto la differenza, lui è cresciuto nella gestione della partita, ha meno momenti in cui si estranea e attenzione perché i colpi ci sono. Ora deve fare le qualificazioni a Montecarlo e Monaco, ma attenzione: ha la mentalità che mi colpisce, ha vinto e ha scritto che è il primo dei tanti, mi sembra uno molto deciso. Non penso che Djokovic abbia perso per il rinvio della partita, ma perché ha trovato un giocatore molto solido di testa, che non ha avuto paura e che non ha concesso niente. Vittoria convincente di un giocatore passato sottotraccia e che ha solo un anno più di Fonseca: è un giocatore che ha i colpi per stare tra i primi otto“.

Si può fare un parallelismo tra Jannik Sinner o Brignone? Sceglierebbe tra il 2024-2025 del tennista o il 2024-2025 della sciatrice? “Sono due sport diversi, ho difficoltà a rispondere. Entrambi hanno cambiato la storia del loro sport nel proprio Paese. Sono due eccellenze accomunate da record, poi va a gusti“.

Parigi è l’occasione per gli altri? “Se Alcaraz a Montecarlo fa due turni, non vince a Barcellona, a Madrid fa fatica allora c’è un problema serio e discutiamone. Secondo me anche Alcaraz non vince 3-0 contro Sinner, Sinner vince almeno un set da tanto tempo, non è Alcaraz quello che lo batte 3-0 a Parigi. Forse solo Nadal. Faccio fatica anche a vedere chi batte Alcaraz a Parigi, se penso ad Alcaraz e Sinner al meglio non guardo agli altri“.

VIDEO ULTIMA PUNTATA TENNISMANIA

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