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Bagnaia sconsolato: “Marquez ha giocato, io sono stato a guardare”
Terzo in qualifica, terzo nella Sprint e terzo in gara. Un weekend abbastanza anonimo a Buriram per Francesco Bagnaia, distante dalle prestazioni del nuovo compagno di squadra Marc Marquez ma leggermente inferiore anche ad Alex Marquez (che guida la Ducati GP24 del team Gresini) in occasione del Gran Premio di Thailandia che ha aperto il Mondiale MotoGP 2025.
“Mi mancava qualcosa come velocità. Ci ho provato ma ogni volta che mi avvicinavo un po’, soprattutto quando Marc si è fatto passare e Alex dettava il ritmo andando un po’ più piano, dovevo rallentare e lasciarli allungare un po’ per via delle gomme. O ne hai tanto di più come Marc, che oggi stava giocando con noi, oppure fai molta fatica perché appena ti avvicini devi lasciare andar via chi ti precede. È un peccato, ma dopo i test e questo weekend non sono soddisfatto ma va bene così“, dichiara Pecco ai microfoni di Sky Sport.
“Non è tanto una questione di bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Non sono soddisfatto, perché se lo fossi in questo momento non dovrei essere qui. Il mio obiettivo non è fare terzo. Ci sono state però diverse difficoltà e siamo arrivati lunghi con i test, avendo dovuto finire venerdì, e non sono riuscito a fare le prove necessarie per capire meglio la gomma davanti e abbiamo rincorso per tutto il weekend. Fortunatamente abbiamo finito e non succederà più. In Argentina, che non sarà una pista amica, proveremo a fare il massimo e chiudere questo gap“, prosegue il torinese.
Sulle differenze con i fratelli Marquez: “Ho analizzato come guidavano gli altri due. Io guadagnavo molto tempo ad Alex in frenata, ma lui guadagnava in uscita. Purtroppo non riuscivo ad avere una buona trazione. Marc invece faceva bene le staccate come me ed usciva dalle curve come Alex, quindi è stata quella la differenza. Questa moto tendenzialmente è molto simile a quella del 2024, quindi dobbiamo capire perché fatico ad avere lo stesso feeling dell’anno scorso“.
“Se Marc fosse rimasto in testa, probabilmente avrei finito secondo. Secondo me Alex stava un po’ lasciando andare, poi quando si è ritrovato davanti ha fatto respirare le gomme ed è riuscito a incrementare un po’ il passo. Mi sono avvicinato ma non abbastanza. In generale comunque oggi Marc ne aveva nettamente di più e girava più forte di 3-4 decimi al giro. Alex andava leggermente più piano di me, ma aveva dei punti chiave in cui andava più forte e non riuscivo a chiudere il gap. Quale pista aspetto? Jerez“, conclude il tre volte campione iridato.
